domenica 22 gennaio 2012

GUITAR HEROES : EDDIE COCHRAN

Eddie è un ragazzino con un carattere forte, uno che non si da mai per vinto. Ama la musica più di ogni altra cosa e il suo sogno è quello di suonare la batteria nell’orchestra della scuola. Ma per poter suonare la batteria, gli impongono di studiare pianoforte. A Eddie il piano proprio non piace, e decide pertanto di cimentarsi con il trombone. Ma dopo un paio di lezioni viene scartato : la conformazione delle sue labbra  non è compatibile con gli strumenti a fiato. Sconsolato, il piccolo Cochran torna a casa e chiede al fratello, che strimpella la chitarra, di insegnargli qualche accordo. In pochi mesi Eddie diventa un chitarrista tanto provetto che a sedici anni fonda, con un altro ragazzino suo omonimo, i “Cochran Brothers”. I due suonano country, hanno un discreto successo locale, incidono qualche 45 giri. Tuttavia Eddie non è soddisfatto : ha un pallino per Elvis The Pelvis,  gli piace il rock’n’roll, non ne può più dei melensi suoni tradizionali, lui si sente nero nell’anima. Molla l’amico e prosegue la carriera in solitaria, arrivando subito al successo con una bella cover di “Twenty Flight Rock “ di Presley. Nel 1957, pubblica il suo unico album, “Singin ‘ To My Baby “, e diventa una stella di prima grandezza, tanto da guadagnarsi anche delle comparsate in qualche pellicola dell’epoca. Ma il meglio deve ancora venire, perchè Eddie nel giro di un paio d’anni ( tra il 1958 e il 1959 ) sforna singoli a ripetizione, tre dei quali diventano veri e propri classici del rock’n’roll : “ C’Mon Everybody “, “Somethin’ Else “ e la micidiale “ Summertime Blues “. La sua figura è ormai leggendaria, tanto che lo vogliono a suonare in ogni angolo del globo. Nel 1960, vola, quindi, in Inghilterra, dove la sua popolarità è alle stelle e dove annovera, fra le numerose schiere di fans, anche giovani musicisti del calibro di Paul Mc Cartney, John Lennon e Pete Townsend. Durante il tour in terra d’Albione, Eddie si accompagna a un altro rocker americano, Gene Vincent, e si esibisce spesso anche con una stella locale, Billy Fury. Il successo è enorme, ogni data registra il tutto esaurito. La turnee  si conclude a metà aprile : Eddie è stanchissimo, logorato dai ritmi frenetici di quel vagabondare da un lato all’altro dell’isola. Decide così di anticipare il ritorno a Londra, dove lo aspetta l’aereo che lo riporterà in patria, e la notte del 16 aprile 1960 sale in auto insieme a Gene Vincent, alla fidanzata Sharon Sheeley, al manager Pat Thompkins e all’autista George Martin.L’auto percorre la strada statale A4 ad una velocità folle.L’autista si accorge all’ultimo momento di aver sbagliato strada, sterza repentinamente per imboccare una laterale, ma perde il controllo del veicolo, che completamente impazzito si schianta contro un lampione. Se la cavano tutti, tranne Eddie, che viene sbalzato fuori dal tettuccio e ricade  sull’asfalto battendo la testa. Morirà alle prime luci dell'albra del 17 aprile, all’età di soli 21 anni. Eppure, nonostante la brevissima carriera, il modo di suonare di Cochran lascerà un’impronta indelebile nella storia del rock. Suonava duro, Eddie, scarno e senza fronzoli, e pur non possedendo una tecnica sopraffina, introdusse alcune novità che parecchi, negli anni a venire, cercarono di copiare : l’uso di linee armoniche equivalenti per il basso e la chitarra, contaminazioni country nei suoni rock’n’roll, l’utilizzo dello slap bass.La sua prima chitarra in assoluto fu una Gibson, ma nell’immaginario collettivo, Cochran se ne sta lì, in mezzo al palco, con a tracolla una Gretsch rossa fiammante.



Blackswan, Domenica 22/01/2012

15 commenti:

Zio Scriba ha detto...

