mercoledì 25 aprile 2012

ELOGIO DI WILE COYOTE


Chi mi segue da tempo si sarà accorto che sono un po’ pirla. Il mio problema è che proprio non riesco a crescere, è più forte di me, e mi piacciono ancora tutte le cose cha amavo da ragazzino. Ad esempio, i cartoni animati. Quando esce un film della Pixar, non me lo perdo, cascasse il mondo. Nemo, gli Incredibles, Up sono caposaldi della mia videoteca, pietre miliari delle mie escursioni cinematografiche. Ancora di più mi piacciono i Looney Tunes, quei cartoni della Warner Bros. che quando ero piccolino costituivano, insieme a Carosello, il palinsesto televiso delle mie giornate. Li amavo tutti, indiscriminatamente, dal primo all’ultimo, anche se il mio preferito in assoluto era ( e resta tuttora ) Wile Coyote ( da noi chiamato fraternamente Willy ). Perché Bugs Bunny, Duffy Duck, Titti e Silvestro mi erano tutti egualmente simpatici, li avevo adottati in blocco, li consideravo come ingranaggi imprescindibili di un mondo di fantasia in cui i buoni e i ( presunti ) cattivi vivevano in una simbiosi artistica resa necessaria dal canovaccio della sceneggiatura. Tanto che, in un surplus di immaginazione, mi ero convinto che una volta terminato il cartone, e quindi le esigenze di scena, Titti e Silvestro, ad esempio, tornassero alla loro routine quotidiana di convivenza pacifica e addirittura amicale. Ma con Wile, invece, era tutta un’altra storia : buonismo e condiscendenza andavano a farsi fottere, e io mi trasformavo in un partigiano, in un ultras, in un militante incapace di ogni forma di razionalizzazione. Stavo dalla parte del coyote, ovviamente. E non mi limitavo a parteggiare timidamente per lui o, per converso, a manifestare con moderazione la mia antipatia per il Road Runner. No, decisamente no. Il bambino solitamente composto e ben educato che ero si trasformava nel più sguaiato degli scaricatori di porto, in un camionista frustrato da ore di viaggio e inacidito da seri problemi di digestione. Fioccavano parolacce, improperi, cori da stadio e gesti scurrili non annoverati nel decalogo oxfordiano su cui i miei genitori avevano improntato la mia partecipazione a quel consesso civile chiamato società. A ogni puntata, finivo stremato, esacerbato e illividito, un pò dalla rabbia e un po’ dagli scapaccioni con cui mia madre cercava di rintuzzare le mie esuberanze da tifoso. Anche oggi, riflettendoci bene, sono convinto che parteggiare per il Coyote, e in modo così sanguigno, fosse, ed è,  cosa buona e giusta. Il fatto è che Beep Beep, oggi come allora, mi sta decisamente sul cazzo. Con quel collo secco secco come la scoreggia di un usignolo, con quella coda perennemente ostentata nella protervia del saccente, con quello sguardo stolido  che a tratti si illumina di guizzi a metà strada fra la canzonatura e il dileggio, è il prototipo fatto e finito dello stronzo. Mentre il Coyote se ne sta lì, in mezzo al deserto, da solo, lontano da amicizie e affetti, in un contesto di perenne attesa, come il tenente Drogo alla fortezza Bastiani, il fottutissimo Beep Beep ha un vita. Se la sciala, il bastardo. Lo vedi comparire e poi sparire, in un frenetico rincorrere chissà cosa, con la consapevolezza però che per lui ci sia un prima e un dopo, qualcuno che ha lasciato o qualcuno che incontrerà, non appena le nuvolette sollevate dalla sua frenetica corsa scompariranno dietro l’ennesima curva. Beep Beep probabilmente ha anche una vita sentimentale, un divano su cui riposarsi, un cazzo di lavoro impiegatizio e un reddito fissoo, una villetta a schiera con il giardino curato, la partita a calcetto del lunedì come appuntamento settimanale con gli amici.  Wile, no. A Wile non regala niente nessuno. Lui se ne sta nel nulla della sua solitudine, come un militare di frontiera a scrutare l’orizzonte per cogliere un impercettibile movimento in lontananza. Consapevole del fallimento della propria esistenza, eppure mai domo, pronto a ricevere la milionesima secchiata di merda riservatagli dalla vita, senza che il proprio inossidabile ottimismo venga meno. Il coyote, questa è la cosa che per me vale di più, è un mediano che pressa ancora quando gli altri vincono 3 a 0 a cinque minuti dalla fine, è un maratoneta che supera la crisi e non molla, anche se quel terribile ultimo chilometro che lo separa dal traguardo sarà solo lacrime e sangue. Wile crede in un' idea, in un sogno, in una speranza, e ci crede nonostante tutto e tutti. Il suo sguardo arriva sempre un poco più in là,  è un visionario, la sua velocità non è una dote fisica, ma il ragionamento e l’intuizione, la parte migliore, cioè, di ogni uomo che si appresta a cambiare il mondo. Poi, c’è sempre un masso che inopinatamente si stacca dallo strapiombo e lo spiaccica a terra. I greci la chiamavano Tuke, il fato, e se ti perseguita non ci sono cazzi, sei costretto a spalare letame in eterno. E’ il destino di Wile, è il mio destino, è il destino di tutti quelli che ci provano e che, anche se non ci riescono mai, poi ricominciano sempre. In culo a Beep Beep e alle sue certezze da privilegiato.
PS : Oggi, è il 25 aprile,e ricorre un avvenimento importante, la Liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Per la quale dobbiamo qualcosa all’esercito anglo-americano, e molto, moltissimo, ai nostri partigiani. Che se ne stavano lassù, nel freddo della montagna, a rischiare la vita e ad aspettare, come Wile, il momento più propizio per cambiare il corso della Storia. Gli stessi sogni, la stessa passione, lo stesso coraggio.  A tutti loro e al coyote un grazie per aver contribuito a trasformarmi in un uomo libero.




