mercoledì 17 agosto 2011

TAGLIANO PURE LA LINGUA ITALIANA


 
Il Ministro della Cultura, Galan ( pensa come siamo messi in questo paese ), promette che non succederà,ma il rischio che l'Accademia della Crusca chiuda è terribilmente serio.Il decretone salva crisi ( e salva evasori ) prevede infatti la chiusura degli enti pubblici con meno di settanta dipendenti.Enti considerati inutili e fra i quali rientra anche l'Accademia, che di dipendenti ne ha meno di venti,e il cui costo a carico dello Stato,la puntualizzazione è d'obbligo,è di soli 190.000,00 euro come contributo tabellare.Una somma assai esigua,dunque,se rapportata ai veri sperperi a cui è sottoposto l'erario pubblico e soprattutto se si considera l'utilità dell'ente,unico ( e ultimo ) baluardo a salvaguardia delle radici della lingua italiana.Se l'Accademia chiuderà o meno,lo sapremo fra qualche giorno.Tuttavia,l'aver inserito l'ente fra quelli da eliminare,resta un gesto negativo dal valore altamente simbolico,espressione di una casta di politici così ignoranti e impreparati da non conoscere nemmeno la storia e le tradizioni del nostro paese.Dopo vent'anni di berlusconismo,i risultati sono questi:la culla della cultura mondiale si è trasformata in un luogo in cui la gente non legge e non si informa,mentre impazzano demenziali reality show e ameni quiz traboccanti nozionismo d'accatto.La cultura imperante è quella dello status symbol,del mercimonio fisico e morale,della superficialità come valore.Dilaga l'Italietta dei sushi-bar e dello sballo da alcolici,della sniffata di coca e dell'utimo smart-phone,dell'happy hour dozzinale e di "Tre metri sopra il cielo ".Chi legge è un vecchio rincoglionito,chi visita una mostra di quadri o un museo è un marziano,chi va a teatro o ama un cinema di spessore è messo all'indice come un lebbroso.E' l'Italia di Facebook e della supertecnologia del telefono chic,il top del progresso per comunicare e non avere nulla da comunicarsi: non un'idea, una passione,nemmeno un risibile moto dell'anima.Tutto alla velocità della luce,tutto subito:dialoghi per spot e la nostra bella lingua sminuzzata nel tritacarne della globalizzazione del nulla.Un linguaggio scritto zeppo di x e di k,di faccine del cazzo necessarie perchè la gente non sa più leggere fra le righe,di contrazioni aliene schiave di una velocità che tutto fagocita.Un italiano in cui il congiuntivo è gramigna da estipare,la punteggiatura non ha più regole ed è lasciata al buon cuore e alla creatività di chi scrive,l'anacoluto è un dogma e la consecutio temporum è una maratona lessicale che strema.Mentre Dante da tempo si sta rivoltando nella tomba,i nostri politici sforbiciano la cultura che è un piacere.D'altra parte,più la gente è ignorante,più aumentano le possibilità che Gasparri e Cicchitto possano essere considerati due esseri pensanti;più si mortifica l'italiano,più c'è speranza che anche Bossi,che si esprime a rutti e dita medie,possa essere scambiato per un luminare di semantica. Che utilità può avere l'Accademia della Crusca per un paese la cui classe dirigente fa errori di grammatica anche quando pensa ? Che importanza ha un ente nel quale un consesso di studiosi ci insegna che il plurale di euro non è euri ,ma semplicemente euro,o che "se io saprei", non è italiano ma una grave patologia gastrointestinale? Ormai nessuna,temo.
Quindi,c si bekka alla prox,killers :)
Blackswan, mercoledì 17/08/2011

4 commenti:

Lucien ha detto...

E' l'Italia di chi gira in SUV, e dichiara meno di 12000 euro all'anno o dei gioiellieri che guadagnano meno di una maestra elementare.

Blackswan ha detto...

@Lucien:Mi consolo pensando che a macchina grossa corrisponda pisello piccolo.I vuoti di personalità devono essere riempiti in qualche modo.In tal senso,un SUV torna utile.Fortunatamente,oltre a tanti lestofanti che dichiarano 12.000 euro all'anno e portano i capitali all'estero,ci sono anche le persone per bene, come le maestre elementari,che dalla vita prendono calci in culo,ma restituiscono passione e competenza.

lozirion ha detto...

Hai detto bene, il povero Dante si sta rivoltando nella tomba ormai da 20 anni....

Questa è l'Italia peggiore, quella volutamente e volontariamente ignorante, almeno 60-70 anni fa la gente era ignorante perchè non aveva la possibilità di imparare, invece adesso la gente si rifiuta di farlo, per la serie "chi ha il pane non ha i denti"

E' l'Italia delle partite di calcio in prima serata in HD su 20 canali diversi e dei programmi culturali in seconda o terza serata su reti private improponibili. L'Italia di due o tre reality in contemporanea durante tutta la stagione e di SuperQuark relegato ai giovedì sera d'estate, di talent show che tutto fanno tranne scovare nuovi talenti, di quiz e programmi di intrattenimento in cui non si vede un'idea nuova e originale dai tempi della Corrida di Corrado, di programmi che fanno audience grazie a volgarità, allusioni sempre meno mascherate, liti furibonde, parolacce e mani addosso, un'Italia in cui grandi libri vengono eclissati da libricini che paiono scritti da bambini delle elementari e dove grandi scrittori vengono surclassati da trogloditi e analfabeti come Moccia....

E' l'Italia che invidia, per questo fanno così successo le riviste di gossip, perchè la gente invidia la bella vita dei cosiddetti VIP, la gente invidia il successo, i soldi, la fama di chi va in televisione, invidia chi ha di più, in ogni senso, per questo chi si fa una cultura e dimostra di saperne di più diventa "un secchione del cacchio"....

E' un'Italia fatta di gente che fa sbancare i botteghini ai cinepanettoni da più di 20 anni, e che alla domanda "Conosci Ermanno Olmi?" se va bene chiede in quale squadra gioca. L'Italia che una volta era di Fellini e che adesso è dei fratelli Vanzina, l'Italia delle migliaia di cinema e multisala attrezzati per il 3D e la stessa Italia che se vuoi vedere qualche film più impegnato devi cercare con il lanternino quei 4 piccoli cinema di paese che li proiettano, rigorosamente in serate infrasettimanali come cinema d'essai....

A questa gente, a questa Italia, dell'accademia della crusca e della cultura in generale non interessa niente, per tante persone la cultura serve soltanto per vincere il montepremi dei quiz o al massimo per completare gli schemi dei cruciverba, ma per quelli poi al massimo c'è il vocabolario, chissà poi chi è che decide quali parole vanno nel vocabolario e cosa significano.... Mah, sarà un tronista....

Ps. Scusa il commento chilometrico ma queste cose mi fanno davvero incazzare....

Blackswan ha detto...

I tuo commenti chilometrici vanno benissimo perchè sono chiari e pungenti.Un giorno vorrei pubblicare un post su come è diventato questo paese negli ultimi vent'anni e su come era differente la vita prima,ma temo che dovei farlo a puntate e non mi basterebbe la vita.Dici giustamente tu:un tempo essere colti era un valore,adesso è un valore l'ignoranza.Mala tempora currunt...