domenica 16 settembre 2012

C'ERA UNA VOLTA...



Non ho molti ricordi della mia infanzia, e quei pochi che mi tornano in mente portano tutti a un’unica, incontrovertibile, conclusione : ero un vero teppista, un ultrà in pectore, un’ipotesi, nemmeno troppo azzardata, di furfante senza legge e senza Dio. D’altra parte, è inevitabile giungere a questa deduzione, quando i flash back che mi riportano agli anni ’70 sono quasi tutti legati a marachelle. Come quella volta, ad esempio, che cacai con voluttà nella cassetta delle arance che mia nonna teneva in dispensa : avevo solo cinque anni, e quei due enormi stronzi fumanti che depositai fra un tarocco e l’altro, oltre a non avere nulla a che vedere con il culetto di un bambino, mi resero onusto di gloria nei secoli dei secoli agli occhi di chiunque fosse venuto a conoscenza dell’episodio. Un’altra volta, tanto per restare in argomento, decisi invece che era giunto il momento di verificare empiricamente quale effetto deflagatorio potesse produrre una carica di cinquanta miccette sistemate con perizia da geniere  negli escrementi di un cane. L’idea, della quale ancora oggi mi vanto con gli amici, era di quelle che potevano davvero cambiare il corso della storia : un po’ splatter, forse, ma ricca di implicazioni, soprattutto quando il fine ultimo dell’esplosione era quello di colpire a tradimento la vecchietta del terzo piano che mi aveva sequestrato e bucato un pallone Tele nuovo di zecca. L’attentato, per un problema di micce troppo lunghe, fallì miseramente e l’esplosione, avvenuta con sensibile ritardo rispetto al passaggio della vecchia stronza, investì in pieno volto il sottoscritto e gli altri due deficienti che mi tenevano bordone. Un’altra volta, nel tentativo ( riuscitissimo, peraltro ) di emulare mio padre, che davanti alla televisone si faceva ogni sera un cicchetto di brandy, tracannai un bicchierone di Vecchia Romagna, quasi d’un fiato e senza immediate ed evidenti conseguenze ( se oggi sono un ciucchettone un motivo ci sarà ). Mi beccò mia madre quando, ormai barcollante, mi stavo allegramente versando la seconda dose, quella che poteva rivelarsi fatale: corsa in ospedale, lavanda gastrica, una notte ricoverato in osservazione e, subito dopo le dimissioni,  saccagnata di rito, a colpi di battitappeto ( la mia mamma, donna per altri versi dolcissima, coltivava un personale concetto di educazione molto spartano e che ho sempre ricollegato, chissà perché, a Torquemada e alla Santa Inquisizione ). Insomma, in quegli anni possedevo un surplus di esuberanza che finiva irrimediabilmente per mettermi nei guai : laddove una minchiata stava per prendere forma, io ero sempre presente, primo della fila. Per i miei genitori rappresentavo un problema non da poco, soprattutto perché lavoravano entrambi e io ero affidato alle cure amorevoli di mia nonna, grande cuoca, tifosa interista, munifica nelle mancette, ma cieca come una talpa e sorda come una campana. 