La giusta dose di libidine in questa uggiosa domenica mattina... :-))

Elle ha detto...

Ottimo per darmi la carica giusta per fare tutto ciò di cui non ho voglia oggi. Seguirebbe lista se non fosse troppo lunga :)

mr.Hyde ha detto...

Pensa che Summertime Blues ho sempre creduto che fosse dei Who!! Meno male che passo sempre da qui a far rifornimento di storia del rock!..
..

Blackswan ha detto...

@ Zio : è dalle sei che cerco di farmi passare l'uggia con del sano rock'n'roll !:)

@ Elle : Questa versione è mitica,ma se proprio vuoi strippare, ti consiglio la cover che ne hanno fatta i Blue Cheer:una bomba proto-heavy metal che non ha eguali !

@ Mr Hyde : solo perchè sei un buon gustaio, e come tutti i rocker di razza declini a memoria Live At Leeds degli Who :)

Elle ha detto...

:)

Melinda ha detto...

Da te è sempre un piacere passare...una sana dose di rock adesso mi ci voleva proprio...graaazieee!!!

Nico ha detto...

Ciao ti ho assegnato il premio Liebser Blog, passa dal mio blog per saperne di più:)
Ciao

graminacee ha detto...

Gene and Eddie, come celebravano gli Stray Cats!!
(anni fui preso dalla sindrome di Stendhal davanti alla Gretsch e alla Gibson 335. Optai per quest'ultima, ma fossi miliardario prenderei pure quella! Una grande ascia...)

Massi ha detto...

I pezzi di Cochran fanno parte del mio dna e quando li suoniamo hanno sempre un bel tiro e tante richieste,peccato che se ne sia andato così presto.A proposito di rock'n'roll senza fronzoli ho postato la mia recensione su Grande Nazione,quando vuoi buttaci un occhio

Massimo ha detto...

Hai fatto bene a ricordarlo!
Sono artisti che magari non tutti conosciamo bene, e di cui ignoriamo il vero contributo alla musica Rock/Blues.
Per capirlo basta vedere quante cover hanno fatto nascere alcuni suoi pezzi..

Massimo

Adriano Maini ha detto...

Ho adorato, adoro e adorerò sempre "C'mon everybody"!

Ezzelino da Romano ha detto...

Oh, ecco!
Dopo Litfiba e Tracy Chapman ci voleva un post dedicato ad uno veramente di livello.
C'mon everybody e Somethin' else sono due evergreen imperdibili.
Tra l'altro, oggetto di ottime cover da parte di Sid Vicious, tanto per rimanere in tema con gli ultimi post.
Che sfiga però quell'incidente!

lozirion ha detto...

Cochran è, come si direbbe adesso, uno che spacca! Tecnica non eccelsa, perfezionismo quasi nullo, ma carica e passione per un esercito.... Grandissimo! ^_^

Blackswan ha detto...

@ Elle : :)

@ Melinda : grazie mille ! Qui il rock non manca mai :)

@ Affari nostri : passo senz'altro.Grazie :)

@ Nowhere man : se fossi milionario te le regalerei io.Son sicuro che partoriresti ottima musica, visto chi hai citato :)

@ @ Massi : some die just to live, come disse l'altro grande Eddie ( vedder ).Sono passato e ho commentato, of course :)

@ Massimo : le sue canzoni le hanno suonate proprio tutti e come ben sai, anche il boss a San siro nel 2008 ha aperto con questa .)

@ Adriano :Due brani strepitosi,sono stato in dubbio fino all'ultimo su quale postare.

@ Ezzelino : credo che anche il primo di Tracy sia un album di grandissimo livello.Con eddie,però, siamo all'abc.

@ Lozirion : giusto ! spacca,spacca di maledetto ! :)

Unknown ha detto...

Cochran ha avuto il merito di influenzare tonnellate di band negli anni a seguire. Ad esempio la versione di "Summertime Blues" rifatta dai Blue Cheer è tanto devastante, quanto significativa. http://raisedonmelodies.blogspot.it/