domenica 2 settembre 2012

LOVE IS A GOOD THING – SHERYL CROW


Alle 11.10 del 20 aprile del 1999, Eric Harris e Dylan Klebold entrano, come tutte le mattine, nella scuola superiore di Columbine, vicino a Denver ( Colorado ). E’ un giorno speciale, diverso dagli altri, perché Eric e Dylan negli zaini non hanno libri e quaderni, ma armi, tantissime armi. Un fucile a pompa calibro 12, un fucile semi-automatico 9 mm, una pistola semi - automatica calibro 9, un fucile a canne mozze calibro 12,  esplosivo, caricatori, diversi coltelli da assalto. Eric ha appena compiuto 18 anni, mentre Dylan è ancora minorenne. Ciò che in qualsiasi altro luogo al mondo è impossibile ai più, negli Stati Uniti è concesso a un ragazzino : acquistare facilmente armi da fuoco, ovunque e a prezzi  accessibili. Nello specifico, l’arsenale per la strage di Columbine fu comprato da un’amica dei due, Robyn Anderson, già maggiorenne e legatissima a Eric. Ciò che avvenne in quella scuola è risaputo : non una strage improvvisata, ma un blitz preparato, preordinato, studiato con perizia militare. Il 20 aprile del 1999 non fu un giorno come tutti gli altri : morirono dodici studenti e un insegnante, altri 24 studenti furono gravemente feriti, Eric e Dylan si tolsero la vita quaramtacinque minuti dopo l’irruzione nell’edificio, e un’intera nazione si pose una semplice, terribile domanda: perché ?  Risposta facile facile, direte voi, dal momento che è impensabile che dei ragazzini di diciotto anni girino armati come marines pronti alla battaglia. 




Invece, no. L’opinione pubblica si scagliò prima contro la polizia, accusata di viltà per aver accerchiato il perimetro della scuola, entrando però nell’edificio solo dopo quattro ore. Poi, se la prese con film e videogiochi, e infine con alcune rock- star come Marylin Manson, i tedeschi Ramstein e KMFDM. Questa è la morale americana in fatto di armi e non c’è verso di mutarla. Lo sa bene Sheryl Crow, quando tre anni prima, nel 1996 , scrive una bellissima canzone dal titolo Love Is A Good Thing, che ascoltata alla luce dei fatti di Columbine, suona come un monito, un avvertimento, una dolorosa, inquietante previsione. La Crow non è certo una cantante politicizzata, non sta sulle barricate, non lotta per i diritti civili, preferisce scrivere di sentimenti e pene d’amore. Eppure, in Love Is A Good Thing, la bionda Sheryl prende inaspettatamente una posizione in materia di armi e della loro facile reperibilità nei supermercati americani. Lo fa in modo garbato ma deciso, con un testo poetico e sincero, con frasi che parlano dell’amore e della musica come alternativa alla violenza ( “ ballate bambini, ballate a ritmo, voglio essere una hippie perché la vita è dolce “ e ancora “ voglio fare rock’n’roll su e giù per le strade, ho un messaggio da dare, l’amore è una cosa buona “ ). Ma in un verso commette quello che per gli americani è considerato un peccato capitale. La Crow cita espressamente e senza mezzi termini la più grande catena di supermercati degli Stati Uniti, la Wal-Mart, nei cui negozi si vendono pistole come fossero hamburger : “ Guarda i nostri figli mentre si ammazzano a vicenda con pistole comprate al discount Wal Mart “.   Apriti cielo ! Come si permette la Crow di sputare nel piatto in cui mangia, dal momento che nei nostri negozi si vendono anche i suoi dischi ! Il colosso statunitense, quindi,  prima chiese alla cantante di modificare il testo della canzone, poi, quando arrivò un netto rifiuto da parte dell’artista e della casa discografica, ritirò le copie del cd ( si trattava del secondo album, intitolato semplicemente Sheryl Crow ) da ben 2.200 punti vendita. Nonostante l’ostracismo della Wal-Mart l’album vendette decisamente bene, anche se meno di quanto avrebbe potuto in assenza di censura. La triste rivincita di Sheryl Crow arrivò tre anni dopo, con la strage di Columbine quando quel verso risuonò nelle orecchie degli americani come un'inascoltata profezia di morte.



Blackswan, domenica 02/09/2012

6 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Ricordo perfettamente l'orrore dell'episodio. Non ricordavo la canzone.
Bravo come sempre il nostro capitano....
Trascorri una serena domenica e un abbraccio forte forte da parte mia!

m4ry ha detto...

Ricordo bene quegli eventi terribili e sconvolgenti..la morale americana è molto discutibile non non solo per ciò che riguarda le armi..ci si potrebbe scrivere una enciclopedia a riguardo...
Purtroppo quando ci si scaglia contro le lobby di potere, queste sono le conseguenze : censura ed emarginazione..fortuna che per Sheryl, tutto sommato, sia andata bene..peccato non aver fatto tesoro di quelle parole..è inutile, nella nostra società gli interessi dei pochi primeggiano sempre e comunque su quelli dei molti..
Buona serata, qui è in corso un temporale da paura...io mi sto preparando all'evento..immancabili birra & pop corn ;)

Unknown ha detto...

bel post. bravo.

Adriano Maini ha detto...

Farei più di un monumento a Sheryl Crow!

Ezzelino da Romano ha detto...

Niente da fare, loro sono così.
E tutte le volte che ne succede una simile, prevale comunque l'idea che la gente deve essere libera di difendersi e quindi di portare armi.
E' anche vero che contro i matti e i delinquenti non c'è regola che tenga: le armi se le procurano comunque.
Magari non venderle proprio al supermarket potrebbe aiutare, credo.

Blackswan ha detto...

@ Nella : cara Nella è davvero difficile dimenticarsi quell'orrore.La canzone è dal secondo album di Sheryl Crow, che a me piace anche più del più famoso esordio.

@ Mary : puritani in fatto di sesso e libertari al massimo quando si tratta di armi.Una contraddizione via l'altra.

@ Evo Cuoco : grazie mille e ben venuto :)

@ Adriano : concordo con te, caro Adriano :)

@ Ezzelino : Ciao, bro :) Concordo : i matti se le procurerebbero comunque. Ma se si introducesse il porto d'armi,forse si eviterebbero danni da quelli che diventano matti solo dopo essersela comprata una pistola.