Poi, la svolta che non ti aspetti, il colpo di culo che diede un po’ di tranquillità a mamma e papà. Un’anziana prozia, di quelle che l’iconografia tradizionale disegna con grandi tette e sempre pronta a staccarti le guance a colpi di pizzocotti, mi regalò per il mio settimo compleanno un mangiadischi. Da quel giorno ridimensionai abbondantemente la propensione a far stronzate ( un’attitudine che riacquisii con rinnovata intensità durante gli anni del liceo ), dal momento che passavo le mie giornate attaccato letteralmente al mangiadischi. Ascoltavo un sacco di 45 giri, che i miei iniziarono a comprarmi a ritmo frenetico ( ciò che guadagnarono in tranquillità sperperarono in denaro ) senza tuttavia un minimo di consapevolezza rock. Gli ascolti decisivi arrivarono qualche anno più tardi, ma ai tempi mi accontentavo anche di Celentano, Mal, Morandi, Mina e Rita Pavone. Io stavo buono, ascoltavo e cantavano. E andava bene così. Anzi, andava così bene che i miei decisero di sfruttare al massimo la mia attitudine all’ascolto e iniziarono a regalarmi anche le mitiche Fiabe Sonore. Chi ha vissuto la propria infanzia negli anni ’70, sa esattamente di cosa parlo e probabilmente, leggendo queste mie parole, ha già il groppo in gola e l’occchio umido di emozione. Perché le Fiabe Sonore ci sono anche ora, è vero, ma sono solo una breve parentesi fra i Teletubbies e Winnie The Pooh, mentre per noi, ora quarantenni e ai tempi bimbini col moccio al naso, erano praticamente tutto. Edite da Fabbri Editori, le fiabe a 45 giri erano corredate da uno splendido volume illustrato ed erano narrate da Silverio Pisu, attore e doppiatore italiano che forse qualcuno ricorda perché prestò la propria voce a Tom Willis, il co-protagonista bianco della serie televisiva dei Jefferson. Mettevi nel mangiadischi la fiaba e iniziava la canzoncina che tutti, ma proprio tutti, i miei coetanei conoscono ancora a memoria. Ricordate ? “A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar.Venite con me nel mio mondo fatato per sognar…Non serve l'ombrello,il cappottino rosso o la cartella bella per venire con me…Basta un po' di fantasia e di bontà…  


Subito dopo, Silverio Pisu iniziava : C’era una volta….e via, partiva la favola che avevi scelto. Personalmente detestavo i racconti che avevano come protagoniste le femmine, e cioè le varie Biancaneve, Cenerentola, la Bella Addormentata e Raperonzolo. E trovavo molto improbabile anche Cappuccetto Rosso : bisogna essere storditi forti per non capire che quello con le orecchie a bistecca, il naso a silos e la bocca a discarica non è la nonna ma un fottutissimo lupo dal pantagruelico appetito. Però, godevo come un riccio quando ascoltavo Barbablù, l’uxoricida e serial killer nato dalla penna di Perrault, Il Pifferaio Magico dei fratelli Grimm, psicotico melomane che fa strage prima di topi e poi di bambini ( mi sembra si salvasse solo un bimbo zoppo, che non riesce a tenere il passo degli altri ) e lo sberleffo al potere contenuto ne Gli Abiti Nuovi Del Granduca, fiaba danese dell’immenso Andersen. La mia preferita in assoluto però resta, anche oggi che son passati secoli, Vardiello, favola derivante, mi sembra di ricordare, dalla tradizione napoletana, il cui protagonista era l’immagine sputata di me medesimo : un teppistello svampito e arruffone che ne combinava una dietro l’altra, facendo venire i capelli bianchi alla mamma, Grannonia D’aprano, donna assennata e di gran giudizio.






Blackswan, domenica 16/09/2012

28 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Ho letto , leggo e rileggo...e per me questi stralci di tua infanzia , sono un toccasana per il mio spirito... Veramente straordinarie.
Sinceramente non le ricordo molto , in collegio quello che valeva era la parola...Ricordo le fiabe tramandate da una suora all'altra o lette su di un libro ,e la mia preferita restava sempre Peter Pan. 'Sta figura immersa nel fantastico mi intrigava e essere fanciulli per sempre non mi è mai dispiaciuto!!!!
Favolosa (per essere in tema ) domenica , mio caro Nick!!!

Euterpe ha detto...

le fiabe sonore le ascoltavo anch'io ma le mie erano diverse cmq il succo è il medesimo.Il mangiadischi ho iniziato ad usarlo a 5 anni e insieme alle fiabe ascoltavo anche i dischi dei miei genitori tra cui c'erano anche delle gemme pop rock che mi hanno inevitabilmente traviato sin dalla prima infanzia.
W le teppe cmq!!

qualcosascrivo ha detto...

