giovedì 8 settembre 2011

Ma questi non hanno di meglio da fare?

In realtà, non lo trovavo un tema meritevole di grandi riflessioni ma a questo punto un commento si impone.
Mi riferisco al Giro ciclistico della Padania, organizzato in pratica dalla Lega ed ostacolato lungo le strade da alcuni (sedicenti?) militanti di PRC, PD e CGIL.
I quali, per ribadire che la Padania non esiste, hanno ritenuto sensato non solo ostacolare la corsa ma addirittura prendere a sberle i ciclisti rei di partecipare all'evento.
La prima fonte di tristezza è rappresentata per me dallo sproloquio di Francesco Moser, il grande, indimenticabile Francesco, che si chiede che cosa vogliano "questi comunisti", ribadisce che "la Padania esiste, ed è inutile fare finta di niente" e ricorda che il PCI organizzava il Giro delle Regioni ed il GP della Liberazione, dove lui una volta perse a causa della scorrettezza di un corridore russo il quale però non fu squalificato appunto perchè russo e quindi compagno.
Passare dalle tre Parigi-Roubaix e dal record dell'ora a queste scemenze, è il segno di una decadenza che speravo di non dover constatare, ma pazienza, in fondo sono fatti suoi.
Ben più grave è l'atteggiamento delirante dei responsabili politici della contestazione, in primis il segretario di Rifondazione Ferrero, che preannuncia che la contestazione proseguirà perchè non è ammissibile sentir parlare impunemente di Padania.
A me sembra che le pulsioni secessioniste, e non di rado razziste, della Lega vadano senz'altro contrastate a livello politico nazionale, dove per questi pagliacci non ci deve essere alcuna condiscendenza.
Il discorso già cambia a livello locale, perchè è innegabile che sui singoli territori una rappresentanza ce l'abbiano, ed anche forte, e quindi nell'amministrare regioni, provincie e comuni di questi rimbambiti si deve tenere conto.
Ma pensare di condurre una lotta politica contro la Lega tirando ceffoni in faccia a Ivan Basso mentre pedala è folle.
Folle perchè allora si dovrebbe boicottare con uguale foga anche il torneo di calcio delle nazioni senza territorio, quello cioè cui partecipano anche la Catalogna, la Palestina, l'Occitania, il Paese Basco, la nazione curda e naturalmente la Padania.
Ma lì i rifondaroli non ci vanno perchè la Palestina ed il Paese Basco piacciono.
Folle ed anche un po' vile, secondo me.
Ivan Basso pesa meno di 60 kg, probabilmente non sa niente di politica e neppure gli interessa, e se vede che uno gli tira un ceffone scende dalla bici e se ne va, pensando soprattutto a non compromettere i suoi lauti ingaggi.
Già se c'era Bartali, col cazzo che stava lì a prenderle.
Folle e vile, dicevo, perchè coerenza vorrebbe che questi compagni (che sbagliano, a mio avviso) manifestassero il loro sdegno anche a Pontida, dove però non vanno mai.
Forse perchè lì i leghisti sono troppi e perchè non c'è un omino da 60 kg da schiaffeggiare impunemente.
Ma al di là di queste mie personali considerazioni, sgomenta pensare che in una fase politica del genere ci siano esponenti di forze organizzate disposti a dedicare tempo ed energie ad iniziative così irrilevanti.
Promettendone altre uguali in futuro, per di più.
In un colpo solo, si fa una tripletta degna di nota.
Ci si dedica a comportamenti assurdi ed oggettivamente sgradevoli, passando per violenti.
Si colpisce il bersaglio sbagliato, dando risalto ad un evento che di per sè ne avrebbe avuto ben poco.
Ci si autodefinisce come persone incapaci di mettere a fuoco i problemi reali e propense a dedicarsi a cazzate irrilevanti.
Come suol dirsi, a volte è meglio stare zitti e fermi ed alimentare il sospetto di essere degli idioti, piuttosto che parlare ed agire dandone la certezza.

8 commenti:

Blackswan ha detto...

