domenica 16 ottobre 2011

ERIC SARDINAS & THE BIG MOTOR – STICKS AND STONES


Nella classifica ideale del chitarrista più tazorro delle terra Eric Sardinas  contenderebbe la prima piazza al mitico Slash. Cappellaccio da cow-boy perennemente calcato su una cascata di riccioli neri, sguardo torvo, camicie dagli improbabili colori aperte su pelo, tatuaggio e collanazza, borchie assortite e un paio di stivali pitonati, sono il look terrificante del quarantunenne chitarrista di Fort Lauderdale. Tuttavia, a dispetto dell’abbigliamento da saloon di quart’ordine, il buon Eric è un musicista dalle grandissime qualità tecniche, tanto da essere considerato da buona parte della critica specializzata l’erede di un certo  Johnny Winter. Il fatto è che Sardinas concepisce un’idea di musica assolutamente in linea con il proprio gusto estetico: preferisce riff sporchi e caciaroni ai sofismi tecnici, evita come la peste il lavoro di cesello preferendo giocarsela tutta con la grinta e il sudore di travolgenti live acts, che spesso si concludono, in un’apoteosi di hendrixiana memoria, con l’autodafè dello strumento. Il quinto album in studio, accompagnato dai sodali Big Motor ( Levell Price al basso e Chris Fraizure alla batteria ), è lo specchio fedele di quanto detto prima.Insomma “ Sticks and Stones “ ripropone il consueto piatto di ruvido blues texano con l’aggiunta, questa volta, di spezie hard rock che ne irrobustiscono ulteriormente il sapore.D’altra parte, si gira dalle parti del rock-blues, genere che non smette di piacerci, pur consci che nulla di nuovo, salvo miracoli, potrà essere scritto.La differenza, quindi, la fanno le capacità tecniche e il cuore, e da questo punto di vista Sardinas non ha rivali.Undici canzoni che filano via piacevoli e divertenti, fra honky tonk, boogie, swing texano, derapate hard ( in “County Line “ si citano addirittura gli Aerosmith ) e assolazzi di slide che Eric suona come un cane impazzito ( godetevi a palla l’iniziale “Cherry Wine “ ).Quel che basta, insomma, per quaranta minuti di energica air guitar e convulso headbagging nel salotto di casa.

VOTO : 6,5

Blackswan, domenica 16/10/2011

6 commenti:

lozirion ha detto...

Grande Sardinas! Non è un innovatore, coi suoi dischi non cambierà niente, ma quanto a sudore e passione spacca davvero il culo a parecchia gente.... ^_^

Ps. Ho appena scoperto un album in uscita che è da dieci pieno, non ti dico niente, appena finisco la recensione vedrai.... Spettacolare.... ^_-

Massi ha detto...

Uno dei miei chitarristi preferiti.Zaqquaro quanto vuoi,ma dagli 'na chitarra e chi ci fa più caso

Blackswan ha detto...

@ Lozirion : non vedo l'ora di leggerla,fratello.Un piccolo sospetto ce l'ho, vedremo se confermato :)

@ Massi : niente di più vero.E zaqquaro è un termine che mutuerò al mio vocabolario :)

Massi ha detto...

@Blackswan:E'un termine dialettale ;)

Blackswan ha detto...

@ Massi : lo avevo immaginato.E' troppo forte !:)

Massi ha detto...

@Blackswan: :)