sabato 1 ottobre 2011

OFFLAGA DISCO PAX - BACHELITE


Avete presente quei simpatici amarcord che girano su internet dal titolo " Noi che siamo vissuti negli anni..70,80,90 " ? Non avete mai provato la sensazione di improvvisi flash back, di ricordi di cose che avevate completamente dimenticato e che, improvvisamente, prepotentemente, vi ritornano in mente, facendo riaffiorare dall'oblio tutto un periodo della vostra vita? Se avete compreso cosa intendo, credo potrete provare le stesse sensazioni ascoltando questo cd degli italianissimi Offlaga.Evitiamo fraintendimenti: la musica del gruppo emiliano è un synth-pop modernissimo, una new-wave elettronica calda e malinconica, che passa attraverso un spettro quasi infinito di citazioni dotte, che vanno dai CCCP ai Kraftwerk, dai Radiohead ai CAN, fino al post-rock dei più recenti Mogwai. Il rimando al passato, ed in particolare agli anni 70, è tutto testuale, vive cioè nelle liriche recitate ( mai cantate ) dalla suggestiva voce di Max Collini.Storie che riscoprono un universo ormai irrimediabilmente perduto, che raccontano di un Italia fatta di Tv in bianco e nero, di veri ideali politici,di imprese sportive che si tramandano come epifanie, di fratellanza, di case IACP,  di vecchie golf con le guarnizioni dei finestrini consumate, di giardinetti in cui i tossici giocano a tombola con gli anziani, di anime punk, di chewingum alla cannella, di Feste dell'Unità e panini alla salamella, e soprattutto di un desiderio, ormai perduto, di stare insieme, di comunicare, di sventolare bandiere e combattere per le proprie idee.Musica che è socialismo reale dei sentimenti, canzoni che sembrano potersi ascoltare così come si legge un racconto.Un tuffo a piedi uniti nella nostalgia, resa ancora più accentuata da una struttura musicale saldamente piantata nel presente e con lo sguardo rivolto al futuro.Una dicotomia che seduce fin da subito, ma che impone anche un ascolto attento e ragionato, per non perdere le mille sfumature che la perfetta amalgama musica - testi suggerisce.Occorre seguire il filo del discorso, porre attenzione ad una riflessione che  è tanto sociologica ( il tema della nostalgia ) quanto politica ( il tema della militanza ).Così, tra tante belle canzoni sui tempi che furono ( “ Ventrale “,”Cioccolato I.A.C.P.” ), spicca, ironica e amara, "Sensibile", che prendendo spunto dal libro " A Mano Armata " di Giovanni Bianconi, ricostruisce la vicenda storica di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro. All'eversione fascista e ad un uso indiscriminato del vocabolario ( la Mambro dichiarò ad un giudice che Fioravanti fosse il ragazzo più "sensibile" che avesse mai incontrato ), gli Offlaga rispondono aprendo un fronte di neosensibilismo, atto a suggerire un uso più consapevole e meno ambiguo della lingua italiana."Bachelite" esce nel 2008, tre anni dopo il notevole "Socialismo Tascabile ", l'album d'esordio che aveva fatto gridare al miracolo la critica specializzata.Era davvero difficile immaginare che gli Offlaga potessero ripetersi a quei livelli,eppure questo secondo lavoro non solo ha mantenuto tutte le premesse,ma le ha sviluppate al meglio,allineando ad uno sguardo in bilico fra distaccato sarcasmo e nostalgia, palpiti di sdegnata rabbia. Cuore e cervello per uno dei migliori dischi italiani del decennio trascorso.

Blackswan, sabato 01/10/2011

9 commenti:

Massi ha detto...

Quella sensazione l'ho provato ascoltando l'edizione nuova di Nevermind:vedo i ragazzini con le magliette con su Cobain e penso la stessa cosa che pensano i 60enni di noi:"Che cazzo ne sanno loro di Kurt?Loro non c'erano!"

Blackswan ha detto...

Il bello della musica è che unisce le generazioni.Kurt è nostro come è loro,Jim Morrison è nostro così come dei sessantenni.E a proposito di Kurt:forse la sua disperazione la comprendono meglio i ragazzi di oggi.Noi,una mezza speranza ancora l'avevamo.

Lucien ha detto...

Folgorato la prima volta che ho sentito "Robespierre".
"Gli amici del campetto passati dalle marlboro direttamente all'eroina" (tutto vero, purtroppo).
Il video fra l'altro è uno spasso.

Massi ha detto...

@Blackswan:Il fatto che Kurt sia di tutti è cosa giusta,ma il fatto di aver vissuto il suo stesso tempo ci rende egoisti,e comunque per arrivare a così tanti ragazzi di ieri e di oggi vuol dire che le speranze non c'erano allora e non ci sono oggi,anche se molti lo vedono come icona e basta

Blackswan ha detto...

@ Lucien : esordio fulminante.Robespierre è una chicca,come l'iniziale Kappler.L'avrò ascoltata un centinaio di volte.

@ Massi : Molti lo vedono come un'icona modaiola, è vero.E che le generazioni di disperati abbondino,è altrettanto vero.Ma è anche vero che se la mia generazione,che è quella di Kurt,la Generation X,aveva i suoi eroi e quindi in qualche modo una speranza di salvezza,le nuove leve hanno pochi,pochissimi,punti di riferimento

Alligatore ha detto...

Sono grandissimi, una delle "cose" grandi uscite nel decennio scorso. Attendo il terzo cd ... sapranno rimanere ai livelli del primo e del secondo.

Massi ha detto...

Quando il grunge arrivò per noi ragazzini di allora fu una vera epifania:vedevi sti ragazzi coi capelli lunghi,coi jeans strappati che suonavano una musica pazzesca, e che non erano i classici figoni da Mtv,ma persone assolutamente normali che ti sbattevani in faccia che il bell'aspetto e la buona musica quasi mai vanno a braccetto;ed io non ci andavo neppure pazzo per Kurt,io volevo essere Cornell

Blackswan ha detto...

@ Alligatore :sono in perfetta sintonia e attendo anche io il terzo lavoro.

@ Massi : Il grunge è il movimento musicale che ho vissuto più da vicino e,probabilmente,con maggior intensità.Nel cuore,avevo soprattutto gli Alice in Chains.

Massi ha detto...

@Balckswan:L'ultimo movimento musicale degno di nota,neppure i Radiohead di Ok Computer sono riusciti a fare di meglio