domenica 31 luglio 2011

PROCESSO LUNGO:CAMBIO LAVORO

Come ogni anno,sotto l'ombrellone,tra una nuotata,una corsetta e un libro,penso a come cambiare lavoro e quindi modificare in meglio la mia vita.Per campare,giova saperlo,faccio il liquidatore sinistri,che per professionalità e spessore etico è una professione che si attesta un gradino sotto all'impiegato di banca e all'adescatore di bambini.Mi sveglio tutte le mattine alle 5.45,attraverso un'intera provincia coi mezzi e lavoro per otto,nove ore al nulla.Il mio stipendio sta all'impegno che profondo come l'uso del congiuntivo sta ad un'intervista di Gattuso:impalpabile.Finalmente,però,a partire da oggi il nostro governo,contro cui ci scagliamo con ingiustificata acredine pensando erroneamente che non faccia nulla per precari,sottoproletariato,giovani e cervelli in fuga,mi sta regalando una grossa opportunità:il processo lungo.Ci ho pensato e ripensato,e ho deciso che da settembre la mia vita cambierà radicalmente.Dal nulla,infatti,mi si sono palesate due incredibili opportunità.Potrei,ad esempio,fare il testimone di professione.Mi aggancio a qualche studio legale e per 50,100 euro a processo posso giurare e spergiurare qualunque cosa:che Tizio non va con prostitute minorenni,che Caio non ha mai corrotto nessuno e che Sempronio,minchia, non è mafioso.Suonerebbe anche bene:testimone pertinente.Fico.Oppure,ho anche pensato seriamente di cominciare a delinquere.Niente di particolarmente eclatante,sia chiaro.Mi piacerebbe spacciare droga:orari elastici,serate in locali trendy,frequentazioni d'alto bordo,escort,calciatori,politici,starlette e tronisti.Il rischio ? Minimo.Se mi prendono,sempre ammesso che succeda,non è detto che mi faccia un solo giorno di galera.Ma se anche succedesse,un buon avvocato ( e io ne conosco di buoni ) porterebbe a testimoniare anche il mio benzinaio,che sarebbe solo il centesimo di una lista di testi che comprenderebbe maestri d'asilo,professori,amici,semplici conoscenti,colleghi e financo parenti.Utili a disegnare il contesto,la mia propensione a delinquere,la mia onorabilità.Con buona pace delle telecamere che mi hanno ripreso a passare un panetto di coca a un consigliere regionale frickettone per una bella mazzetta di euro prelevati dal pubblico erario.Decorrerebbero  così i termini della custodia cautelare e sarei libero come uccel di bosco,mentre il processo,col passare del tempo,si estinguerebbe per prescrizione.Magari solo poco prima che venga ascoltato uno dei miei ventidue giocatori ( nel tempo libero faccio l'allenatore di calcio ),probabilmente proprio quello che tenevo in panchina più del lecito e che sarebbe stato pronto a giurare sulla bibbia che ero un fottutissimo bastardo geneticamente propenso allo spaccio.A me pare un'ottima prospettiva:perchè lavorare,essere onesti e guadagnare quattro soldi,quando posso avere tutto con benedizione governativa e plauso processuale ?In realtà,ci sarebbe anche una terza possibilità:mettere a frutto gli studi in legge e iniziare a fare l'avvocato.Gli introiti sarebbero ottimi,visto che col processo lungo le parcelle sarebbero quasi delle piccole finanziarie.Ma,per Dio,ho anche io una dignità.Meglio spacciare.
PS :Ezzelino,scusa,la battuta era strumentale al finale del pezzo.

Blackswan,domenica,31/07/2011

sabato 30 luglio 2011

PERCHE' ?

Perchè il Ministro dell'Economia dichiara di pagare Euro 4.000,00 di affitto in nero,ammettendo peraltro di aver fatto una stupidata,e non si dimette ?
Perchè se non si dimette autonomamente,qualcuno non lo caccia come avverrebbe in qualsiasi nazione del mondo con una storia democratica anche più giovane della nostra ?
Perchè sempre il ministro dell'Economia,che sta a capo della Guardia di Finanza,dichiara che durante i pernottamenti presso la caserma delle Fiamme Gialle era spiato e pedinato da finanzieri al servizio di rivali politici ( Berlusconi ) e non ha denunciato il fatto,gravissimo,alla magistratura ?
Perchè il generale Adinolfi,referente di B. nella GDF( e quindi presunto tramite fra il committente e le spie che facevano la posta a Tremonti ), e già indagato per violazione del segreto d'ufficio nell'inchiesta P4,invece di essere cacciato a calci in culo dal corpo, è stato promosso su proposta dello stesso Tremonti ?
Perchè il Presidente della Repubblica Napolitano,venuto a conoscenza dei gravissimi episodi di dossieraggio a carico di Tremonti,non convoca i vertici della GDF( è a capo delle forze armate e quindi ne è legittimato) e non fa aprire un'inchiesta per fare chiarezza,e soprattutto,piazza pulita dei funzionari deviati ?
Perchè il Procuratore aggiunto di Roma,Giancarlo Capaldo,va a cena con Tremonti e Milanese,quando quest'ultimo è  già indagato dalla procura di Napoli ?
E perchè qualche tempo dopo il Tribunale capitolino chiede a quello di Napoli lo spostamento dell'inchiesta a Roma ?
Se qualcuno conosce le risposte,vi prego,me le comunichi con gentile urgenza.Attendo fiducioso.

Blackswan,sabato 30/07/2011

venerdì 29 luglio 2011

LE PRIORITA' DEL GOVERNO

Ci sono botti e luci in cielo.Non sono tuoni e lampi,nè stelle cadenti.Sono i fuochi d'artificio con cui la mafia e delinquenti sparsi festeggiano il Senato che ha votato a favore del processo lungo.I più luminosi e pirotecnici di questi fuochi, li potete osservare appena sopra Arcone,dove un omino con i capelli bitumati e la sindrome da tunnel carpale sta celebrando l'evento con buffet a base di coca ( light ) e zoccole in pubertà.Si festeggia perchè,mentre il paese affonda nella melma,una delle priorità del governo è stata realizzata.E si festeggia perchè è stata realizzata anche la seconda delle priorità:la maggioranza è riuscita a realizzare la madre di tutti i sogni: nominare il primo ministro ad personam.Alla giustizia,infatti,è stato beatificato Nitto Pasqua,magistrato( non ancora dimissionato) che vanta un curriculum da paura ( esattamente l'alto profilo che chiedeva il Presidente della Repubblica ).Insabbiatore di Gladio,amico fraterno di Previti,ex-vice di Biondi ( evviva la salvaladri ),parente stretto della ex-Cirielli e di tutte le leggi varate per l'utilizzatore finale ( ma non farebbero prima a nominare direttamente Totò Riina,così è chiaro a tutti? ).Insieme a Pasqua,un oscar ministeriale è stato regalato anche alla Bernini,una zanzara di cartongesso,nota per la verve oratoria e per non essere ancora stata inquisita ( un unicum tra le fila del PDL,dove è chiamata "la pivellina" ).E a proposito di ministeri.La Lega ne ha spostati tre a Monza.Il 23 luglio,a Villa Reale ( oggetto di un vero  esproprio padano ),c'è stata l'inaugurazione dei nuovi dicasteri.Pare fossero più i contestatori fuori che gli invitati all'evento dentro.Notevole anche lo schieramento della forza pubblica,anche se non si capisce se era presente per difendere i politici leghisti ( un prestigioso consesso di pregiudicati e inquisiti ) dai contestatori o viceversa.La kermesse per celebrare i quattro sottoscala con scrivania in truciolato e cesso all'aperto ha però indispettito persino Napolitano che,probabilmente afflitto da algie alla mano destra manifestatesi per aver nominato una pletora di neo ministri in odore di patrie galere,si è risvegliato dal coma e si è ricordato persino della Costituzione.Tra tanti successi,al governo resterebbe però da realizzare un'ultima priorità.Che sfortunatamente è soltanto mia e di altri sessanta milioni di italiani sfigati ( gli stessi che pare adorino Brunetta ):spiegare per quale motivo un ministro dell'Economia che dichiara beatamente di aver pagato Euro 4.000,00 di affitto in nero,stia ancora al proprio posto.Alla prossima,killers.