Su tre cose sono d'accordo: il giro della padania è una pagliacciata,Moser ha pisciato fuori dal vaso ( ma al grande campione raramente corrisponde un grande uomo ) e la violenza dei contestatori non è condivisibile,mai ( oltretutto riversata su gente che credo di politica ne sappiano poco o niente ).
Però..
capisco l'indignazione.Siamo esacerbati da questi buffoni.Forse c'è chi è anche stufo di farsi rompere il cazzo mentre lavora e invece si trova le strade ingolfate da bandiere e biciclette che non rappresentano nessuno e appartengono solo a quattro gatti con seri problemi di bilateralità.La Palestina,la Catalogna,etc. esistono davvero,e non solo sulle carte geografiche:hanno storia,tradizioni e persucuzioni alle spalle.Non sto dicendo che sto dalla parte degli autonomisti,ma non mi si venda la padania per uno stato,perchè è solo l'invenzione di un'accolita di lestofanti che con questo giochetto cercano di arricchirsi alle nostre spalle.
Detto questo,peace and love,fratelli, e vogliamoci bene.

Ezzelino da Romano ha detto...

D'accordo, Catalogna e Palestina hanno dignità diverse dalla fantomatica Padania.
Però a mio parere le spinte separatiste/secessioniste sono obsolete a prescindere.
Nella globalizzazione dei tempi la difesa delle specificità merita di essere coltivata a livello culturale, ma tracciare linee di confine giova ben poco, temo.
E se ci si mette a tracciarle, poi diventa complicato stabilire quali sono quelle ammissibili e quelle no.
In ogni caso, continua a sembrarmi una roba da matti.
Manifestare il dissenso verso la Lega tirando sberle ai ciclisti, mah...

Zio Scriba ha detto...

Concordo in pieno col post: se organizzare un giro di padania costituiva una provocazione (un po' idiota? un po' tanto?) chi ci è cascato in pieno dimostra tutto tranne che intelligenza. E per non correre nemmeno lontanamente il rischio di sembrare intelligenti, invece di contestare civilmente menano pure i ciclisti...

p.s. procedura di commento interminabile, anche per la verifica parole che salta fuori solo dopo, a tradimento... se vi va, provate ad andare su Impostazioni/Commenti per disinserirla... nessun obbligo, naturalmente, solo una richiesta da amico... :D

Ezzelino da Romano ha detto...

Errata corrige: Basso non pesa meno di 60 kg bensì 70.
Così, per la precisione.
Comunque, dato che anche i nostri argomenti hanno una loro circolarità, oggi sul Corriere on line c'è un esilarante siparietto del Trota che dice che loro si sbattono ad organizzare il giro, i ciclisti fanno fatica, e quindi lui si augura che li lascino PROSEGUERE.
Testuale.

Blackswan ha detto...

Grazie per il consiglio Zio :) ho provato a fare qualche modifica,dall'alto delle mie competenze prossime allo zero.Fammi sapere,quando passi di qui,se va meglio.Ogni dritta è ben accetta :)

lozirion ha detto...

Mah, io non ci vedo niente di male nel giro della padania, c'è il giro delle fiandre, quello del Salento e non capisco perchè non ci possa stare quello della padania.... Quello che ci vedo di male è che sia l'ennesima scusa per fare politica su ogni cosa, i leghisti hanno lanciato l'amo e puntualmente c'è qualche gonzo che arriva con bandiere rosse di cui spesso nemmeno sa niente e finisce che arriva un Moser qualunque a dire "ecco, vedete questi comunisti?".

Certa gente dovrebbe starsene a casa, bisogna dare il giusto peso alle cose, una gara sportiva è solo una gara sportiva, e chissenefrega se si chiama giro della padania, tour del lungoPo o chissà come, un conto è non attribuire giustamente nessuna validità o indipendenza alla padania, un altro è abboccare come dei gonzi a provocazioni non so nemmeno quanto volute....

E poi onestamente, rimanere impigliati in una "furbata leghista", oltre che sembrarmi un'ossimoro mi pare davvero deprimente....

Zio Scriba ha detto...

così va molto meglio... :D
thanks!

Blackswan ha detto...

Amici,mi sono chiesto in questi giorni chi pagasse sta buffonata.Stasera,ho scoperto con disappunto ( anche se ormai non mi stupisco più di nulla ) che il giro è sponsorizzato da Alitalia,Milano-Serravalle e...Coop dell'Emilia Romagna...complimentoni al PD.