sabato 21 maggio 2011

I RANTOLI FINALI

Ci sono giornate buone,quando il sole splende alto e tira il vento del cambiamento.Giornate in cui pensi,e se non fossi scaramantico ne saresti anche sicuro,che il regime sia ai suoi rantoli finali.E poi ci sono giornate meno buone, in cui la dittatura della merda si rimaterializza in tutto il suo tragicomico splendore.Come ieri,ad esempio,giornata in cui cinque reti televisive hanno passato un comizio clone di Berlusconi,dopo che il coniglio era rimasto nascosto tutta la settimana per non confrontarsi con lo sgretolamento del proprio consenso.Cinque comizi identici,a reti unificate,che a Bersani hanno ricordato la Bielorussia,e a me,che sono un po’ più libero di usare le parole,hanno fatto tornare in mente l’iconografia grigia e depressa della Russia brezneviana,quella del pensiero unico firmato Pravda.Cosa ha raccontato il nostro premier ai propri elettori ? Niente di nuovo: il solito trito pistolotto contro i comunisti e i soliti attacchi ( già reiterati perlatro da un Bossi ormai sotto la soglia della farneticazione ) nei confronti di Pisapia. Un po’ il nano lo capisco:non avendo un programma e lo straccio di un’idea,non avendo modo alcuno di sviluppare un discorso sulla vuota plutocrazia della cotanata Letizia,nonostante abbia fatto trapelare la volontà di abbassare i toni,è ricorso nuovamente all’insulto.A Pisapia,Al Nanone e la sua accolita di smargiassi e faccendieri,hanno attribuito proprio di tutto:ladro d’auto,drogato,terrorista,quedaista e da ultimo, amico degli zingari ( che pare sia peggio di essere amico dei camorristi ).Quasi che,dietro questa menzognera lista di comportamenti riprovevoli,si nasconda anche una certa invidia da parte di chi ha sviluppato la propria carriera criminale in modo più convenzionale,tra i ben poco glamour reati di corruzione,falso in bilancio,concussione e induzione alla prostituzione minorile.Se fossi di destra e stupido,visto il presunto curriculum penale del povero Pisapia assolutamente in linea con quello del governo, quasi mi verrebbe voglia di votarlo per allargare la grande famiglia dei correi.Ma se fossi di destra e intelligente,mi verrebbe voglia di votarlo egualmente,perché è troppo palesemente falsa e artificiosa la delegittimazione messa in opera dall’entourage berlusconiano per poter abboccare.Quel che è certo è che la campagna elettorale pidiellina,priva com’è di contenuti,fa leva per l’ennesima volta sugli istinti peggiori dell’elettorato.L’attacco frontale su zingari e mussulmani è il tentativo della disperazione di racimolare un po’ di voti sfruttando Il consueto leit motiv razzista,tanto caro alla Lega.Oltretutto,nascondendo agli elettori che proprio il Pdl il 22 giugno 2010 aveva approvato un emendamento al piano di governo del territorio di Milano in cui erano previste la costruzione di moschee e aree di sosta per i nomadi( inserisco qui il link di approfondimento :http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/20/moschee-e-aree-di-sosta-per-i-rom-a-milano-il-pdl-le-ha-approvate-nel-pgt-2010/112648/ ).Di programmi,però,nemmeno l’ombra.E per programmi intendo anche quelli televisivi,con particolare riferimento a”Ci tocca anche Vittorio Sgarbi”,voluto fortissimamente da Berlusconi e chiuso anzitempo da Rai1 per essere sceso,già alla prima puntata,sotto lo share del 10% ( nemmeno Ferrara con Radio Londra ci era riuscito ).Una figuraccia terrificante di cui ovviamente Sgarbi,come è solito fare il suo editore di riferimento,non si è assunto la responsabilità.Anzi,come capita in tutti i regimi che si rispettino,i colpevoli del flop sono già stati individuati.Il primo è Saviano,che a detta di Sgarbi,ha fatto milioni di ascolti parlando dell’Italia che non va,mentre lui parla di cultura (????? ) e quindi non è compreso ( che colpe abbia Saviano è un vero mistero ).Il secondo colpevole,invece,sarebbe Il Fatto Quotidiano,reo di aver pubblicato alcuni articoli in cui si evidenziavano le frequentazioni di Sgarbi,in veste di sindaco di Salemi,con alcuni personaggi legati a doppio filo con la mafia siciliana.Concludo ricordando che Sgarbi (condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni Culturali ),ha fatto causa al Fatto e ha dichiarato che cercherà in tutti i modi di farne chiudere tanto la testata quanto il sito on-line.Insulti e censura.Siamo ai rantoli finali.

Blackswan, sabato 21/05/2011

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