giovedì 28 luglio 2011

Il crollo dell'impero

Ho appena letto il post di Blackswan su Bersani e prima, in metro, avevo letto sul giornale l'esilarante richiesta congiunta formulata da Confindustria, ABI e sindacati per un "atto di discontinuità", non è dato sapere se del governo o della classe politica in genere, che possa scongiurare gli assalti speculativi in atto contro l'Italia.
All'indomani della vittoria di Pisapia a Milano scrivevo di stare all'occhio, perchè il decadimento dei costumi è contagioso e la sinistra non poteva pensare di fare meglio degli altri solo perchè si chiama sinistra.
Ero stato ottimista: per vedere che c'è marciume (e non poco) anche dalla mia parte non c'è stato nemmeno bisogno di andare al governo.
Quanto al grido di dolore proveniente da Confindustria, ABI e sindacati (tranne la UIL che si è dissociata), non so se ridere o piangere.
Confindustria è stata, per decenni, la Fiat, che dalla politica ha ciucciato ogni sorta di beneficio possibile, e tanti altri dietro la Fiat si sono accodati, però adesso vogliono la discontinuità.
Prima no.
Prima la politica rubava tanto quanto oggi, anzi di più perchè giravano più soldi, ma per Confindustria andava tutto bene.
Dell'ABI neppure parlo, se non per dire che le nostre sono le uniche banche che concedono sempre credito a chi ha già i quattrini ma mai a chi abbia un progetto.
Forti con i deboli, deboli con i forti, e sovente colluse con la malavita, perchè quando a un imprenditore vengono revocati i fidi all'improvviso e senza ragione, lo si manda di fatto nelle mani degli strozzini.
I sindacati hanno ampiamente contribuito allo sfascio, difendendo per decenni personaggi indifendibili, ma da bravi conigli si sono poi messi a 90° davanti a Marchionne, cioè appena hanno trovato uno più figlio di troia di loro.
E questa compagnia di giro ha l'ardire di chiedere "la discontinuità"!
Non se ne esce vivi.
E forse non è nemmeno il caso di sforzarcisi più di tanto.
Gli imperi terminano, tutti senza eccezioni, prima o poi.
La cosiddetta seconda repubblica ha fatto rimpiangere la prima.
Un'alternativa politica a breve, non so voi ma io faccio sempre più fatica a vederla.
L'economia è in merda e la gente è stanca e disillusa.
Una prospettiva potrebbe essere che in futuro l'Italia diventi un paese composto da imprese straniere in cui lavorano altri stranieri.
Una bella azienda siderurgica a capitale tedesco, con i capannoni nella bergamasca e in cui lavorano tanti begli egiziani e rumeni volonterosi.
Ma perchè no?
Stiamo tornando ad essere quello che eravamo nell'800, un bellissimo paese dove passare le vacanze.
Abbiamo molta storia e molta cultura, ma temo che essere i custodi dei fori imperiali e saper fare gli spaghetti allo scoglio non sia sufficiente per stare tra i grandi della terra.
Il fanciullino Italia non sa crescere, forse nemmeno lo vuole, ed allora può darsi che si debba accettare di farci prendere per mano da qualcuno più adulto di noi, prima che ci si faccia troppo male.
Per esempio, sarà per via delle mie origini in parte austriache, ma io dai tedeschi non mi farei mica adottare malvolentieri.
Sono serissimi, ci adorano, e da quando riescono ad ascoltare Wagner senza avvertire il desiderio di invadere la Polonia (questa però è di Woody Allen) non sono neanche pericolosi.
Oh, ragazzi, pensiamoci.

Ezzelino da Romano

LA QUESTIONE MORALE SECONDO BERSANI

Tedesco,amico di D'alema e assessore alla Sanità nella giunta pugliese di Vendola,si dimette perchè accusato di corruzione,ma viene salvato due volte,la prima perchè mandato al Senato nell'immediatezza dell'inchiesta,e la seconda la settimana scorsa,quando ne viene negato l'arresto (scrutinio segreto ) col voto contrario anche di qualche cane sciolto del PD.Penati,viene indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti per aver,presumibilmente,preso mazzette da vari imprenditori per la riconversione dell'ex area Falck di Sesto San Giovanni.C'è di più.Nel 2004,Bersani,allora europarlamentare,favorisce un incontro fra Penati e l'imprenditore Gavio.Poco dopo,Penati acquista da Gavio,con soldi pubblici,il 15% delle azioni della Milano-Serravalle pagandole tre volte il prezzo al quale le aveva acquistate Gavio.Il quale si fa una bella plusvalenza di circa 170 milioni di euro che poi investe parzialmente nella scalata Unipol a BNL voluta fortemente dal PD.Un caso?Non direi.Come non è un caso che anche nelle file del PD militino Carra e Papania,pregiudicati, e un discreto numero di inquisiti.Notizie che saltano fuori con insistenza sulla stampa di questi giorni ( trainate dalla questione Penati ) e alle quali Bersani reagisce minacciando una class-action contro i giornali,o come li definisce lui,contro la macchina del fango.Indubbiamente anche fra i democratici esiste una questione morale,e viste le notizie di questi giorni,direi che il problema non è di poco conto.Ma il rischio che si corre è quello di fare di tutta l'erba un fascio.Bersani non è Berlusconi,il PD non è il PDL,nel quale presupposto di militanza è una comprovata propensione a delinquere.Proprio per questo,in virtù di quella diversità politica e genetica,di cui il segretario dei democratici si è riempito la bocca in questi giorni,ci si aspettava qualcosa di diverso della solita reazione stizzita a cui la politica di questo ventennio ci ha abituati.
Minacciare querele e class-action significa svilire quell'accento di diversità sbandierato con orgoglio qualche ora prima,per infilarsi nel pantano autoassolutorio di una classe politica pidiellina e leghista che ruba dando la colpa agli altri.I ladri non hanno colorazione politica,sono ladri e basta.E lo sono ancor di più se si arrichiscono maneggiando la cosa pubblica dalla posizione privilegiata della politica.Bersani farebbe meglio a dare risposte definitive e a fare chiarezza,riservando le querele alle notizie false e chiedendo scusa per quelle vere.Se si vanta una diversità etica,alla quale con molto ottimismo sarei propenso a credere,occorre anche capire che non si può continuare a nascondersi dietro il paravento di un'ingiustificata indignazione,ma passare ai fatti e ripulire il partito.E' un'opinione pubblica disgustata ed inferocita a chiederlo.La misura è colma,sia che si guardi la politica da destra che da sinistra.I cittadini hanno bisogno di una speranza e di una valida alternativa al governo degli arraffoni.Se no,vincerà il partito dei disillusi per i quali i politici sono tutti uguali e non vale la pena impegnarsi,votare,partecipare.Sarebbe la fine della legalità e del buon senso.

mercoledì 27 luglio 2011

UN BORGHEZIO PICCOLO PICCOLO

Borghezio,ne sono sicuro,ha avuto un'infanzia difficile.L'obesità conclamata,la miopia accentuata,un pisellino piccolo come il cervello.I compagni di classe probabilmente lo chiamavano cicciobombacannoniere e il prete lo minacciava di cecità eterna ad ogni pippetta confessata.Non dev'essere stato semplice per i genitori tirar su un figlio così,roba che appena ti volti,quello ti da fuoco alla cucina o marchia a fuoco il gatto con una croce uncinata.Insomma,Borghezio doveva essere il classico stronzo che ai giardinetti menava sempre i più piccoli e se portava il pallone,le formazioni le faceva lui,se no tutti a casa.Cresciuto,non se lo è cagato più nessuno,nè a casa nè ai giardinetti,e gli son rimaste solo le pippette.Fino a quando non ha conosciuto il Bossi,uno che di rutti e di coglioni se ne intende.Da quel momento in poi,una fulminante escalation:una sentenza penale passata in giudicato per aver bruciato il pagliericcio ad un poveraccio che dormiva sotto un ponte;qualche passeggiata vista moschea con maiale al guinzaglio ( o il contrario,ancora in molti se lo domandano );epiche incursioni sui diretti Milano-Torino per disinfettare i vagoni frequentati da passeggeri di colore;farneticazioni tele-radiofoniche condite da pirotecniche apologie di razzismo,nazismo,fascismo e un pò tutto quello che finisce in "ismo" e fa cagare; e per concludere una sequenza di minchiate assortite,tali da far passare Renzo Trota Bossi per un pensatore illuminista e illuminato.Ma tutto ciò non è sufficiente.Un crescendo rossiniano di tale portata doveva essere degnamente coronato dal botto finale,dal colpo di teatro che nobilita definitivamente una carriera e regala onusta e imperitura gloria al carrierista.Non potevano mancare quindi le misurate e argute dichiarazioni rilasciate dall'Obelix padano per inneggiare allo stragista di Oslo,uno che,secondo il panzone in camicia verde,ha delle belle idee,alcune addirittura ottime.Idee grazie alle quali si uccide a sangue freddo un centinaio di persone e magari si da la stura affinchè fatti del genere si possano ripetere qui e là per il mondo.Ma il nostro europarlamentare dal cervello fino va elogiato,più che per il delirio ingenerato, con molta probabilità, da una overdose di mostarda di mele cotogne e cotechino,per aver condotto Calderoli fuori dal tunnel della grappa al miele.Tanto che il ministro,non si sa di cosa,in un momento di inaudita lucidità, è riuscito persino a dirsi indignato per le dichiarazioni deliranti del compagno di partito.Miracolo a Milano.

