venerdì 12 agosto 2011

ARTURO PEREZ REVERTE - IL GIOCATORE OCCULTO

“Il giocatore occulto “,ultima prova dello spagnolo Perez Reverte ( Il club Dumas,La pelle del tamburo ) è uno di quei libri capaci di attrarre un pubblico di lettori assai eterogeneo.Se infatti lo spunto iniziale è sostanzialmente storico (l’assedio di Cadice del 1811 da parte delle truppe napoleoniche ),nella trama,ricca e complessa, confluiscono anche gli elementi del thriller ( un killer seriale che spolpa letteralmente le proprie vittime a colpi di frusta ),del romanzo di avventura ( le imprese piratesche del corsaro Pepe Lobo ),della storia d’amore ( la liaison,costruita su un crescendo di sguardi e timide conversazioni, fra Lobo e la bella armatrice Lolita Palma ) e del pampleth filosofico ( le argute conversazioni fra il cinico commissario Rogelio Tizon e l’amico Barrull ).Come nel cinema d’autore,Perez-Reverte usa il piano sequenza ( lunghe digressioni descrittive funzionali alla trama e mai pedanti ) e il montaggio alternato ( ritmico,ma non convulso ),grazie al quale il racconto subisce improvvise accelerazioni e scatti di suspence che conquistano il lettore fino all’ultima pagina.Una scrittura,quella dello spagnolo,non solo capace di gestire con maestria il complesso impianto narrativo del romanzo,ma anche in grado,in virtù di un lessico generoso e dell’ampio respiro storico,di rendere in qualche modo plausibile il paragone con il grande romanzo ottocentesco (Dumas,Stendhal). Dall’intreccio,intricato ma sempre perfettamente dominato dall’autore,emergono alcuni personaggi che sarà difficile cancellare dalla memoria:il corrotto commissario Tizon,uomo insensibile e  privo di scrupoli ( che deve non poco in fatto di ispirazione al commissario Matthai, protagonista de “ La promessa “ di Durrenmatt ) e Lolita Palma,affascinante imprenditrice gaditana,la cui vera natura sarà svelata solo nell'inaspettato finale.
Blackswan,domenica 20/02/2011

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