giovedì 4 agosto 2011

DIECI ANNI E TOXICITY E' GIA' UN CLASSICO

A dieci anni esatti dalla sua pubblicazione,Toxicity può essere considerato a buon diritto uno dei grandi classici della "letteratura " rock del nuovo millennio.Nonostante il secondo album dei System Of A Down appartenga per filiazione al movimento Nu Metal,di cui rappresenta il vertice stilistico in condominio al primo,imprescindibile,lavoro dei Korn,è vero anche che la freschezza creativa,le intuizioni compositive e l'immenso lavoro di raccordo fra diverse sonorità partorito dal binomio Tankjan-Malakian,riuscirono ad imporre all'attenzione del grande pubblico un'idea di musica capace di scardinare i paletti del genere ed universalizzare il verbo metal.
Quattordici canzoni di breve-media durata ( tutte sotto i quattro minuti ad eccezione della conclusiva "Aerials " ) connotate da uno stile di straniante efficacia,riconoscibile per una dicotomia spesso convergente fra esplosioni di adrenalinica violenza e aperture melodiche di inaspettata malinconia.Un caleidoscopio sonoro,quindi,in cui convivono sotto lo stesso tetto, e in bizzarra simbiosi,le avanguardie estreme della new wave metal,improvvise derapate hip-hop,affascinanti suggestioni etniche  in salsa armena( la coda strumentale della già citata " Aerials " ) e strutture ad incastro votate ad un gusto teatrale a metà fra assurdo e grandguignol.In questo quadro di debordante eclettismo,domina il colore rosso intenso del canto istrionico di Tankjan,la cui voce nasale e rutilante passa con inquietante semplicità dall'urlo belluino al falsetto dai toni melodrammatici."Toxicity " si sviluppa nell'arco di quarantacinque minuti che non lasciano spazio a riempitivi o passi falsi,denotando semmai una coesione qualitativa che permea ogni singola traccia del disco.Tra i tanti brani che meriterebbero una citazione,scelgo la centrale "Chop Suey!",in cui la struttura hip hop destrutturata e schizoide si mette al servizio di un ritornello di inesplicabile lirismo.



Blackswan, giovedì 04/08/2011

3 commenti:

MrJamesFord ha detto...

Grande disco davvero.
E Chop Suey grandissimo pezzo.
Ai tempi lavoravo da Virgin, ricordo che passai il pomeriggio del firmacopie con loro: Serj un mito, gentilissimo e disponibile, gli altri fatti come cavalli.

lozirion ha detto...

Grande album, grande title track, grande "Chop suey!" e grandi loro, Serj Tankian in primis.... La sua voce mi piace come poche, e poi il suo saper passare da un genere ad un altro senza nessun apparente sforzo.... Davvero bestiale.... Spero di riuscire a vederlo dal vivo perchè mi sa che il concerto dev'essere una scarica di adrenalina da paura....

Anonimo ha detto...

Mi sono perso i Soad che suonavano il 2 giugno a Rho,a due passi da casa mia.Ma confido di avere qualche altra occasione in futuro,visto che si sono rimessi insieme.
Su tankjan,pur non avendo avuto la fortuna di conoscerlo personalmente,come MrJamesFord,ho sempre avuto l'impressione che sia un artista preparato e, a dispetto dei luoghi comuni sui musicisti rock,anche di un certo spessore culturale( vedi anche la militanza e l'attivismo per la causa armena ).
Blackswan