Non ero bimba negli anni 70 ma le fiabe sonore le avevo anch'io: erano della Disney e me le facevano ascoltare sul mangianastri a corrente di mio padre :)
La mia preferita era, ovviamente, Peter Pan.

m4ry ha detto...

Cagone ! Non si fa la cacca sulle arance della nonna ! Noooo, al massimo puoi fare una bella pipì sulle sue tanto amate piantine, come faceva la sottoscritta ! Non si mettono le miccette nella cacca dei cani con l’intento di colpire ignare ( seppur meritevoli ) signore anziane. Meglio buttare giù dal 4° piano, palloncini pieni d’acqua, giusto così, per vedere l’effetto che fanno quando colpiscono i poveri malcapitati di turno, che magari passavano di lì, allegramente, in bicicletta :D !
Ehhh cosa significava avere entrambi i genitori che lavoravano !
Applauso mio personalissimo per le tue fiabe preferite…quasi non riuscivo a crederci mentre leggevo il tuo post ! Ci piacevano le stesse fiabe : grande Barbablù, il Pifferaio magico e gli Abiti nuovi del granduca…grandi fiabe, io quei dischi li ho consumati a furia di ascoltarli :)
Anche io non ho mai amato troppo le cose da femmina :)
P.S. Bellissimo post, esilarante..l’ideale in questa cupa domenica. E’ quasi un toccasana per lenire il bruciore di una bella ustione alla mano sinistra che potrebbe avermi cancellato, in un certo qual modo, le impronte digitali di almeno 3 dita :D !
Buona domenica piccola peste..o meglio iena ??:)

Elle ha detto...

Anche io le avevo, ma in cassetta, erano tre, gialla rossa e blu, però non avevano questa voce. Anzi, non mi ricordo che voce avessero.. forse era una donna a raccontare?
E non ho imparato a memoria la canzone (però la riconosco). Ho sempre preferito leggere :)

Cirano ha detto...

ringrazia sempre quella tua zia....dal vinile nasce tutto!!

Arianna Marangonzin ha detto...

Ti sei salvato in corner con le amatissime fiabe canore...ma non ti ci vedo proprio a fantasticare come un tranquillo bimbetto...o forse sì.
Baci.

Blackswan ha detto...

@ Nella : come ti dissi, mi diverto un sacco a ricordare le cose del passato. Non tanto per nostalgia, come titola il post,ma perchè mi scappa da ridere :)

@ Euterpe :io purtroppo ninete pop rock, ma un sacco di minchiate ! W la teppa !!:)

@ Domani : Grande fiba quella di Peter Pan, soprattutto nella parte in cui si limona campanellino :)

@ Mary : non temere ho fatto anche tutto il resto e forse qualcosa di peggio :))

@ Elle : ma che fiabe avevi ??? Edizioni Ajoporcattroia ??? :) Scherzo, ovviamente :)

@ Cirano : Una mia prece è sempre indirizzata verso l'alto dei cieli :)

@ Arianna : si dai, ero un teppista, ma ho sempre fantasticato molto :)

Irriverent Escapade ha detto...

Ah ah accidenti mio giovane (!!) coetaneo, magari ad un centinaio di km.di distanza ma ne abbiamo davvero di ricordi in comune!
Leggendoti mi sono ricordata di non essere stata una bimba troppo tranquilla (e poi mi chiedo da chi abbia preso mia figlia..) ma anche di quante "marachelle" (ma si, chiamiamole cosi anche se, nel linguaggio odierno sarebbero definiti "atti di pura delinquenza minorile"). Ti dico solo che cacca e miccette le condividiamo (sempre di ricordi si parla).
Come ti avevo gia` detto in un vecchio post, anche le overdosi da 45 giri ma io ero un po' piu' fortunata:alternavo Celentano a Elvis...
E poi le Fiabe Sonore. Le ho ancora e qualche anno fa ne ho comprata qualcuna che mancava alla collezione (ora con il freddo cd ma alla nana che ama Spongebob,ricordi, le ho fatte ascoltare in vinile). Io adoravo I fiori della piccola Ida: la storia di questa Lucy in the Sky with Diamonds i cui fiori di giorno erano secchi ed appassiti perche' di notte facevano festa....dio solo sa di cosa si facesse la piccola Ida e poi Fata Piumetta, che quando sprimacciava cuscini faceva piovere oro e diamanti e il pesciolino d'oro. Gosh mi chiedo come un po' piu' grandicella io non mi sia dedicata alle sostanze stupefacenti con tali letture alle spalle ;-)