EL FUTBOL ES PASION

Cari Killers, devo dire che provo una naturale simpatia per el Tano,  l'uomo protagonista di questo video (cliccato in you tube 6.5 mlioni di volte!). Forse lo avete gia visto, se no vi invito a guardarlo tutto. 

Argentina circa un mese fa. La partita' e' l'andata dei play out  di River v. Berlgrano che si giocano la retrocessione in B. Il River Plate di Buenos Aires non e' mai retrocesso nei suoi oltre 100 anni di storia. E' la squadra dei ricchi, de los millonarios. Rivale acerrimo del piu' "povero e popolare"  Boca Juniors. Retrocederanno in B , anche se sembra dalle ultime notizie che si siano inventati una nuova mega liga fondendo A e B e salvando cosi il River. Potere dei soldi.

Tornando al nostro eroe credo il video lo dica tutto. Il futbol es pasion, niente da fare, non si puo' spiegare. Nessun calmante puo' lenire la sofferenza di una retrocessione. Il momento sublime per me, minuto 2.01:, disperato per il gioco dei suoi gia sotto uno a zero: "O Dio mio diamo due passaggi di seguito, tre passaggi, non te ne chiedo 28 come il Barcellona, te ne chiedo  tree!!". Devo confessare che questa e'  letteralmente la frase che ripeto sovente quando guardo le tristi partite della mia squadra. Affinita' elettiva. 

E poi il drammatico urlo al minuto 2.48 per il secondo gol: "Noooooooooooooooooo.......noooooooooooooooooooo.........estamos en la B!! Estamos en la B!!"   Lo spettro pauroso della retrocessione.

Ma ci sono tanti altri momenti "magici" che si commentano da soli, tipo:  "La concha de tu madre que te pario'!!! (la troia di tua madre che ti partori)" oppure  "La reputa madre que te remil pario (lo stesso per mille)" ed ancora "y Passarella, y la concha de mi hermana y mi viejo que me hizo hincha del River"  (e Passarella, e  la troia di mia sorella e mio padre che mi ha fatto tifoso del River"... insomma...delirio puro ;)))

....e smettila di mettere la pubblicita', PELOTUDO!

W il calcio in ogni sua forma. E come ha detto un commentatore sudamericano durante la coppa america dopo un gol: 

"Gooooooolaaaazoooooooooooooo.....en la vida, a veces, para escribir poesia, solo es suficiente una pelota  de futbol....."




lunedì 25 luglio 2011

PORCATA BALNEARE

Fate attenzione,killers.Domani,questo pugno di onest'uomini che hanno il coraggio si farsi chiamare politici,ma altro non sono che una versione un pò più rozza dei bravi di Don Rodrigo ,cercherà di varare una sublime porcata in materia di giustizia.Lo hanno già denominato processo lungo,ma altro non è che l'ennesimo tentativo di varare l'ennesima legge ad personam,o se preferite,vista l'ampiezza degli effetti che ne deriverebbero,una splendida legge ad mafiam.Di che si tratta?Di una nuova legge in materia di diritto penale che amplierebbe a tal punto i diritti della difesa da consentire come prova testimoniale anche le dichiarazioni di quei testi definiti inutili o superflui.Esempio:se passa questa porcata, un avvocato,nel caso ad esempio di omicidio camorristico nel centro di Napoli,avrebbe facoltà di chiamare a testimoniare tutti gli abitanti della via in cui si è consumato l'efferato delitto,senza che il giudice possa opporsi alla convocazione della pletora di testi.Scopo?Rendere il processo così lungo da far decorrere i termini della prescrizione nel tentativo di ascoltare tutti i testi convocati.Non solo.Gli ominidi berlusconiani ne hanno anche pensata un'altra,e cioè rendere prive di efficacia le dichiarazioni testimoniali rese in un altro processo conclusosi con sentenza.Sarebbero testimonianze la cui validità si darebbe per assodata.Con la nuova norma,invece, quei testi che hanno già deposto,ad esempio,in un processo per furto, dovranno essere riascoltati dal giudice nel processo penale nei confronti del ricettatore del bene oggetto del furto,con l'effetto che una testimonianza che si assumeva come vera,non avrebbe più alcun valore.Lo scopo di tutto ciò?Salvare il culo al nano più inquisito d'Italia, che non sa come uscire dal merdaio del processo Ruby.Con la conseguenza,che insieme ad Al Nanone potrebbero riuscire a farla franca praticamente tutti:mafiosi,stragisti,assassini,stupratori e umanità criminale varia e assortita.Rammentandovi che PDL e Lega sono gli stessi che vi vendevano la prescrizione breve come un imperativo categorico per ridurre i tempi processuali,non essendo riusciti a far passare la prima porcata ( di gran lunga meno deleteria di questa ),provano a salvare il padrone  allungando i processi a dismisura.Alla faccia della coerenza.Lo scopo è sempre uno:governare per il padrone e non per gli italiani.Approfittando del fatto che,sotto l'ombrellone,ci si dimentica di tutto.Farabutti.                                                                                                                                                  

Dei massimi sistemi

Nel breve volgere di poche ore, due episodi tra loro apparentemente distanti ed ininfluenti.
A Londra muore Amy Winehouse, a Oslo un matto uccide novanta ed oltre persone inseguendo un suo delirio politico-razziale.
Partiamo da Amy.
Un'artista lontana le mille miglia dalle mie corde, ma di cui ho ascoltato spessissismo il praticamente unico lavoro perchè aveva un modo di cantare secondo me senza pari.
Tecnicamente ha già detto tutto Blackswan e quindi taglio corto.
Ma ancora una volta l'anima era fragile, o troppo grande, chissà, per reggere il peso di un'esistenza.
E vale poco la considerazione banale che molti sviluppano in queste ore: "Aveva tutto, successo, fama, denaro, e si è buttata via così".
Successo, fama e denaro sono beni desiderabili per molti di noi, evidentemente non per lei.
Forse avrebbe avuto bisogno di essere più amata, forse di una guida, o forse questo era semplicemente il suo destino.
Di certo c'è che la sua breve esistenza è stata piena di vita, di voler dare emozioni agli altri, della volontà e del bisogno di toccare corpi ed anime.
E la morte, pur alimentando il rimpianto, non fa venir meno la forza vitale del suo talento.
Anzi, si può forse dire che persino nella sua morte c'è molta vita, in termini di emozioni che rimangono e di una serie di bei pezzi che continueranno a farci compagnia anche se lei non c'è più.
Per contro, ad Oslo un anonimo trentaduenne elabora per mesi e mesi un piano perfetto che gli permette di compiere una strage allucinante, e lo fa in nome di una sorta di rivendicazione dell'orgoglio bianco europeo contro l'Islam.
Catturato, non tenta di uccidersi ma anzi va lieto in carcere perchè vuole essere processato, vuole la ribalta dei media per dare il via alla fase della propaganda, vuole l'emulazione, vuole che parta una crociata.
E perciò vuole vivere, perciò si è arreso subito, proprio per non essere crivellato di colpi lui stesso.
Della sua vita ha fatto un contenitore di morte, e vuole prolungarla il più possibile per diffondere il suo messaggio e favorire così nuove stragi.
Una vita che contiene solo morte, e che celebra se stessa solo nella sofferenza altrui.
Dovesse campare cent'anni, da quest'uomo non uscirebbe altro che un fetore di cadavere.
Ora, io non so se tra i due episodi sia lecito od arbitrario individuare un tratto comune.
Di certo, però, la scomparsa di Amy Winehouse, nel suo casino esistenziale, nel suo essere perennemente strafatta, mi ha fatto pensare alla caduta di un angelo.
La comparsa di questo pazzo, normalissimo fino ad un secondo prima di dare il via alla mattanza, mi fa pensare all'apertura di una porta dell'inferno ed alla fuoriuscita di un demone che viene a mangiare alcuni di noi.
Non saprei come chiudere il cerchio di questi pensieri.
Però la loro quasi contemporaneità mi porta a ritenere che siano in qualche modo connessi, magari all'interno di uno strano equilibrio cosmico che possiamo solo immaginare.
Molti se ne vanno per mano di un pazzo, altri se ne vanno sotto il peso di se stessi.
Per il pazzo spero ci possano essere anni di incubi orrendi.
Alle sue vittime e alla piccola Amy, sia lieve la terra.

