lunedì 21 novembre 2011

UN PIRATA PUNK

Killers,
tra di noi ci sono non pochi amanti dei Clash, primus inter pares il mio companero Blackswan che sbava per il Boss e per il combo di Strummer e soci.
Avete letto la notizia di qualche giorno fa?
Un gruppo di attivisti di Greenpeace ha assalito una piattaforma petrolifera al largo della Groenlandia per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi di sversamento.
Gli attivisti vengono arrestati e nel corso delle operazioni di identificazione salta fuori che uno di loro è Paul Simonon, il bassista dei Clash.
Chiedono agli altri membri della spedizione se ne fossero al corrente e loro cadono dalle nuvole dicendo che per loro era Paul l'aiuto cuoco, e basta.
Un tipo cortese, modesto, di compagnia e dalle ottime capacità in cucina.
Non una rockstar milionaria.
Viene poi appurato che la cosa era stata concordata in quei termini con i vertici di Greenpeace, i quali hanno spiegato a Simonon che loro non vogliono stars, e soprattutto non vogliono che gli altri militanti sappiano della presenza di una star, quindi anonimato assoluto.
E così lui era diventato Paul l'aiuto cuoco.
Veste nella quale se l'era cavata anche bene, tanto che, una volta arrivati nel luogo in cui li hanno portati dopo l'arresto, essendosi accorti che il cibo faceva schifo, hanno proposto ai sorveglianti di far cucinare Paul.
E questi, da bravi secondini nordici progressisti, hanno detto ma perchè no, e Paul si è messo a spignattare anche in carcere per la gioia di tutti, secondini compresi.
Mi pare una bella parabola, no?
In un'epoca in cui ogni nullità spinge e sgomita per sembrare qualcuno, vedere una celebrità che volutamente diventa nessuno fa bene al cuore.
Per non parlare dell'emozione di mangiare, che so, uno spezzatino piuttosto che un pesce cucinati dall'autore del giro di basso di London calling...
Grande Paul Simonon!

8 commenti:

Overthewall91 ha detto...

Profonda stima e rispetto.

Anonimo ha detto...

Ho adorato i Clash fino a che,loro malgrado forse,sono diventati l'emblema di ogni sussulto combat rock terzomondista, ma devo dire che la situazione in cui si è cacciato Simonon mi ha fatto in parte ricredere,non sulla loro buona fede che non è mai stata in discussione, ma sul loro valore come persone.Bravo Paul.
Che poi Greenpeace mi stia sulle palle è un altro discorso.

gianf

Blackswan ha detto...

Ricordo un lungo articolo di Lester Bangs sui Clash.Il critico,durante un'intervista,si diceva incredulo di trovarsi al cospetto di una band di mostri sacri, tutti di un'umiltà sconcertante.Seduti coi fans, dopo un concerto, a sorseggiare tè e birra e a chiaccherare con la rilassata disponibilità degli avventori di un pub.Evidentemente, quell'umiltà e quella coerenza non sono venuti a mancare nemmeno ora,anche se Simonon potrebbe dormire su cuscini imbottiti di sterline.Il mio eterno eore.

marco ha detto...

Fantastico!!!

Offhegoes ha detto...

Ho letto la notiza sorridendo. Un grande. :))

economistapercaso ha detto...

...talmente lontana dao nostri miseri standard nazionali da sembrare una favola...

lozirion ha detto...

Grandissimo Paul! Un combattente in tutto e per tutto.... Sommo rispetto per lui.... ^_^

Ezzelino da Romano ha detto...

Ma poi a me affascina proprio il ruolo.
Il cuoco è uno particolarmente rivolto agli altri.
Il suo lavoro tende alla soddisfazione del prossimo.
Senza nulla togliere agli altri attivisti ed alle mansioni che svolgevano sulla nave,perchè anche spazzare il ponte è importante, anche il ruolo che si è scelto è rivelatore del suo spirito.