domenica 22 maggio 2011

SPANISH REVOLUTION AL KM ZERO

Madrid 15 Maggio 2011, ad una settimana dalle elezioni municipali, che si svolgono oggi 22 Maggio, qualche migliaio di persone del movimento Democracia Real Ya! si concentrano nella piazza Puerta del Sol, cuore pulsante della capitale e KM zero della penisola iberica, per manifestare la propria profonda indignazione nei confronti del sistema economico politico e sociale. E' un movimento che si dichiara apartitico, ma non apolitico ci tengono a sottolineare. E' contro tutti i partiti in generale, dai quali non si sentono rappresentati ("El pueblo unido funciona sin partidos"). E' contro l'attuale politica, incapace di risolvere la grave crisi economica ed offrire soluzioni plausibili ed orizzonti nuovi, soprattutto ai piu' giovani, ai disoccupati ai precari. Reclamano una democrazia piu' partecipativa, considerando l'attuale forma politica una finta democrazia ("la llaman democracia y no lo es"). Altro obiettivo palesato dal movimento, nelle pagine di Facebook Democracia realYa! che hanno usato per diffondere il "llamamiento", e' quello di chiedere alla classe politica che legisli contro l'usura bancaria e a favore dei cittadini.  E' una manifestazione di protesta totalmente pacifica e non violenta sul modello Gandhi o MLK. L'idea e' accamparsi nella piazza ("yes we camp") per manifestare il proprio malcontento e la propria indignazione, sollecitare le coscienze dei cittadini, chiedere una maggiore partecipazione democratica e soprattutto riflettere tutti insieme (reflexionar) organizzando dibattiti ed asseblee tra chiunque voglia partecipare e su qualsiasi tema. Il movimento si ispira a quel Stephane Hessel di cui ci ha parlato Blackswan il 3 Marzo scorso, nel post INDIGNEZ-VOUS!.

I giovani del movimento 15-M hanno fatto proprio il messaggio del 93enne francese ed hanno preso la piazza, piantato le loro tende e deciso far sentire la propria indignazione.  Il popolo degli indignati (los indignados) ha intorno i 34 anni, nati pertanto dopo il 1977. Sono dunque i figli della Costituzione. Non hanno vissuto la Spagna franchista e le privazioni di liberta' del regime. Hanno vissuto nella Spagna democratica, ma da questa democrazia non si sentono rappresentati e soprattutto si sentono esclusi. Di questo sistema politico e partitico non si sentono parte in quanto late la vera partecipazione. La separazione tra gli organi di potere e politici ed i cittadini, e' semplicemente talmente ampia da non consentire una vera democrazia partecipativa.  Lamentano la politica legata solo ai poteri forti, banche in particolare, e lontanissima dagli interessi veri dei cittadini.

Sarebbe forse solo un'altra manifestazione di malcontento giovanile da raccontare se non fosse per quanto successo nei giorni seguenti a seguito dello stupido intervento della polizia. La notte stessa del primo giorno di accampamento, la polizia decide di sgomberare la piazza per motivi di ordine pubblico, con i loro tipici modi garbati fatti di mangannello in mano (vedi video):

 





Madrid 21 Maggio 2011-  Puerta del Sol
Nel nuovo millennio degli smartphones e social network dove e' impossibile che anche una scoreggia del vicino di casa passi inosservata, arriva immediato il tam-tam mediatico: video su youtube, messaggi sui social network, sms, blogs oltre ai tg nazionali. Il clamore dello sgombero violento contro una manifestazione totalmente pacifica risveglia le coscienze di molti, non solo giovani. E' un risveglio trasversale, davvero apolitico. L'indignazione cresce  in tutta la penisola e moltissimi madrilegni decidono di andare al KM zero a dare il proprio sostegno morale presenziando. Stessa cosa in moltissime altre citta' spagnole (saranno oltre 60 alla fine), da Barcellona a Valencia a Malaga, dove si organizzano adunate di sostegno nelle principali piazze. Da alcune migliaia si arrivera' a Madrid agli oltre 21.000 cittadini di sabato 21 notte, accampati sotto la torre dell'orologio piu' famoso di Spagna (60.000 in tutto il Paese). Il tam-tam supera i Pirenei e la notizia di una Spanish Revolution inizia a diffondersi sui media mondiali. In molte citta' di fronte ai consolati o ambasciate spagnole si organizzano manifestazioni di sostegno. Da Berlino a Roma, da Parigi a New York la gente scende in strada per dare il proprio appoggio morale al movimento de los indignados. Tutti indignati, trasversalmente e globalmente. El pueblo unido y sin partidos.


