martedì 3 aprile 2012

MA L'ARTE DI CHI E' ?

Killers,
molti di voi sono stati in Grecia, suppongo, ed in Inghilterra.
Saprete quindi che all'Acropoli di Atene c'è un museo in cui è conservata buona parte del materiale che un tempo decorava i templi dell'Acropoli.
Di quello che non è lì, il grosso è a Londra al British Museum.
Nel secolo 19° Lord Elgin, ambasciatore inglese a Costantinopoli (l'Inghilterra appoggiava l'Impero Ottomano in funzione antifrancese) si reca ad Atene (la Grecia era un protettorato turco) ed asporta l'ira di dio dall'Acropoli ed in particolare dal Partenone.
Rivende il tutto a svariati musei in Inghilterra, Francia e Germania.
Dal British Museum si fa dare la bellezza di 35000 sterline d'oro.
Da allora, i fregi del Partenone sono a Londra, ben conservati e visitabili gratuitamente.
Ora la Grecia li richiede indietro, e nel mondo si va formando una corrente d'opinione, anche anglosassone, secondo cui sarebbe giusto ridarli alla Grecia e sarebbe anche opportuno, dato il momentaccio che il paese sta attraversando.
Voi come la vedete?
Un'opera d'arte appartiene per sempre ed inderogabilmente al paese in cui è stata creata, o è legittima anche la pretesa di chi, pur essendosene appropriato abusivamente, se ne è poi curato per molti decenni, senza chiedere corrispettivi ma anzi spendendoci del suo?
I fregi del Partenone li vedete bene solo sotto il cielo azzurro della Grecia o vi piacciono anche sotto le fotocellule di un museo londinese?
Attenzione, qui non stiamo parlando di un quadro o di una scultura singola.
Le migliaia di quadri del rinascimento italiano collocate in giro per il mondo diffondono a mio parere la nostra arte tanto quanto se si trovassero nel nostro paese.
Ma qui si parla di pietre che incorporano in sè la storia di un popolo, ed il senso e le radici di una cultura che in quelle terre ha avuto origine per poi diffondersi ovunque.
Dove devono stare quindi, secondo voi, i fregi del Partenone e le opere d'arte in generale?

10 commenti:

m4ry ha detto...

Comprendo perfettamente il senso del tuo discorso. L'arte di chi è ? L'arte dovrebbe essere di tutti, un patrimonio comune di tutto il genere umano. Purtroppo in passato, durante le guerre, molti paesi sono stati depredati, e in alcuni casi, come per esempio in Grecia, sono stati commessi veri e propri scempi.
Sono stata ad Atene e sono stata al British Museum, lo spettacolo del Partenone, all’interno di un museo è avvilente.
Non saprei come rispondere al tuo quesito. So solo che ogni qual volta sono andata al Louvre mi sono sentita male…hanno avuto l’abilità di trasformare tutti i nomi dei pittori e scultori italiani in francese, quasi a voler gridare al mondo intero che l’arte è francese !
Ok per il mantenere i beni nei paesi in cui si trovano, però sarebbe anche giusto dare valore ed esaltare i paesi che erano originariamente proprietari di quei beni, e non solo da un punto di vista materiale, ma anche intellettuale.
Per esempio, io vivo in un piccola cittadina della Puglia, Canosa di Puglia, storicamente il mio paese era importantissimo, tanto da venir chiamato la “Piccola Roma”. Gli “Ori di Taranto”, che hanno fatto il giro del mondo, non sono gli “Ori di Taranto” ma bensì di Canosa. Eppure, il nome della mostra non riportava i riferimenti alla mia città nemmeno nei “sottotitoli”.
Quindi, rispondendo alla tua domanda, i beni potrebbero continuare materialmente a restare nei nuovi paesi di appartenenza, ma sarebbe corretto dare maggior risalto ai paesi d’origine, e magari, ove possibile, organizzare dei gemellaggi che consentano anche ai “vecchi proprietari” di trarne qualche beneficio.
Per quanto riguarda il Partenone, io lo farei ritornare a casa sua, dove è giusto che stia !
Ma questo, ovviamente, è il mio modestissimo parere.

Adriano Maini ha detto...

Dopo tanti anni trascorsi, sono più propenso a lasciare le cose come stanno. Con alcune debite eccezioni, che dovrebbero essere motivate con la migliore fruibilità culturale nei siti originari.

francesca ha detto...