Ezzelino da Romano

domenica 24 luglio 2011

AMY PER SEMPRE

Amy se ne è andata,a soli 27 anni,per un cocktail fatale di droghe,alcol e farmaci.Non si dovrebbe morire così giovani,mai.Ma nel rock esiste una maledizione legata ai 27 anni,una maledizione che si è portata via Robert Johnson,Janis Joplin,Kurt Cobain,Jimi Hendrix,Jim Morrison.Musicisti geniali,in grado con le proprie intuizioni di cambiare epoche musicali,di scrivere leggendarie pagine che travalicano il mero significato di una canzone rock.Amy condivideva coi mostri sacri citati un talento immenso ed un altrettanto immensa predisposizione alla dissoluzione.Un connubio esiziale,quello fra rock, alcol e droga,soprattutto quando sotto la maschera dell'artista si celano un animo fragile,i mille tormenti di una giovinezza violentata dallo show businness,la paura di affrontare la normalità della vita.Negli occhi di Amy potevi leggere tutto questo ed altro ancora.Uno spaesamento,soprattutto,una profonda afasia a cui la  musica non riusciva più a dare alcun lenimento.Se ne è andata presto,troppo presto perchè il suo talento potesse prendere il sopravvento sulle derive autolesioniste.Eppure nonostante, o proprio grazie ad una breve e tormentata esistenza,Amy ci ha lasciato un pugno di canzoni meravigliose e una sferragliante rilettura del genere soul,mai così appasionato ed eclettico grazie ad un approcio sguaiato dal sapore vagamente garage,ma ingentilito  da una predisposizione naturale alle contaminazioni jazz.Un caleidoscopio musicale cangiante,in continuo movimento tra tradizione e visione,tra classicismo e scapigliatura,a cui in pochi anni si sarebbero ispirate decine di giovani artiste, senza mai arrivare però a quelle vette di sensuale lirismo.Come la storia ci insegna,anche la morte di Amy porterà con sè un eclatante sconforto che il tempo saprà trasformare in leggenda.La leggenda,lo sappiamo, è il destino delle rockstar che muoiono prematuramente.Saranno magliette,posters,tributi,concerti commemorativi e uno scranno da condividere coi miti di sempre.Ma ci mancherà la sua musica e quella voce che puntava all'inferno per farti arrivare dritto in paradiso.Nessuna leggenda potrà compensare questo terribile vuoto.                                                                                                                                 

sabato 23 luglio 2011

VOLA CHE TI PASSA

Mentre le famiglie italiane sprofondano nel dramma di un'esistenza sempre più votata alla precarietà,la casta che ci governa si comporta come se nulla fosse,si tiene stretta privilegi e agi,sperpera il pubblico denaro e mangia pane a ufo e a tradimento.L'ultimo caso agli onori della cronaca è quello del Governatore della Regione Lazio,Renata Polverini,che per traferirirsi da Roma a Rieti e partecipare alla Sagra del Peperoncino ( che pò pò di incombenza istituzionale ! ),utilizza a sbafo un elicottero della Protezione Civile.Colta con le mani nel sacco dal Fatto Quotidiano, la verace ex-sindacalista romana,già invischiata nello scandalo della casa popolare abitata a babbo morto,insulta,minaccia e fa sfoggio della consueta dose di arroganza papalina,che ricorda da vicino il Marchese del Grillo quando interloquiva i poveracci col celeberrimo " Io so io e voi nun siete n'cazzo ".


Ma la Polverini non è l'unica col vizietto di utilizzare i voli di stato per farsi cazzi suoi.Il 12 maggio scorso,il Ministro dell'Agricoltura Romano,rinviato a giudizio per concorso esterno alla mafia,utilizza un elicottero del Corpo Forestale per andare ad un appuntamento elettorale del centro destra.Il caso più eclatante resta però quello del Ministro della Difesa La Russa,che per non perdersi una partita di Champions dell'amata Inter,si fa portare a Milano con un aereo dei Carabinieri e riportare a Roma con uno dell'Areonautica Militare.L'amore,invece, mette le ali a Calderoli,Ministro non si sa di cosa,che per raggiungere a Cuneo la propria compagna,Gianna Gancia,non si fa scrupolo ad utilizzare un Airbus militare ( costo della sveltina, avvenuta il 19 gennaio del 2011, a carico dei contribuenti è di appena Euro 20.000,00 ).L'elicottero di Stato piace molto anche al Ministro Brambilla che nel 2009, in viaggi e viaggetti, spende la bellezza di Euro 157.000,00 ( anche questi tutti a babbo morto ).Il capolavoro dello sperpero,però,ha la paternità nel centrosinistra: Rutelli,Mastella e il di lui figlio, nel 2007 volano da Roma a Monza per assistere al GP di Formula Uno.Comodi,comodi su un volo di Stato.
Mentre noi milanesi, a partire da settembre, pagheremo il biglietto del metro 1,50 euro,per andare a spaccarci il culo otto ore,facendo un lavoro di merda retribuito da uno stipendio di palta,loro volano da un capo all'altro della penisola, grattandosi la panza a nostre spese.Forse,è giunto il momento di far volare anche noi.Gli schiaffoni sulle loro stolide facce da imboscati.

Blackswan, sabato 23/07/2011

GALLOWS POLE

Mercoledì sera,all'Arena di Milano,ha suonato un signore di sessantaquattro anni che ha scritto alcune delle pagine più luminose della storia del rock.Come non mi accadeva da anni ( ormai non ho più l'età ) ,ho assistito al concerto tra le prime file, quasi sotto il palco,sfidando la folla e il gran caldo.Ma mr.Robert Plant meritava il sacrificio e gli acciacchi del giorno dopo.So di essere un pò fuori tema e probabilmente anche un pò fuori tempo massimo,ma ci tenevo a pubblicare questo video,che dedico al mio amico Ezzelino,che adora gli Zep e in particolar modo questa canzone.Il filmato lo avevo fatto identico anche io,ma il sistema non mi permette di pubblicarlo.Fortunatamente,ne ho trovato un altro su youtube,girato poco dietro le mie spalle.
Let's rock with Gallows Pole!


Blackswan,sabato 23/07/2011

venerdì 22 luglio 2011

Il Partenone a Helsinki?

Bene, il panico sui mercati finanziari sembra temporaneamente rientrato.
Viene varato il cosiddetto piano Marshall per salvare la Grecia e quindi stappiamo le bottiglie.
Ma la Finlandia fa sapere che a garanzia della sua partecipazione all'operazione vuole il Partenone.
O in alternativa una o due isole greche.
In questo secondo caso le isole diverrebbero, si suppone, territorio finlandese, o ne verrebbe trasferito alla Finlandia l'usufrutto, ma tutto sommato resterebbero dove sono e ci si potrebbe continuare ad andare in vacanza.
Per il Partenone non si sa, ma c'è il caso che venga smontato (in buona parte è già smontato di suo) e trasportato e poi rimontato ad Helsinki.
Trovo che in questa faccenda ci sia un simbolismo potente.
Il soldo è ormai l'unico dio, misura di tutte le cose.
Il presidente degli Stati Uniti riceve il Dalai Lama, ma lo riceve in una stanza destinata agli incontri non ufficiali, perchè non può fare incazzare i cinesi che sono i suoi principali creditori.
Quindi il soldo prevale sulla libertà e sul rispetto.
Il governo italiano viene falcidiato da scandali sempre nuovi, sia interni (Papa) sia esterni ma molto vicini (Bisignani).
Il soldo prevale sull'etica pubblica.
L'opposizione più o meno naviga nelle stesse acque, vedi il caso di Penati e soci sulle aree ex Falck, Breda e Magneti Marelli a Sesto San Giovanni.
Il soldo prevale sull'orgoglio di essere migliori degli altri.
Il premier va a puttane e tutti giustamente si scandalizzano, ma ricordiamoci che il pesce è marcio dalla testa alla coda.
Altrimenti non si spiegherebbe la notizia di oggi secondo cui c'è su Internet un grande commercio di video erotici autoprodotti con il telefonino da ragazzi e ragazze delle scuole medie, anche inferiori.
Il soldo prevale sull'etica privata.
Allora uno si chiede: ma c'è qualcos'altro oltre al soldo?
Qualcosa che si possa condividere e al tempo stesso pretendere, e che dia un senso un po' diverso alla nostra esistenza?
Mi guardo dentro e dico di sì, guardo ai miei amici e mi dico che certo, sì.
Ma se devo rapportarmi con degli sconosciuti non ho più la stessa certezza.
Si parla solo di quattrini, si bada solo a quelli.
Io ne ho rispetto, intendiamoci, non sto facendo l'elogio della santa povertà.
Avere due lire per essere liberi e sereni è perfetto, ma il guaio è che due lire non ci bastano mai.
Mentre la maggior parte del mondo viaggia a livelli di sopravvivenza, e spesso anche sotto, una minoranza di privilegiati si azzuffa per contendersi l'abbondanza e ad essa sacrifica tutto.
Eppure tra la sana ambizione che spinge a migliorare noi stessi e gli altri, e la serena accettazione della propria condizione, ci deve pur essere un punto di equilibrio.
Ci sarà senz'altro, ma pochi lo vedono ed ancor meno lo praticano.
Per quanto mi riguarda, lo cerco, e se lo trovo vi dico dov'è.
E intanto?
Mi toccherà mica andare davvero ad Helsinki per rivedere il Partenone?

