sabato 16 giugno 2012

ANATHEMA – WEATHER SYSTEMS



Genere : Prog Rock

La peculiarità del camaleonte è quella di mutare colore. Non per mimetizzarsi, come erroneamente si crede, ma per manifestare l’alterazione del proprio stato emozionale. Dev’essere successa una cosa simile anche agli  Anathema, formazione britannica capitanata dai fratelli Vincent e Daniel Cavanagh, che agli esordi picchiavano duro con un death doom metal dai riff pesi e il cantato growl. Poi, all’improvviso qualcosa cambia, e fulminati come San Paolo sulla via di Damasco, i nostri iniziano una progressiva radioheadizzazione, che li porta a elaborare un prog rock romantico dai connotati malinconicamente depressi. Ne viene fuori un filotto di dischi di pregevole fattura, anche se non memorabili, e un piccolo capolavoro per anime disperate dal titolo A Fine Day To Exit. Dopo un lungo periodo di silenzio, intervallato solo nel 2008 dal suggestivo Hindsight ( raccolta di singoli riproposti in versione acustica ), We’re Here Because We’re Here del 2010 aveva restituito ai fans un gruppo in ottima forma.Weather Systems altro non è se non il degno seguito di quell’album, in una veste, se possibile, ancora più elegante e sfarzosa, come se l’elaborato processo di trasformazione della band fosse finalmente arrivato a compimento. Ne è testimonianza un amalgama sonora perfettamente arrangiata, scintillante nell’interplay fra acustico e elettrico e avvolgente nell’incedere sinfonico delle composizioni, tutte  peraltro ( a eccezione forse della banale conclusione lasciata a Internal Landscapes ) di ottimo livello. Le armi per colpire al cuore l’ascoltatore sono quelle di sempre, ma paiono più affilate : i maestosi crescendo di rossiniana memoria, le ipnotiche spirali melodiche, il pathos malinconico iniettato in vena dalla splendida voce di Lee Douglas, entrata a far parte stabile della band dai tempi di A Natural Disaster. Le belle canzoni si sprecano, a cominciare da Untouchables, lunga suite iniziale suddivisa in due parti e per finire con The Beginnig And The End, struggente ballata pianistica che si accende lentamente di elettricità chitarristica, per ricordare che i tempi del rock che fu non sono poi così lontani.Una menzione a parte merita anche The Storm Before The Calm, deragliamento elettronico in odore di tregenda, che si candida a miglior brano di un album da heavy rotation compulsiva.

VOTO : 7



Blackswan, sabato 16/06/2012

8 commenti:

Granduca di Moletania ha detto...

Amico mio; fratello di spirito.
Prog ?
Ma in che anno siamo ? E' appena finita la finale mondiale Olanda Germania ?
E io devo ancora finire i compiti che domani mi interrogano.

Ehi Black, ma questi sono bravi; porca paletta. Poi un giorno mi spiegherai come caspio fai a trovarli tutti tu 'sti soggetti.

Ti abbraccio.

m4ry ha detto...

E ho come la sensazione che entrerò anche nel tunnel degli Anathema..ma mi sa che qui mi ci perdo :)

Nella Crosiglia ha detto...

Altro consiglio da non sottovalutare....Prodigioso questo nostro Black!!!!!!!

giacy.nta ha detto...

Forse sono Un'anima disperata": mi piacciono molto.
Bellissimo, come al solito, essere introdotti da te all'ascolto. :)

La firma cangiante ha detto...

Io iniziai ad apprezzarli proprio dopo aver scoperto A natural disaster ormai qualche annetto fa. Davvero ottima musica.

Melinda ha detto...

Ma tu guarda che paragone fantastico hai tirato fuori :D
Molto bello questo pezzo...lo trovo molto dolce e di compagnia per un pomeriggio in solitaria.
Grazie come sempre Nick! :D

Holyriver ha detto...

Davvero molto bravi.
Sono le mie orecchie o il cantante ricorda vagamente Lake degli EL&P?
A presto.

Blackswan ha detto...

@ Granduca : Olanda-Germania ! Che partitone ! Non sapevo per chi tifare,perchè mi piacevano un casino tutte e due le compagini.Comunque, siamo nel 2012,di calcio bello non se ne vede più tanto,ma almeno qualche buon disco si ascolta ancora.Un abbraccio a te :)

@ Mary : se ascolti Hindsight è molto probabile che nel tunnel ci entri davvero.Cerca la canzone Fragile Dreams,non te ne pentirai :)

@ Nella : da non sottovalutare sono gli Anathema :)

@ Giacy.nta : siamo in due,allora :)

@ Firma : un gran bel disco anche quello.Il mio preferito resta A Fine Day To Exit.

@ Melinda : direi che va benissimo per ogni frangente in cui si voglia stare un pò da soli coi propri pensieri :)

@ Holyriver : qualche somiglianza effettivamente c'è con il buon Greg.