Credo che una cosa siano le riproduzioni artistiche, quadri,sculture o vasi in genere,Che possono essere esposti indifferentemente in ogni luogo del mondo e una cosa diversa è una costruzione che in origine era stata creata in base allo stile e alla cultura artistica del luogo e in esso secondo me deve continuare a "vivere".
Sono stata in Grecia e di certo mi avrebbe fatto effetto,ma in senso negativo, trovarci in bella mostra parti di un castello tipico della Baviera o trovarci un ponte tipico londinese.

Baol ha detto...

Beh, se qualche blogger greco mi assicura che si sbatte per far tornare la Gioconda (e tutto il resto, di nostro, in giro per il mondo) in Italia, io un mezzo post ce lo scrivo :D

Sandra M. ha detto...

Mi piace proprio tanto tanto quello che leggo nel commento di Mary.

Spicy.Ginger.Ale ha detto...

Sono una grande fruitrice di musei, chiese e siti archeologici. Il mio modesto parere (considerando anche il fatto che sono restauratrice e quindi mi preoccupo pure delle condizioni in cui le opere si trovano) è di valutare caso per caso. Come hai detto anche tu, i dipinti, le cornici e i lavori su carta, possono essere mostrati in un qualunque luogo e, effettivamente, fungono anche un po' come "pubblicità" per una determinata cultura.
Per quanto riguarda tutte quelle opere che, in qualche modo, facevano parte dell'archittettura, io credo sarebbe molto più bello poterle apprezzare nel loro luogo d'origine, per comprenderne meglio il messaggio e la funzione. C'è da dire però che non sempre è possibile. Non solo quando gli oggetti sono stati trasportati in un altro paese, ma anche quando, il sito originale non può garantire una conservazione ottimale dell'opera e quindi, il tutto, viene comunque trasportato in un museo con un ambiente controllato. Al posto delle opere originali è secondo me giusto piazzare delle copie, dichiarandole, in modo che chi guarda possa farsi un'idea di come era in passato. Tornando al Partenone, credo che sia giusto che le opere appartenenti a tale edificio, si trovino conservate nelle vicinanze, in modo da poterle visitare quando si va a vedere l'edificio.
E così dovrebbe essere anche per tutti gli artefatti del museo egizio di Torino, e di molti altri musei che hanno arraffato tutto quello che potevano. Uno dei pochi casi di dipinti famosi non rubati ( e quindi non abbiamo diritto di lamentarci) è quello di Leonardo, il quale, per scampare ad un probabile processo per sodomia, lasciò Milano per Amboise portandosi dietro la vergine delle rocce e la gioconda, donate o vendute che siano state, fatto sta che sono loro.

Melinda ha detto...

L'arte deve stare al posto suo, soprattutto se fa parte di un complesso magnifico come l'Acropoli.
Ridiamo l'arte a chi appartiene...ridatece la Giocondaaa!!! :)
Tornando seri, mi piace molto questo tuo post Ezzelino, in effetti ammetto che non mi ero mai posta una simile domanda.

Arianna Marangonzin ha detto...

Il popolo greco avrebbe proprio diritto a riottenere queste parti del loro prezioso patrimonio artistico-storico.
Comunque, potendo, sarebbe bello visitare la Grecia e fare un blitz pure in Inghilterra..per continuare il percorso museale.
Baci.

Offhegoes ha detto...

Belissimo argomento caro Ezzelino. Meriterebbe u a bella cena annaffiata da un buon barolo ;)
In generale ritengo che l'arte sia universale ma al tempos stesso sia giusto che le opere stiano dove sono nate soprattutto nel caso di "pietre" come per il partenone. Ma sono d'accordo anche con spicy ginger....in fondo ogni caso ha la sua storia e andrebbe individualmente valutato...prescindendo il piu' possibile da considerazioni economiche, o sarebbe chiedere troppo?
Un abrazo

Ezzelino da Romano ha detto...

Ovviamente io voto Grecia, anche se i fregi (è bene chiarirlo) non sarebbero collocati sul Partenone ma in un museo.
Comunque, per come la vedo io, meglio poter guardare nella stessa località il tempio ed i suoi fregi, sebbene separatamente.
E, caro Offhegoes, per una cena con Barolo parlando d'arte io ci sono sempre.
O per parlare di musica, o di letteratura, o di politica, o di calcio, col Barolo non c'è problema!