Ezzelino da Romano

giovedì 21 luglio 2011

TU INVESTIRESTI DEI SOLDI IN UN PAESE COSI' ?


 
E' singolare come alla crisi economica in cui versa il nostro paese si siano date una pluralità di spiegazioni,senza mai soffermarsi sull'unica vera ragione,e cioè la credibilità di chi ci governa.Se il nostro peso politico internazionale è pari a zero,se i mercati ci considerano una barzelletta,se gli speculatori non vedono l'ora di azzannarci al collo,un motivo ci sarà.Basta aprire il giornale di oggi per capire quale sia l'immagine dell'Italia agli occhi del mondo:un paese travolto dagli scandali,la cui classe politica,improvvisata e incompetente,vessa il popolo con gabelle di ogni tipo,offrendo come contropartita la triste immagine di una casta di oligarchi che si autoassolve da sacrifici economici e pendenze penali.Prendiamo il caso Papa,ad esempio.La Giunta per le autorizzazioni a procedere,tra giravolte e pantomime, ci mette un mese a deciderne l'arresto.Arresto che deve però essere confermato dalla Camera dei deputati.Berlusconi invita a votare contro per non creare un pericoloso precedente ( quello della legalità all'interno del Parlamento,non sia mai,per carità di patria ).Bossi,ormai completamente brasato dal singolar tenzone interno alla Lega contro il rampante Maroni, paramecio dagli occhialini fashion,in completo stato confusionale,prima invita a votare si,poi no,poi ancora si.Alla fine,arriva al compromesso con se stesso: siamo per il si,ma lasciamo libertà di voto ai nostri deputati ( quindi,votiamo no,ma senza farlo sapere alla base ).Tanto,ci pensa l'onorevole Scilipoti a raccogliere le firme per lo scrutinio segreto ( ovvero,come utilizzare un responsabile per non assumersi le proprie responsabilità di fronte al paese ).Peccato per Bossi che l'opposizione rovini i sogni leghisti d'impunità e con un escamotage vota in modo tale che sia palese il si all'arresto.A quel punto,anchele camicie verdi,onde evitare di farsi prendere a calci nel culo da mezza pianura padana, obtorto collo si accodano.E scoppia il putiferio.Berlusconi,in preda ad un attacco isterico batte i pugni sullo scranno e se ne va.Non prima di aver detto " Siete impazziti ! E' una vergogna ! "( immagino all'estero quanto ritengano vergognoso autorizzare l'arresto di un deputato fotografato nell'atto di comprare da noti ricettatori un lotto di rolex rubati  ).E mentre a Montecitorio si consumava il dramma di un premier privato di un compagno di merende dal curriculum penale invidiabile( tranquillo,nano,arrestato un Papa se ne fa un altro ),a Palazzo Madama,la casta,con il voto contrario delle opposizioni,salva il culo del senatore democratico Tedesco.Il fatto curioso è che lo stesso Tedesco aveva invitato tutti a votare in favore dei suoi arresti domiciliari.Il PD ha preso alla lettera l'invito del compagno di partito ma,come accade ogni volta che c'è di mezzo un candidato scelto da D'alema ( vedi primarie ),perde.Basterebbe questo quadretto edificante per far fuggire a gambe levate dall'Italia anche il più ottimista degli investitori stranieri.Ma per un attimo ammettiamo di aver trovato un investitore molto ottimista ( rectius:uno che crede nei miracoli ) e magari anche un pò tontarello,che riesce a resistere alla manfrina degli arresti parlamentari senza scappare.Continua con stolida pertinacia a sfogliare il giornale di oggi per trarne qualche positiva indicazione e che trova ???Un paio di altre notiziole niente male.Filippo Penati ( PD ),vice presidente della regione Lombardia ,è indagato per corruzione,concussione e finanziamento illecito ai partiti, per aver mangiato a quattro palmenti sull'area edificabile ex Falck di Sesto San Giovanni. A fargli buona compagnia,sull'altra sponda politica,è l'ex-assessore Prosperini,già condannato a tre anni e cinque mesi nel 2009,e oggi arrestato per corruzione e false fatturazioni.Due notizie che spiccano per attualità fra le portate di un menù imbalsamato sui soliti sapori.Anche oggi infatti lo chef (ri)propone : Bisignani al sugo di P4,Milanese al sapore Mari e Tremonti,Sentenza Mondadori agli aromi di corruzione e Bella Napoli con contorno di munnezza e battuto di governo (due volte ) alla Camera. A chiosare il tutto,le solite,felicissime,dichiarazioni del premier, che non perde occasione per sparare cazzate.La prima riguarda il caso Ruby,definito da Al Nanone un'ignominia ( che invece il premier passi le sue serate fra mignotte minorenni e papponi ottuagenari è una cosa che scalda il cuore ).La seconda è rivolta a Napolitano e riguarda il caso del dicastero sulla giustizia. "Non mi fanno nominare nemmeno un ministro ",ha sbottato il sultano di Arcore.Il riferimento è al rifiuto da parte del Presidente della Repubblica di prendere in considerazione la lista dei papabili presentata da B. per sostituire Alfano.Sostituire Alfano non parrebbe un problema insormontabile:prendi un interdetto,lo obblighi a strabuzzare un pò gli occhi, lo vesti con una giacca e una cravatta e gli infili un codice penale sotto il braccio.Al mondo ci riescono quasi tutti i potenti ad inventarsi pezzuole da piedi di tal fatta.Ma non il nano,che centra l'impresa impossibile di sottoporre al Colle un parterre di candidati di gran lunga peggiori del pupazzetto che dovrebbero sostituire ( mi immagino che Napolitano,appena letto il nome di Brunetta,si sia allontanato indignato,non prima però di aver mollato un vivo e vibrante scoreggione all'indirizzo di B.).
A questo punto,anche il nostro investitore straniero,molto ottimista e un pò coglione,è costretto a dare forfait.Tra corrotti e corruttori,tra mafie,mafiette P2,P3e P4,tra politici malavitosi a piede libero e politici marchettari che ci restano male se non possono trombarsi delle ragazzine,smette di leggere il giornale e se ne va dall'Italia.Il più lontano possibile.Magari a vendere televisori al plasma in Corea del Nord,dove si respira un bel clima di legalità e la gente qualche risparmio da parte l'ha messo. 
 