ciku ha detto...

ah, la cartella...

mai avuto un mangiadischi. le fiabe me le dovevo leggere da sola e quelle sonore le ho scoperte molto tardi. così:
http://www.youtube.com/watch?v=HcwqGmbOIVE

Unknown ha detto...

Se vuoi una spada di Damocle sopra la testa, devi augurarti di avere un figlio maschio. Siete insopportabili!
Fortuna poi virate e diventate (quasi tutti) delle persone amabili e simpatiche come te.
Cristiana

francesca ha detto...

Certo che eri proprio una peste! :)
Io ero una brava bambina, dunque niente fiabe sonore per tenermi buona. Ma le storie più belle, che non avrei scambiato con nessun mangiadischi al mondo, le raccontava mia nonna. Ad ascoltarla, sembrava proprio di esserci dentro alle avventure che narrava ed erano talmente lunghe che le raccontava a puntate.

Zio Scriba ha detto...

Ce l'avevo anch'io il disco dei tre porcellini. I miei si chiamavano assurdamente Pinco, Panco e Ponco. Anche i tuoi?

Ninfa ha detto...

Occhio umido dall'emozione? Ce l'ho...Veramente mitiche le Fiabe Sonore che anch'io ascoltavo col mangiadischi, mitico anche quello! Le conservo ancora gelosamente e certo i miei gusti erano un pò diversi dai tuoi: a me piacevano le varie Cenerentola, Biancaneve e simili. Ma la cosa interessante di questi album era che, oltre ad essere accattivanti per la vivace recitazione, le canzoncine e i "rumori", proponevano anche fiabe poco conosciute. Ho scoperto e amato "La principessa incantata", Biancarosa e Rosetta", "Il leone e il falegname" ecc...anche questa Vardiello, che ho ascoltato ora sentendomi di nuovo bambina, è veramente simpatica. Grazie per l'ascolto!

Ezzelino da Romano ha detto...

Io da piccolo odiavo i ragazzini grassi, e all'asilo avevo un compagno di banco grasso e con la pelle da maialino, rosa puntinata.
Non lo sopportavo e lo pungevo sulle cosce con gli spilli.
Questo idiota, che avrebbe potuto spararmi nell'iperspazio con un rutto, subiva e piagnucolava, e io lo sopportavo ancor meno e lo pungevo di più.
Un giorno la suora si è accorta del suo sommesso piagnisteo, gliene ha chiesto ragione e questo cesso mi ha denunciato.
Convocazione di mia madre e trasferimento ad altro asilo, dove dopo due giorni per poco non tiro via un occhio ad un altro bimbo usando una corda come frusta.
Dopo calma piatta per elementari e medie, fino al liceo dove ho combinato invece parecchi casini ma era del tutto diverso il contesto.
Le fiabe sonore me le ricordo bene, a mille ce n'è...
Ma avevo qualcosa di meglio: i dischi con le immagini sul perimetro del cerchio interno.
Erano figurette disegnate in sequenza secondo lo stesso principio dei cartoni animati, e sopra il disco si metteva una sorta di bicchiere di plastica sfaccettato e dipinto a specchio.
Mentre il disco girava, guardando il bicchiere le figurine disegnate sul disco si muovevano.
Ne avevo due: Costante elefante parlante e Pelè.
Nella prima c'era una fila di elefantini che camminavano tenendosi l'uno con l'altro per coda e proboscide.
Ma la magia era Pelè, perchè lì si vedeva il negretto che palleggiava e vi giuro che sembrava vero.
Pelè, Pelè/ sei nero come il caffè/ ma giochi vestito di bianco/ nella tua squadra, il Santos...
Porco giuda, sto tempo vigliacco, che passa così veloce e tutto sembra sempre ieri...

