mercoledì 10 agosto 2011

DELIRI TOPONOMASTICI



Mi ricordo che quando ero ragazzino e facevo una minchiata,per non incappare in punizioni più severe di quelle che erano già state inflitte, me ne stavo bello schiscio sottocoperta, in attesa che le acque si calmassero.Diversamente, il rischio sarebbe stato quello di incorrere nell'ira funesta dei miei genitori,che non ci pensavo due volte ad aggiungere alla pena degli arresti domiciliari anche una santa mano di randellate.Insomma,quello di prendermi un breve periodo sabbatico dall'attività di monello,mi sembrava un ottimo modo per evitare conseguenze peggiori,alcune delle quali,avrebbero avuto,con molto probabilità,esiti nefasti sulla mia vita sociale ed un sano sviluppo.L'escomatage mi è servito e sono riuscito ad arrivare in età adulta con tutte le ossa al loro posto.Pertanto vorrei suggerire questo piccolo accorgimento anche al Sindaco di Parma,Pietro Vignali, il quale evidentemente non prende in considerazione i rischi di continuare a fare cazzate,concentrandole peraltro in stringenti lassi di tempo.E' infatti ancora forte il clamore dello scandalo che ha travolto con una pioggia di arresti il consiglio comunale del centro emiliano.I fatti risalgono a poco più di un mese fa : gli arrestati ( undici in tutto ),si facevano sistemare,a carico dell'erario comunale, i propri giardini,fatturando poi i lavori come se fossero servizi pubblici.Il comandante della Polizia Municipale,Jacobazzi, era riuscito addirittura a riqualificare a babbo morto l'area verde della sua casa al mare di Santa Marinella.Insomma,un giro di corruzione costato circa mezzo milione di euro prelevati direttamente dalle tasche dei parmensi.I quali,lungi da prenderla sportivamente,hanno assediato il comune,inferociti come bufali,chiedendo le dimissioni della giunta e la testa del Sindaco.Probabilmente,Vignali,che nonostante lo scandalo è rimasto al proprio posto come se nulla fosse,deve trovare particolarmente eccitante i rischi di una sommossa popolare.Diversamente,infatti,non si comprederebbe come,dopo nemmeno un mese da quello scandalo,il politico di centrodestra riesca a tirare fuori dal cilindro un'altra vaccata da far paura.E' notizia di ieri che il comune di Parma abbia deciso di cambiare il nome al parco cittadino:originariamente intitolato a Falcone e Borsellino, a breve si chiamerà " Parco Sandra e Raimondo " .Non che abbia qualcosa contro i coniugi Vianello,per carità.Ma voler sostituire il nome di due magistrati uccisi dalla mafia nell'adempimento del proprio dovere,per lasciare spazio a due comici televisivi,non mi pare una gran trovata.E' un pò come sostituire nella memoria della gente la lotta all'anti-stato con la faccia sorridente e tranquillizzante del regime berlusconiano.Una sorta di regalino congiunto a mafia e Mediaset,ad opera di un Sindaco che, se avesse un minimo di amor proprio,dovrebbe essersi già dimesso da tempo per andare a svolgere la più confacente attività di pecoraio.Così devono averla pensata anche i parmensi,che da ieri stanno affilando i rebbi dei forconi e che non perdono occasione per manifestare una certa rabbiosa indignazione.Che rischia di riesplodere con una esiziale virulenza.Anche perchè,di questo passo,è plausibile pensare a un Corso Augusto Minzolini,a una Piazza del Popolo delle Libertà,a un Largo Lele Mora, a un Viale Maurizio Gasparri,e perchè no,ad una Cattedrale dedica ai Santissimi Silvio e Umberto.E via così,toponomasticamente delirando. 
Blackswan, 10/08/2011

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