Blackswan, giovedì 21/07/2011

mercoledì 20 luglio 2011

MI TOCCA PURE DIFENDERE BELPIETRO

 
Nella vita mi sarei aspettato di tutto,tranne trovarmi a difendere su questa pagina un personaggio come Maurizio Belpietro.Il direttore del quotidiano Libero, infatti, è indagato per il reato di "offesa all'onore e al prestigio del Capo dello Stato" in relazione alla pubblicazione sul suo giornale di ieri di una vignetta dal titolo "Assedio ai papponi di Stato" dove è raffigurato, tra gli altri, il volto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo comunica con una nota il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, che precisa che "contestualmente è stata trasmessa al ministro della Giustizia richiesta di autorizzazione a procedere".Nella vignetta in questione è raffigurato il presidente Giorgio Napolitano assieme al presidente della Camera, Gianfranco Fini, al leader del Pd, Pierluigi Bersani, e al ministro Roberto Calderoli attorno a una tavola con delle posate in mano in procinto di mangiare lo Stivale.Una vignetta partigiana all'inverosimile,faziosa e capziosa,e, direi, priva dell' onestà intellettuale che dovrebbe configurare la libera informazione,dal momento che alla tavolata mancano i volti dei veri "papponi " che è da vent'anni che si mangiano il paese a forchettate.E ' evidente che a Belpietro non sarebbe stato concesso di inserire nella vignetta anche il faccione di Berlusconi,pena l'immediato licenziamento e la pubblica fustigazione operata con i bretelloni di "Grassochecola" Ferrara sul piazzale di villa Certosa.Questo perchè  Belpietro non è un giornalista ma un lacchè,un scendiletto pagato per fare l'addetto stampa del padrone,un uomo così inutile,meschino e intellettualmente impalpabile,da arrivare al punto di inventarsi un attentato pur di suscitare un briciolo di considerazione da parte dell'opinione pubblica.Tanto vile è l'omino,che appena ricevuto l'avviso di garanzia si è subito prodotto in una grottesca sceneggiata a base di scuse e lacrime di coccodrillo,ricordandosi nel frattempo dell'esistenza del diritto di satira,che guarda caso possiede nobili natali quando si imparenta al proprio giornale ed è invece volgare maldicenza quando è pronunciata da bocche non allineate ai desiderata del premier.Non funziona così.Il diritto di satira e quello di espressione vanno difesi a prescindere,sia che riguardino la destra tanto quanto la sinistra.La vignetta di Belpietro fa schifo e probabilmente configura gli estremi del reato ascrittogli ( anche se è patetico prendersela con il lacchè quando il padrone è da anni che insulta il Colle apertis verbis ).Ma non sta qui il punto.La satira di Belpietro,che la si condivida o meno,ci riguarda da vicino,è una cosa anche nostra,espressione di una libertà che non deve conoscere discriminazioni e dev'essere difesa da parte di tutti, anche da quelli che siedono sull'altra sponda politica.I Belpietro di turno non comprenderanno mai la finezza del ragionamento:sono cani sciolti che non pensano, aggrediscono ferocemente su ordine del padrone e se ne fottono dei diritti,della verità,dell'informazione.Ma per la società civile certi valori devono essere imprescindibili.Non voglio discutere sui compiti e le funzioni della magistratura,chiamata al proprio dovere,nel momento in cui se ne presentino i presupposti di legge,come spesso avviene quando ad esempio si integrano gli estremi della diffamazione.Ma qui siamo in un altro campo:si sta prendendo per il culo il potere.Trovo odioso,quindi,perseguire a qualunque titolo,un'opinione espressa anche da chi la pensa diversamente da me solo per il fatto che non sia politically correct.Belpietro peraltro si sputtana da solo ogni volta che apre bocca,la menzogna sottesa alla vignetta è comprensibile a chiunque sia dotato di un cervello pensante e Napolitano è in grado di difendersi tranquillamente senza bisogno di supporti istituzionali.Per questo,mio malgrado,mi trovo a difendere il direttore di Libero:perchè qualunque sia il principio sotteso alla censura,sia essa ex-ante o ex-post, è un principio ingiusto.
 
Blackswan, mercoledì 20/07/2011

martedì 19 luglio 2011

IL SENSO DEGLI INGLESI PER LA LEGGE

 
Prendiamo l'Inghilterra,ad esempio.Rupert Murdoch,magnate-squalo dell'editoria anglo-americana ( personaggio simile per molti aspetti al Berlusconi nostrano ) è nei pasticci fino al collo,tanto che oggi è chiamato a presentarsi avanti al Parlamento britannico per rispondere dei comportamenti criminali tenuti dal proprio gruppo editoriale.Lo scandalo è esploso fragorosamente quando si è scoperto che i giornalisti di uno dei quotidiani più venduti del gruppo Murdoch,News of the world,intercettavano illegalmente politici,reali,attori,calciatori e gente comune ( avevano addirittura messo sotto controllo il cellulare di una ragazzina di tredici anni misteriosamente scomparsa e poi ritrovata morta 6 mesi dopo ).Nulla a che vedere però con le intercettazioni,assolutamente legali,contro cui si scaglia in Italia la maggioranza berlusconiana.Quelle commesse dal quotidiano inglese erano vere e proprie intrusioni nella vita privata delle persone ( prive quindi del presupposto giuridico di un' indagine giudiziaria ) allo scopo di ottenere scoop giornalistici utili alle vendite e,come si sospetta,informazioni di natura politica ( e non ) volte ad avvantaggiare il premier Cameron,il cui più stretto collaboratore,Andrew Coulson,era stato vice direttore del quotidiano incriminato.Il Murdoch-Gate ricorda in qualche modo l'uso spregiudicato del diritto di cronaca con cui alcuni giornali italiani sono soliti perseguitare gli avversari politici del premier ( si pensi ad esempio,il c.d. caso Boffo ).Uno scandalo, quello britannico (esploso il 4 luglio su denuncia del Guardian ), che travalica abbondantemente non solo i confini della decenza etica,ma soprattutto quelli ben più stringenti previsti dalla legge, oltre i quali,attraverso una fitta rete di scambi tra informazioni e denaro,si sono spinti politici,poliziotti,manager e giornalisti.Sono passati quindici giorni dal quel 4 luglio,due settimane nelle quali in Gran Bretagna è successo quello che in Italia sarebbe  impensabile anche per il re degli ottimisti.Il News of The world è stato chiuso nel giro di sette giorni,con corollario di pubbliche scuse da parte dello stesso Murdoch.Andrew Coulson,ex vice direttore del tabloid e portavoce di Cameron,non ha fatto a tempo ad aprire bocca che è stato subito arrestato ( in Italia, la Commissione per le autorizzazioni a procedere si è palleggiata per un mese l'arresto di un bandito come Alfonso Papa ).Viene arrestato anche l'ex vice direttore Neil Wallis e pure Rebekah Brooks,la rossa plenipotenziaria del gruppo Murdoch, prima dà le dimissioni e subito dopo viene associata alle regie galere inglesi.Indagato anche James Murdoch,figlio del manager, e i vertici di News International ( altro quotidiano facente capo a Murdoch ),perchè si ritiene fossero a conoscenza dell'uso poco "ortodosso " delle intercettazioni.Ieri si sono dimessi anche il capo di Scotland Yard,sir Paul Stephenson,e il suo vice,sospettati entrambi di prendere soldi in cambio di informazioni sui vip da spiare.A breve, si teme che lo scandalo possa colpire pesantemente anche il governo in carica.
Insomma,in un paese normale come l'Inghilterra,vale il principio che chi sbaglia paga.Non che nella terra di Albione non ci siano politici corrotti o reti spionistiche in stile P4,per carità.La diversità rispetto all'Italia sta però nel fatto che quando li beccano con le mani nel sacco,li appendono per le palle al Big Ben.E vige anche il principio sacrosanto che chi ha per le mani la gestione della cosa pubblica non debba nemmeno essere sfiorato da un sospetto di condotta illecita,perchè diversamente è costretto a dimettersi,qualunque carica ricopra.E' una questione di etica,di dignità,di senso dello Stato.Ve lo immaginate lo stesso scandalo a casa nostra ? O meglio:vi ricordate cosa accade quando le stesse cose si verificano in Italia,e cioè nella patria dei parlamentari plurinquisiti e dei ministri pregiudicati ?Se in un ipotetico scandalo all'italiana fosse coinvolta la maggioranza di governo, si susseguirebbero più o meno dichiarazioni di questo tenore.Berlusconi : " Sono disgustato.E' l'ennesimo complotto della magistratura comunista.Non penso minimamente a dimettermi.Le mie dimissioni sarebbero una catastrofe per il paese.Devo rispettare l'impegno preso con gli italiani attraverso il voto ".Cicchitto : " E' ora di finirla con questo giustizionalismo ad orologeria.Nessuno è colpevole fino a sentenza penale passata in giudicato ".Capezzone: " Appare evidente che trattasi di notizie destituite di ogni fondamento e utilizzate ad hoc da parte di una certa stampa faziosa e forcaiola vicina agli ambienti più estremi della sinistra ".Gasparri : " C'è in atto un tentativo di strumentalizzazione da parte delle opposizioni di fatti privi di qualsivoglia rilevanza penale".Bossi : " Noi voteremo per l'arresto.Anzi,no.O,si,forse.Può darsi di si.O era no ?Non ricordo...".Casini : "Sull'onestà delle persone coinvolte nella vicenda ci metto la mano sul fuoco ".Napolitano : " Voglio esprimere un vivo e vibrante appello affinchè cessino le contrapposizioni degli schieramenti e si cerchi,in un clima di concordia nazionale,quella collaborazione necessaria a vivificare l'immagine positiva del nostro paese all'estero ".D'alema : " Sono contrario per principio a derive di populismo giacobino che,diciamolo,delineano una svolta della politica verso connotati di improvvisazione e dilettantismo.Siamo pronti a sederci ad un tavolo con le forze di maggioranza per cercare le più opportune convergenze per il bene del paese ".Se ci pensate sembrano sempre le stesse frasi,come fossero rubate a un canovaccio utilizzato già migliaia di volte.Una trama consumata e stantia,che conduce al solito,consueto,inevitabile finale:nessuno è colpevole,nessuno si dimette.E' il bunga-bunga style.
 
