domenica 20 novembre 2011

SPAGNA 20-N SI VOTA

Oggi 20 Novembre, anniversario della morte di Franco, gli elettori spagnoli sono chiamati alle urne per le elezioni politiche. Devo confessare che a parte il grande duello/dibattito televisivo tra Rubalcaba (PSOE) e Rajoy (PP) tenutosi 2 settimane fa, non ho seguito molto la campagna elettorale. Un po' per mancanza di tempo fisico (un figlio di due mesi e mezzo monopolizza il tempo a disposizione ed il poco che rimane preferisco dedicarlo ad altre cose...leggere questo blog per esempio ;)))) ed un po' per il sentimento di vera e propria noia che la politica ultimamente mi genera. Va detto che gli spagnoli si trovano di fronte ad una scelta non facile: continuare con il PSOE che ha governato male negli ultimi otto anni o cambiare e consegnare il paese alla destra conservatrice con a capo Mr. "faccia intelligente" Rajoy. Leggendo i giornali e le previsioni, sembra che il risultato sara' scontato, tanto il vantaggio dei popolari nei poll. Credo che in effetti la vittoria del PP sia inevitabile,nonostante il loro leader sia un vero e proprio impresentabile, che mi chiedo che tipo di sicurezze possa infondere e come lo si possa votare. Durante la campagna, forte delle previsioni favorevoli, Rajoy non ha fatto altro che ripetere a memoria le quattro frasette populiste che i suoi collaboratori gli hanno scritto, senza mai rischiare. Ogni parola in piu' poteva costare qualche migliaio di voti. Sono convinto che, purtroppo, vincera' facile. L'unica cosa positiva che vedo in una vittoria de PP e' il ricambio democratico, unica consolazione in un immobile bipartitismo. Il PSOE paga gli anni di Zapatero, particolarmente la seconda parte del mandato in cui ha dovuto affrontare, si fa per dire, la crisi. Zapatero e i suoi dal 2008 in poi hanno tirato innanzi indovinando, senza una vera ricetta anti crisi e soprattutto sbagliando qualsiasi previsione economica. Hanno dato l'impressione di non capire la magnitudo e la complessita' della crisi globale, l'impatto di lungo periodo che avrebbe generato. Insomma hanno lasciato un netta impressione di inettitudine. Che pagheranno oggi alle urne. Il candidato Rubalcaba e' senza dubbio il migliore che potessero tirar fuori, esperienza e competenza, ma non bastera'. Gli spagnoli considerano il PSOE responsabile della crisi (a torto) e responsabile della cattiva gestione (forse con ragione). Dimenticando peraltro che il governo di sinistra ha posto in essere una politica economica di destra (tagli a stipendi pubblici solo per citare il piu eclatante provvedimento). Ovvero, chi dovrebbe essere incazzato col PSOE e' la sua stessa base elettorale. A me fa incazzare sentirli promettere una tassa sulle grandi fortune (una patrimoniale tosta) solo adesso in campagna elettorale. Perche' non prima quando erano al governo? E soprattutto perche' non prima di tagliare stipendi pubblici?
Comunque, in queste ore si sta votando e da domani la Spagna si ritrovera' "felicemente" a destra, convinta in questo modo di poter uscire dal baratro cui la crisi mondiale l'ha costretta. Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma dubito fortemente che il PP possa fare qualcosa al riguardo. Nemmeno in una legislatura. Forse in due, ma con difficolta' enormi e grazie congiunture globali che vanno oltre la politica economica locale. Innanzitutto perche' se c'e' una cosa che la crisi finanziaria mondiale ci ha insegnato e' che poco i governi possono fare in un mare di soldi digitali abitato da squali speculatori. Ma soprattutto perche' cinque milioni di disoccupati non sono un problema da poco, considerando peraltro che in breve il 75% di questi perdera' ogni sussidio aumentando pericolosamente le tensioni sociali che dubito la destra sappia o voglia risolvere.

Offhegoes, domenica 20/11/11

8 commenti:

Unknown ha detto...

E gli indignados si ritroveranno con un pugno di mosche.
Ciao puericultore!
Cristiana

Offhegoes ha detto...

Hai ragione Cristiana. Va detto pero' che los indignados hanno comunque gia' fatto molto, se pensiamo al contagio globale partito dal maggio spagnolo di quest'anno (NY mi pare una bella conseguenza di plaza del sol). Peraltro in questo bipartitismo forzato non sono affatto rappresentati...

Alligatore ha detto...

Hai toccato il problema fondamentale, la sinistra (quella di governo, quella moderata, quella del socialimo, per intenderci), che ormai da anni fa una politica economica di destra, è morta e sepolta (dall'internazionale socialista nessuna proposta per uscire dalla crisi, sono muti come non mai). C'è bisogno di una terza strada, e gli indignados, come i giovani di Zuccotti Park la stanno indicando.
p.s.
Il Psoe avrebbe perso anche senza le giuste proteste sociali degli indigandos, questo è chiaro come el sol.

Offhegoes ha detto...

@Alligatore. Il PSOE perdera' sicuramente e nonostante il PP abbia candidato il peggiore dei suoi. Il vero problema e' un bipartitismo statico che nessuno spazio lascia ad una terza strada. Ah.....il proporzionale perfetto dei nostri costituenti!!! ;)))

Francesco Zaffuto ha detto...

Certo una sinistra che ha governato e non è riuscita a dare nessuna risposta sul piano economico è molto deprimente. Si paga lo scotto di una sinistra che ha la stessa mentalità degli altri partiti e non riesce a tirare fuori un'idea. E noi non siamo meglio conciati degli spagnoli.

Zio Scriba ha detto...

Il problema delle crisi internazionali generalizzate è che chiunque sia al governo paga anche colpe non sue, e viene punito dalla furia degli elettori. Dove c'è destra andrà su la sinistra e viceversa. Questo può essere, stavolta, positivo per noi, perché è certo che se non farà troppo gravi cagate vincerà la sinistra (anche se non oso pensare QUALE sinistra, e con quali uomini: sarà quasi certamente un centro-centro-sinistrella vatikan-democristiano) mentre la Spagna, purtroppo per lei, tornerà semifascista e omofoba. Comunque ha ragione Ally: se comanda il Porco Denaro, poi il resto cambia poco, anche se in ogni caso, a mio parere, è sempre meglio andare a votare per il meno peggio.

Offhegoes ha detto...

@ Francesco: e' vero e' deprimente. Ma mi chiedo, chi ha davvero la ricetta per sconfiggere una simile crisi? La Merkel?? Anche gli USA sono ancora li a galleggiare nella cacca e noi in Europa a tagliare di tutto della spesa pubblica perche' cosi vuole Berlino....

@ Zio Scriba: esatto, colpe non sue. Non dimentichiamoci di un dato importante: la bolla immobiliare speculativa in Spagna la inizio' senza alcun controllo il governo di Aznar. Ma gli spagnoli come tutti gli elettori hanno la memoria corta...

Offhegoes ha detto...

per concludere il commento sopra...grandissima parte della crisi e della disoccupazione in spagna e' prorpio dovuta al settore immobiliare....