Blackswan, domenica 25/04/2012

19 commenti:

Bartolo Federico ha detto...

Buon 25 aprile Black da Willie il Coyote.

Elle ha detto...

Sì però se inizi i post così, finché riesco a leggere la seconda frase seriamente mi passano dei minuti preziosi! Per fortuna mi son fatta 'sta risata, perché oggi odio tutti, anche i cartoni animati e anche chi me li ha fatti odiare con le sue risate finte che, come il gobbo a sanremo, avevano lo scopo di suggerirmi la reazione. A me non tutte le trovate facevano ridere.. E in realtà non avrei reagito secondo gobbo a nessun cartone animato, avrei semmai voluto guardarli in silenzio per conto mio. Per fortuna mi rifaccio ora, e vado al cinema sola appena posso, ma non a vedere cartoni animati, li odio tutti, e odio quelli che mi vogliono portare a vedere i cartoni animati al cinema. Decido io che film voglio vedere al cinema!
Però il tuo post è bellissimo, mi piace perché inizia con una risata e finisce con una riflessione che lascia il segno.
Ora faccio un respiro profondo e guardo il video. Perché oggi odio tutti, anche i video nostalgici.
E odio pure questo commento che ho scritto.

Anonimo ha detto...

Ciao Black, grande Willie, uno dei miei antieroi preferiti!

Harley Quinn ha detto...

Grande BlackSwan. Sia per le considerazioni sui nostri partigiani, sia per i tuoi legami ai buoni vecchi cartoni di una volta. Anch'io ci son molto legata, e non smetterò mai di guardarli. Personalmente ero molto legata ai cattivoni, tra cui il caro stimato Willy. Quando vado a trovare i miei, mi siedo sempre con mio padre sul divano e non ce ne perdiamo uno. Anche lui, a sessant'anni suonati, ancora lo ama quel coyote.

Buona Liberazione :)

Nico ha detto...

Anche io sto con Willy, che tra l'altro era un grande inventore, vedi tutti quei complicatissimi ingranaggi che realizzava:) peccato che era un pò sfigato....

Zio Scriba ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=8pKAMWWC6Dg&feature=relmfu&oref=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DxFE9eYTJPCA&has_verified=1

S. ha detto...

grande post:))
condivido sia la tua avversione per Bee Bee, che avrei strozzato volentieri che la simpatia per l' ingegnoso Willy:)
e l' accostamento agli sfigati con tanti sogni nel cassetto, scusa la presunzione, mi sono sentita chiamata in causa:) ed il finale e' da lacrima di nostalgia /gioia, per chi ancora resta Umano.
Ciao Nick

MrJamesFord ha detto...

Wile siempre.
Mi sa che ha reso liberi un sacco di uomini. ;)

Massi ha detto...

Alla fine Wile riesce nell'intento e si pappa il volatile. Lo vidi solo una volta quell'episodio e anche parecchio tempo fa e mi ricordo pochissimo, ma ti assicuro che la vendetta arriva

m4ry ha detto...