Blackswan, martedì 19/07/2011

L'IMBARAZZO DI OBAMA

Forse sono troppo naiv, troppo ingenuo, ma non riesco a spiegarmi come il presidente degli Stati Uniti D'America possa sentirsi in imbarazzo per incontrare  il Dalai Lama. 

Un paio di giorni fa Obama ha (finalmente!) incontrato il capo spirituale Tibetano, dopo averlo snobbato nel 2009, fresco di elezione. L'amministrazione del caro Barack pero' ci ha tenuto molto a precisare come l'incontro sia stato di carattere esclusivamente privato (per questo nella Map Room e  non nello Studio Ovale) al fine di placare le ire non occultate di Pechino, che ha immediatamente risposto a Washingthon con un lapidario "relazioni danneggiate".  Non sono un politico, ergo disconosco la pratica dell'ars virtuosa della diplomazia, ma di fronte ad uno Stato ipocrita e dittatoriale come quello Cinese, non riuscirei mai nascondere o cammuffare il disappunto. Invece gli Stati Uniti non possono. La Cina cresce da anni a ritmi ben superiori all'8%, e' il primo fornitore degli Stati Uniti  e soprattutto detiene oltre il 25% del debito pubblico americano. In soldoni, tiene l'America per  le palle, quelle piu' delicate e dolorose, quelle finanziarie. Il che, visto da un altro angolo, significa pure che la Cina non ha alcun interesse a che il dollaro si svaluti o ad iniziare davvero una guerra fredda con gli USA. Pero' si che si puo' permettere (e di fatto se lo permettono con parecchia disinvoltura) di fare la voce grossa, di "sgridare" gli Stati Uniti, di minacciarli piu' o meno apertamente, di abbiare un po'. Can che abbaia non morde, alla fine non mordera', pero intanto abbaia...ed in faccia al presidente USA.

Mentre gli States, fieri paladini della democrazia mondiale, guerreggiano a destra e manca contro il nemico con turbante e scimitarra e bombe, fanno finta di non vedere gli eccidi che avvengono al di la' dell'Himalaya e della Grande Muraglia, senza neanche cercare di farsi rispettare, di alzare un po' la testa, o  la voce,  se Hu Juntao o chi per lui, li riprende pubblicamente per interferire sulle questioni interne cinesi. Perche' il Tibet e' considerato da Pechino un affare interno, sul quale nessuno Stato estero puo' permettersi di intromettersi. Pechino non interviene mai su questioni interne di altri Stati. Ma non per sincero sostegno al principio di autoderminazione dei popoli, bensi, solo ed unicamente, per legittimare il proprio sonoro "fatevi i cazzi vostri" quando si tratta di questionare le loro ambigue e drammatiche situazioni, dal Tibet alle minoranze religiose, dai diritti umani alle liberta civili. 

Per questo anche Obama  incontra il Dalai Lama solo perche' pressato internamente dal Congresso. Dopo l'incontro si parla solo di generiche preoccupazioni sulla questione del Tibet, ma non viene presa alcuna determinata posizione contro il governo Cinese e le inumane repressioni in atto in quella regione. Fosse Bush, nessuna meraviglia, ma Obama, devo dire, delude alquanto. Certo la questione e' delicata,  i milardi in gioco del debito pubblico americano da vertigini, e la relazione tra quelli che sono oggi i due paesi piu' potenti del mondo parecchio complessa. 

La verita' sembra quindi molto semplice: in questo nuovo secolo e nuovo ordine globale di capitalismo avanzato, everything has a price, anche le questioni morali e, ancor piu' grave,  i diritti umani.

Come nel secolo scorso, o forse come sempre, in fondo e tristemente.

lunedì 18 luglio 2011

INTERVISTA ALL'ORA DELL'APERITIVO

A volte mi vengono dei dubbi e qualche domanda me la faccio.Mi domando,ad esempio, se certi politici sono così al naturale oppure si divertono a prenderci per il culo.Se cioè certe cose le fanno o le dicono perchè gli viene proprio spontaneo oppure le architettano con cura per farsi quattro sghignazzate alle nostre spalle.Prendiamo ad esempio Formicchioni,il presidente della regione Lombardia che crede di poter aspirare a diventare leader del centrodestra in virtù di un look un pò fru fru e di una certa propensione ad azzeccare saltuariamente qualche congiuntivo.L'altra sera,viene intervistato dal TG3 sulla manovra che colpisce i poveracci che come noi fanno fatica a sbarcare il lunario,e gli viene anche chiesto dei costi della politica e dei privilegi della casta.Nulla di speciale,insomma:in questi giorni è l'argomento più dibattuto da giornali e telegiornali e soprattutto dal web. Lui,con consumato aplomb da gentleman anglosassone,esprime contrizione per i sacrifici ai quali verranno sottoposti i cittadini e promette provvedimenti volti a mitigare gli effetti nefasti della manovra.In buona sostanza,le stesse stronzate che in questi giorni sparano tutti,da destra e da manca,senza soluzione di continuità.Se non che,Formicchioni, in tenuta aristo-casual e abbronzatura vip,le sue minchiate le spara con vista sul porto di una elegante località balneare,in modo che sullo sfondo risulti  ben visibile una distesa di yacht così fitta da far invidia allo schieramento delle galee della Lega Santa durante la battaglia Lepanto.A contorno dell'inquadratura,la morbida luce del sole al tramonto e un venticello piacevolmente ammiccante.Mancava solo il bicchiere dell'aperitivo con tanto di ombrellino e fetta d'ananas perchè lo spettatore avesse la giusta dimensione della distanza che esiste fra questi manigoldi e le persone che si guadagnano da vivere onestamente.Una distanza abissale, che viene ormai ostentata con oscena arroganza o,come nello specifico,con disinibito menefreghismo verso quella gran parte dei cittadini che le ferie non se le può permettere o che,nel migliore dei casi,si spacca la schiena un anno intero per portare la famiglia a passare una settimana presso la pensione Marisa ( due stelle,mezza pensione ) di Pinarella di Cervia.Si palesano i primi effetti della manovra:noi ci incazziamo per i ticket sanitari e loro,tra una tartina e l'altra, cazzano le rande ai velieri.
Blackswan,lunedì 18/07/2011

domenica 17 luglio 2011

I SEGRETI DELLA CASTA DI MONTECITORIO

Killers,
un anonimo ex portaborse di un onorevole,licenziato dopo 15 anni di precariato,ha deciso di rendere pubblici i privilegi della casta.Ieri ha aperto una pagina su Facebook che,mentre sto scrivendo,ha raggiunto la bellezza di 112.000 like.Minacciato immediatamente di censura da parte del social-network l'anonimo Savonarola ha aperto anche un blog,di cui vi indico qui di seguito l'indirizzo.Vale la pena farci un salto.Anzi,meglio due.

http://isegretidellacasta.blogspot.com/

Buona lettura e non incazzatevi troppo...