metiu (scappato di casa) ha detto...

caro black,
sono uno di quelli con il groppo in gola e l’occchio umido di emozione, sia per i ricordi, che "a mille ce n'è", sia per il fallimento dell'attentato alla vecchia del terzo piano.
il tele nuovo non si tocca, cazzo.
a presto
metiu

Irriverent Escapade ha detto...

Ora che mi sovviene: ero una fortunata io o ricordate male voi. Ma io avevo unSuper Tele....rigorosamente bianco e nero ;-)

La firma cangiante ha detto...

Beh, in rete si trovano anche oggi le fiabe sonore, Laura le ascolta spesso, le usiamo anche sul lettore mp3 per tenerla buona durante i viaggi lunghi. Funziona!

Blackswan ha detto...

@ Irriverent : alle sostanze stupefacenti ci ho pensato io :)I fiori della piccola Ida ??? vado a cercarla, mi sembra una figata :)

@ Ciku : Elio e Le Storie Tese ! Mitici ! :)

@ Cri : temo di essere insopportabile anche oggi :)

@ Francesca : mi hai fatto ricordare che molte storie me le raccontava mio nonno. era un patito di tex Willer e alla sera, prima di addormentarmi, rivisitava le sue avventure .)

@ Zio : sai che non ricordo ? Però, ora che ci penso bene, può essere...:)

@ Ninfa : è vero, si finiva per conoscere alcune favole meno note ma non per questo meno belle. Io, Vardiello, ogni tanto lo riascolto, quando ho bisogno di calmarmi un pò :)

@ Ezzelino : eri anche un bel soggetto,allora :)) Pelè doveva essere davvero una figata :)

@ Metiù: Il Tele non si tocca, è una regola fonsamentale del quieto vivere. E la vecchia stronza si sarebbe meritata il bagno di merda. Ma, ahime, lo fatto io :)

@ Irriverent : il mio era neroazzurro, of course.Un pallone onestamente comprato :)

@ Firma : lo so, se ne trovano parecchie.Le ascolto anche io per addormentarmi :)

Irriverent Escapade ha detto...

@Black: a me il superTele e' stato regalato
......mi verrebbe da aggiungere come certi scudetti (anni dopo) alla tua squadretta


......e non dire che sono irriverente!

Blackswan ha detto...

@ Irriverent : vorrei rammentarti che la mia squadretta avrà avuto anche uno scudetto regalato, ma ne ha vinti tanti altri e tutti regolari :)

Irriverent Escapade ha detto...

@Black perche' vuoi litigare, cosa ti ho fatto?
Buuuuuuuuuu

Irriverent Escapade ha detto...

Tu pensa che stavo quasi pensando di appalesarmi a Senza Palco con una copia dei Fiori della piccola Ida solo per te ;-)

Blackswan ha detto...

@ Irreverent :Litigare io ? Ma no, sto solo scherzando :)Saresti comunque la benvenuta, nonostante la squadraccia a cui tieni :)

Irriverent Escapade ha detto...

Scherzavo anche io rispetto al litigare....allora, sabato guardati in giro: se vedi una con in mano "i fiori della piccola Ida", sono io ;-)

......e su questo non.scherzo, come sulla Juve

Blackswan ha detto...

Lo farò, contaci :)

Ernest ha detto...

ho ancora in mente la canzoncina di inizio fiaba... a mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar!!!

Arte e design ha detto...

A mille ce n'è...
Sì, riedite in anni diversi, anche su cd, più recentemente. Mitiche...