martedì 18 ottobre 2011

L'INCUBO DIVENTA REALE

Mentre scopriamo che nel 2009 Ernesto Che GueSilvio tesseva con il latitante Lavitola trame eversive nei confronti dello stato bolscevico da lui stesso presieduto, i soloni della politica nostrana si lambiccano il cervello alla ricerca di soluzioni per evitare che si ripeta ciò che è avvenuto sabato scorso a Roma, durante la manifestazione degli Indignati.Ovviamente, a nessuno è venuto in mente di gridare allo scandalo per i tagli di fondi alla Polizia e per avere un Ministro dell'Interno con il quoziente intellettivo di una tartaruga.Niente affatto.Salvo le condanne di rito e la solita equazione (disordini = centri sociali = sinistra) strillata in prima pagina dalle trombette di regime, l'unica soluzione suggerita è il ripristino della legge Reale.Di chi è la geniale proposta ? Fini ? Gasparri ? La Russa ? No,questa volta i fascisti non c'entrano nulla.La puttanata l'ha sparata Di Pietro che, quando smette i panni di tribuno della plebe, si ricorda immediatamente del suo passato di questurino.Nemmeno il tempo di pronunciare la fatidica frase, che parte lo scroscio di applausi dagli scranni della maggioranza, capitanata dal pregiudicato Maroni, felice che qualcuno gliel'abbia servita su un piatto d'argento.La legge Reale, vi rendete conto ? Uno dei provedimenti normativi più illiberali prodotti dal nostro ordinamento giuridico che, se anche avesse avuto un senso in quei terribili anni di piombo ( la norma è del 1975 ), oggigiorno, oltre ad essere non commisurata alla situazione socio-politica, diventerebbe un'arma nelle mani del regime dagli effetti a dir poco esiziali.Cosa introduceva quella norma redatta dall'allora Ministro della Giustizia,Oronzo Reale? Poche, ma pericolosissime innovazioni al Codice Penale: 1) la legittimazione delle forze dell'ordine all'uso delle armi per impedire la consumazione di alcuni tipi di reato tra cui la rapina a mano armata, l'omicio volontario, il sequestro di persona, la strage e il disastro ferroviario; 2) Il ricorso alla custodia preventiva, anche in assenza di flagranza di reato, consentendo un fermo preventivo di 96 ore. Ve le immaginate norme di questo tipo applicate ai fatti dell'altro giorno,che non sono peraltro frutto di una strategia eversiva, ma solo del teppismo organizzato di una frangia di cretini ( salve altre plausibili interpretazioni ) ? A quante altre Bolzaneto potremmo assistere? Quanta gente innocente potremmo veder rastrellata ( dato che si prescinde dalla flagranza di reato ), sbattuta in guardina e privata dei propri diritti civili anche per  quattro giorni di seguito ? Non sarebbe meglio applicare seriamente le norme già vigenti garantendo alle forze dell'ordine i mezzi per prevenire e perseguire adeguatamente i reati eventualmente commessi durante le manifestazioni ? Capisco che Di Pietro stia cercando consensi anche fra l'elettorato di centro-destra, ma una riflessione, prima di parlare, sarebbe stata quanto meno doverosa.In un paese in cui già vi è un grave deficit di democrazia, ampliare a dismisura i poteri delle forze dell'ordine è un rischio che nessuna situazione di emergenza può motivare.Sarebbe un pò come lasciare un piromane all'interno di una cartiera, dopo avergli fornito benzina e accendino. Difficile che resista alla tentazione.
 
PS : E pensare,Tonino, che qualche volta mi è pure venuto in mente di votarti...
 
Blackswan, martedì 18/10/2011

13 commenti:

Ezzelino da Romano ha detto...

Oh fratelli, basta guardare la faccia che ha nella fotina.
Però tranquilli, l'ineffabile Guardasigilli (di sta fava) Nitto Palma ha già detto no.
Legge Reale no, invece Daspo sì.
Il Daspo!
Non riescono nemmeno a tenere gli ultras fuori dagli stadi e vorrebbero tenere i black block fuori dai cortei!
Chissà, magari metteranno i tornelli nelle piazze dove ci si raduna, così, tanto per controllare un po'.

web runner ha detto...

Oh, magari i fascisti c'entrano qualcosa, allora. E io che m'ero illuso che il suo passato di questurino fossse effettivamente passato. Questo è il meno peggio, avanti così.

Blackswan ha detto...

Appena sentito Di Pietro che si è rimangiato tutto o quasi:però Maroni,che ha preso la palla al balzo,ha già parlato di fermi preventivi.Immagino che sballo...

Sandra M. ha detto...

Io la temevo, una sparata del genere. Da Antonietto però ....mah.
A sentir parlare di leggi speciali mi vien l'orticaraia.

Alligatore ha detto...

Non ho mai pensato di votarlo, e ricordo che il responsabile della mancata commissione d'inchiesta parlamentare sul G8 di Genova è lui ... e anche quello che ha tenuto in piedi la società del ponte sullo stretto.

Massi ha detto...

Povero Paese,non dico altro

Blackswan ha detto...

@ Sandra : non dirlo a me.questo è il paese delle leggi speciali: speciali per lui e speciali per noi.

@ Alligatore :qualche volta ho avuto moti di sincero affetto verso uno dei pochi che in questi ultimi anni ha fatto un minimo di opposizione.Pensa che,dalla disperazione,mi sono pure trovato a fare il tifo per Fini.Il che è tutto dire...

@ Massi : Povera Patria,cantava Battiato...quanto aveva ragione...

Unknown ha detto...

Peccato che questa boutade lo abbia fatto regredire parecchio, mentalmente intendo.
Cristiana

Cirano ha detto...

Grazie per il commento e l'incoraggiamento.
Nella tua classifica su The voice ho votato Joe Strummer, so bene che la sua non è stata la più grande voce del rock, ma è stata quella dei miei 16 anni!!

Blackswan ha detto...

@ Cirano : figurati,è il minimo che si deve a chi ha belle idee e il desiderio di condividerle.
Io ho votato i due Buckley a Staley.Ma mi è costato lasciar fuori Strummer.Ad oggi,perdo ancora la testa,letteralmente,solo per i Clash e Springsteen :)

Offhegoes ha detto...

@ Ezzelino, fantastico :) d'accordo al 100%...

Di Pietro una delusione anche se in tanto marciume e' l'unico che salverei, prima di sentire sto commento...

Blackswan ha detto...

@ Cristiana : la dichiarazione è sconcertante.Che dici,lo perdoniamo per questa volta ?

@ Offhegoes : oggi,mi sento buono.salviamolo e diamogli un'altra possibilità...

Massi ha detto...

@Blackswan:Già