 
Momento del Grito Mudo, Puerta del Sol
Mercoledi la Giunta elettorale di Madrid aveva ribadito l'ordine di sgombero anche dopo le polemiche suscitate dalle manganellate del primo giorno. La motivazione della delibera era fondamentalmente di ordine pubblico, potendo la manifestazione in qualche modo ostacolare il regolare svolgimento delle elezioni comunali. Venerdi a mezzanotte la piazza avrebbe dovuto essere sgomberata. La polizia ha pero' deciso di non fare nulla lasciando che l'accampamento degli indignanti continuasse, motivando la scelta (intelligente) come minor danno. Temevano giustamente che se avessero cercato di sgomberare gli incidenti sarebbero stati imprevedibili e probabilmente numerosi. I cittadini da parte loro hanno continuato a manifestare in modo estremamente civile dando vita ieri alla giornata della riflessione e del grido muto. Non si sono registrati incidenti, feriti, provocazioni o il benche' minimo scontro con le forze dell'ordine dopo il primo giorno. Al fine di evitare di lasciare in piazza tonellate di pattumiera dopo una settimana di accampamento i manifestanti raccolgono i rifiuti costantemente.  Altro segno di estrema civilta' del movimento e degli spagnoli in generale.

Oggi sara' l'ultimo giorno del movimento. Una settimana accampati in piazza per dire qualcosa di forte alla classe politica e dirigente. Per dire siamo indignati e ci siamo anche noi, non ci rappresentate, siamo contro la dittatura dei mercati, la politica e' asservita ai poteri economici e non fa mai gli interessi dei cittadini, il sistema va cambiato, la politica deve legiferare a favore dei cittadini e non a favore delle banche. Questi i link per i dettagli del Manifesto e delle Proposte del Movimento. Cose semplici e banali canterebbero gli Afterhours ma che sappiamo non essere ne' semplici ne' banali. Le rivendicazioni sono forse molto simili a quelle del movimento 5 stelle (i grillini) in Italia ma con una differenza fondamentale: qui non hanno un Grillo per la testa (scusate il facile gioco di parole). Qui il movimento nasce  davvero dal basso, da popolo, dai giovani, e non dallo sdegno di un famoso comico che canalizza i malumori di molti tra una battuta e l'altra. Differenza importante perche' in qualche modo lo legittima ancor di piu'. E' davvero el pueblo che si e' alzato da solo, senza necessita' di un urlatore sul palcoscenico e senza la necessita' di un V-day. Anzi. Invece di un vaffanculo sonoro hanno preferito l'urlo muto. Differenza sostanziale.

La mia speranza e' che sia contagioso. Che non si fermi a questa settimana ma che questo sdegno ed indignazione continuino a generare questo tipo di iniziative pacifiche in tutto il mondo e soprattutto continuino a motivare una lotta che sara' dura ma che continuando cosi, forse, davvero, potremo vincere. La revolucion e' cominciata e siamo al KM zero!

Chiudo con un paio di  video intervista di Jose Luis Sampedro, filosofo e scrittore e uno dei firmatari del manifesto del movimento Democracia real Ya!  (in spagnolo ma credo comprensibile). 

"Una cifra decisiva: per salvare le banche a pochi giorni della crisi finanziaria si sono raccolti centinaia di milardi di dollari. Negli stessi giorni la FAO chiedeva 12.000 milioni di dollari per corregere la fame nel mondo: non li ha ottenuti!"





"La cultura occidentale ha una crisi di valori brutale perche' ha sostituito i valori con gli interessi. Oggi cio' che muove la gente e' l'interesse economico"



Questo sembra essere il video "ufficiale":






Offhegoes - 22 Maggio 2011

1 commento:

Offhegoes ha detto...

Ho aggiunto un paio di video che mi sembrano interessanti, successivamente alla prima pubblicazione di stamattina.