Blackswan, domenica 17/07/2011

sabato 16 luglio 2011

LA MANOVRA DEGLI ONESTI E I DEMAGOGHI



Dopo essere sparito per dieci giorni a leccarsi le ferite cagionategli dalla sentenza d’appello sul lodo Mondadori,il nano di Arcore torna a parlare e lo fa a modo suo.Spara,cioè,tra l’usco e il brusco, due cazzate di proporzioni immani.La prima,la dice quando invita a non votare l’arresto di Alfonso Papa perché, a suo dire,si creerebbe “un pericoloso precedente” ( probabilmente intendeva un pericoloso precedente di legalità ) ;la seconda,invece,che assume i connotati della minaccia al genere umano,è un uscita da brividi: “ Non me ne andrò fino a quando non avrò abbassato le tasse “. Che in poche parole,considerato che in vent’anni non ha fatto un cazzo per il paese che governa,significa più o meno :”non me ne andrò mai “.Anche perché, al momento, le tasse invece di abbassarle,le hanno alzate a dismisura grazie ad una manovra che definire ignobile è usare un eufemismo.Una manovra passata anche grazie all’appoggio delle opposizioni,che si dicono in disaccordo sul merito del provvedimento,ma poi lo votano per responsabilità nazionale.A parte il fatto che la maggioranza di governo già pullula di responsabili,ma mi permetterei anche di obiettare che è molto facile fare i responsabili con il culo degli altri.Già,perché questi cialtroni riversano le conseguenze di tutti i danni che hanno cagionato al paese sulle spalle dei soliti noti.Tagli orizzontali e diffusi sulle uniche cose su cui non si dovrebbe tagliare ( cultura,risparmi e sanità ),ridimensionamento delle pensioni,ticket sanitario,aumento dell’accisa sulla benzina,depauperamento delle Regioni.I loro privilegi invece non li toccano nemmeno di striscio.Anzi.Inseriscono nella manovra una norma dal sapore golpista,in base alla quale se la legislatura si interrompesse adesso,i partiti non prenderebbero il rimborso degli anni 2012 e 2013.Taglio ai costi della politica ? Una bella ceppa.Ciò che questa norma significa in realtà non è difficile comprenderlo:in buona sostanza il governo si è garantito l’esistenza in vita fino a fine legislatura.Non solo.Sempre nelle ore ai malfatti propizie,e cioè di notte e a telecamere spente,il Senato ha bocciato tutti i provvedimenti volti a ridurre i privilegi della casta a cui appartengono.Su quale presupposto ? Per rendervene conto,leggete le dichiarazioni rilasciate da due prestigiosi esponenti del PDL. Andrea Pastore : “Occorre che si levino voci in difesa del prestigio del parlamento e della dignità della funzione parlamentare, gravemente lesa da campagne diffamatorie che non rappresentano la realtà e alimentano sfiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta” . Ancora meglio fa il senatore Giuseppe Saro il quale sostiene che “ le misure di contenimento dei costi della politica e degli apparati pubblici siano frutto di una deriva populista “.Dunque noi saremmo tutti dei populisti e dei demagoghi ( termini con cui i politici tacciano sempre chi dice la verità ).E poco importa se da lunedì pagheremo il ticket in Pronto Soccorso, e loro invece continueranno a prendere lo stipendio da parlamentare più alto d’Europa. La colpa è nostra perché ad indignarci mettiamo a serio rischio il prestigio del Parlamento.La presa per il culo, insomma, continua,e oltre a toglierci i soldi ( si parla di un prelievo per famiglia di circa Euro 1.200,00 all’anno ),ci insultano pure.Allora,tanto vale essere demagoghi fino in fondo,e far presente ai responsabili del governo e a quelli dell’opposizione che questa manovra poteva essere fatta davvero nell’interesse del paese con alcuni,semplici ed efficaci,provvedimenti.Quali ? Questi : 1) immediata sospensione di quella truffa chiamata TAV,che oltre ad essere inutile ( sarà la solita cattedrale nel deserto ) e dannosa ( devasterà per sempre l’ambiente della Val di Susa con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini ),è anche costosissima ( previsto un esborso,diretto e indiretto,di 40 mld di euro ); 2 ) ritiro dei contingenti italiani da tutte le guerre che stiamo combattendo in giro per il mondo e che ci costano,oltre ad un prezzo di vite umane altissimo,svariati miliardi all’anno;3) abolizione delle Province,che hanno come unico scopo quello di riempire le tasche dei partiti a livello locale ( ne sa qualcosa la Lega );4 ) ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari  per allinearli alle medie europee; 5 ) eliminazione di scorte ed auto blu per tutti i parlamentari,ad eccezione del presidente del Consiglio,del Presidente della Repubblica e dei Ministri;6) imposizione dell’ICI per i beni immobili di proprietà del Vaticano ( unico esentato a contribuire in qualche modo a questo bagno di sangue ).E già che ci sono,concludo il delirio populista,ricordando i 350 mln di euro gettati per aver affossato l’election day ( ringraziamo PDL e LEGA ),e i 59 mln di euro del rimborso delle quote latte che non entreranno mai più nelle casse dello Stato,grazie alla propensione leghista a coprire e proteggere gli evasori fiscali.Sono stato abbastanza demagogo ? Forse no.Allora,concludo,ricordando che questi lestofanti  al soldo del sultano di Arcore hanno una tendenza a delinquere che inquieta.Ma nello stesso modo con cui mantengono intonsi i propri privilegi di casta,così si rifiutano di soggiacere alla legge ( anche etica ) quando vengono beccati con le mani nel sacco.Ditemi in quale paese al mondo resterebbero al proprio posto dei corruttori conclamati ( Berlusconi,Papa,Milanese ) o dei sospettati di mafia ( Romano ).Nemmeno nello Zimbabwe sarebbe possibile.Da noi si.E se provi a farglielo notare,tirano fuori l’ennesimo florilegio di termini utili alla bisogna:garantismo,giustizia ad orologeria,fumus persecutionis.E poi ci chiamano demagoghi.

Blackswan, sabato 16/07/2011

giovedì 14 luglio 2011

COMPAGNO NICHI

 
Oggi,Nichi Vendola,l'ultimo leader dell'ultima cosa che somiglia vagamente alla sinistra,dice di voler mettere al bando la parola "compagno",per sostituirla con quella più politically correct di " amico ".Vorrebbe cioè estirpare definitivamente l'ultimo simbolo che appartiene alla tradizione di chi politicamente si riconosce ancora nell'ormai defunto Partito Comunista Italiano.Mi rendo conto che la parola in sè,che ha peraltro parecchie accezioni e alcune bellissime,possa suonare anche come il richiamo ad una politica che adoperava un linguaggio pesantemente sovrastrutturato e che il passare degli anni ha in parte svilito del suo originario significato.Eppure,un tempo,nemmeno troppo tempo fa,quando giravi per le bancarelle della Festa di Rifondazione,tutti ti interloquivano con quella parola: "Ciao compagno","Scusa,compagno","Ci vediamo,compagno".Aveva un bel suono e personalmente mi emozionava.Un suono che mi faceva sentire come a casa,come in una famiglia allargata in cui si respirava una condivisione di idee,di lotte,di simboli.Poi,con lo stesso ineluttabile lavorio delle onde sulla battigia,la spiaggia dove si accampavano gli ideali della sinistra è stata progressivamente erosa dal mare onnivoro della ricerca del consenso.E con la sinistra ci hanno portato via anche la falce e il martello e Bella Ciao,mentre la parola "comunista" è stata ostracizzata quasi fosse il retaggio criminogeno di un passato da nascondere e rinnegare.Oggi,è venuto il turno di eliminare il termine "compagno".Quale sia il motivo dell'esternazione del leader di SEL non saprei dire,ma lo posso immaginare.Vendola non è uno sprovveduto e sta al passo coi tempi.Nel mondo di Facebook,"amico " è una parola immediatamente riconosciuta come positiva,anche se non indica altro che una comunità virtuale di semisconosciuti,per i quali il senso affettivo del termine è identificato con il messaggino lasciato in bacheca o poco più.E posso anche immaginare che Vendola abbia prurigini di governo e voglia quindi rendersi presentabile alle forze moderate,eliminando anche l'ultimo riferimento ad un passato operaio e militante,per creare un'immagine di progressismo capace di accedere ai salotti buoni della politca e dialogare con i Casini di turno.Come se ci dovessimo vergognare di quello che siamo stati o di quello che vorremmo essere.Ma se Casini non si vergogna di essere amico di Cuffaro,se i leghisti non si vergognano ad ostentare violenza e odio razziale,se certi lestofanti non si vergognano di sedersi in parlamento nonostante siano collusi con mafiosi,trafficoni,piduisti e criminalità assortita,perchè noi dovremmo vergognarci di un simbolo ?Vale davvero la pena,caro Nichi,di pagare il prezzo grottesco di un progressivo svilimento di forma e contenuti per trovare credito presso il Vaticano o aspirare a patetici inciucioni con gli ignavi pidiessini di Bersani e Veltroni ?Ha davvero un senso ?Non è forse che a furia di spostarvi sempre più a destra,la vostra brama di potere finirà anche per erodere l'imponente consenso di chi fa sempre più fatica a riconoscersi in voi e nella vostra bolscevicofobia ?I simboli sono importanti perchè ci rappresentano.Lo indica in modo inequivocabile,caro Vendola,l'orecchino che indossi con orgoglio e che racconta con chiarezza e con trasparenza del tuo essere diverso.Quell'orecchino è una piccola battaglia che combatti tutti i giorni contro l'omologazione e il disprezzo,una battaglia nella quale io combatto fieramente al tuo fianco.Come compagno di lotta.Il senso della parola è soprattutto questo.

Blackswan, giovedì 14/07/2011