Credo che tu non sia il solo a non voler crescere, ma che ben venga un senso di leggerezza latente che in un angolo ( più o meno grande ) di noi stessi contribuisce a mantenerci ancora bambini. Io ringrazio per questo. Quanto a Willy..bhè, la AMAVO ! Willy, povero sfigato..sfigato, ma felice :)
Bel post, è cominciato con una battuta( che mi ha fatto parecchio ridere, perchè a volte pirlotta mi ci sento anche io ), ma è carico di ottimi spunti per una riflessione profonda.
Buona giornata :)
P.S. Candy me la sono "regalata" nel mio post di oggi ;)

La firma cangiante ha detto...

Qui a Torino c'è la mostra sui Looney Tunes al museo del Cinema, con tanto di proiezione il sabato e la domenica al cinema Massimo. Questo weekend penso di portarci Lauretta :)

Galadriel ha detto...

Caro Nick, anche a me Beep Beep mi stà sul cazzo. Ho sperato tante volte che un marchingegno di wile lo schiacciasse come una piadina. Anch'io facevo il tifo per Wile e mi sa che mi rappresenta..quindi benvenuto fra i pirla ..ti faccio strada!! Grazie da parte di mio padre ex partigianoe da tutti i suoi compagni. Con affetto ti abbraccio.

Minerva ha detto...

Sempre con Wile! :-)
Un abbraccione.

Roberto ha detto...

Bellissimo post...
Ciao! :)

Nella Crosiglia ha detto...

Ahahah , mi sono divertita , perchè questa puntuta descrizione , è intrisa anche di una leggera malinconia e di tanto affetto per il povero Wile. ma hai mai pensato caro Il mio Black, che la vita presa in quella maniera , sia una sua libera scelta? Che veramente sia realizzato per ciò che non ha e non gli dà responsabilità, se non di mettersi in salvo dalle insidie del destino, risultando acciaccato si, ma vincitore... Non ce ne rendiamo conto , ma quanto si impara da un certo tipo di cartoni e che bello che il nostro "fanciullino" sia ancora vivo e vegeto!!! Ciao adorabile!

Granduca di Moletania ha detto...

Evviva il coyote, evviva anche i nostri padri e nonni partigiani. Evviva tutti gli sfortunati della terra.
Nel video però mi aspettavo che finisse con la liberazione dell'antagonista pennuto, perchè Wile ha un senso se esiste Beep Beep e perchè i più sfigati di solito hanno un cuore d'oro.
Sono sicuro che cinque minuti dopo si era già pentito.

Un abbraccio in ritardo.

lozirion ha detto...

Fratello, lasciatelo dire, quando scrivi questi post sei fantastico!

Grande Wile! Anch'io sono sempre stato dalla sua, tremendamente sfigato ma geniale, anche la fisica gli si mette contro ma lui non molla, Wile RESISTE! E' uno di noi.... ^_^

Blackswan ha detto...

@ Elle : il commento è verace, non odiarlo.Comunque consolati. a me fanno cagare i musical.Siamo pari e patta ( non quella dei pantaloni ) :)

@ Bartolo : ovviamente ricambio :)

@ Nora : abbiamo un antieroe in comune,allora :)

@ Harley : grazie a te.L'amore per il coyote non ha età.:)

@ Zio : ho visto.Fortissimo ! :))

@ S. : in quanto a sfigati sei in buona compagnia :)

@ Mr.JamesFord : mi sa anche a me :)

@ Massi : una vita di stenti coronata da una bella soddisfazione :)

@ Mary : pronto a fondare il partito P.P. : Partito del Peter Pan.Se ci stai,il posto di segretario è tuo :)

@ Firma : Bellissimo ! Se abitassi un pò più vicino ci verrei anche io :)

@ Galadriel : il grazie è solo ed esclusivamente mio.
Come pirla ci facciamo una bella compagnia,o no ?

@ Minerva : Siempre ! :)

@ Roberto : Grazie ! :)

@ Nella : le mie fondamenta etiche sono tutte figlie di fumetti e cartoni.Fai tu :)

@ Granduca : sei un mito,mon amì.Ci avevo pensato anche io,in bilico fra il godimento e il rimorso per una cattiva azione che non è nel dna di Wile.Ci avrà ripensato sicuramente.

@ Lozirion : Hey, Bro, grazie! Quelli come noi hanno il fisico per affrontare le ingiurie della fisica :)

Ezzelino da Romano ha detto...

Wile Coyote tutta la vita!
Le leggendarie scatole ACME, dove sono contenuti i marchingegni con cui lui tenta di catturare lo struzzo, sono una metafora delle pseudo soluzioni ai nostri problemi.
Però, a onor del vero, Wile Coyote è la leggenda che è perchè c'è Beep Beep, il quale, quindi, è un male necessario.
Io peraltro non l'ho mai visto come uno stronzo ma caso mai come un banalotto che fa l'unica cosa che gli riesce: correre.