martedì 16 ottobre 2012

CAPITALISM STOLE MY VIRGINITY – THE ( INTERNATIONAL ) NOISE CONSPIRACY



Potremmo riempire centinaia di pagine raccontando storie di artisti e gruppi politicamente schierati. In Inghilterra, per citarne alcuni, stavano sulle barricate i Gang Of Four, i Pop Group, Paul Weller e il collettivo Red Wedge, Tom Robinson, che battagliava per i diritti della comunità gay e contro gli abusi della polizia britannica, e Billy Bragg ; Negli States, mi vengono in mente i censuratissimi MC5, i Dead Kennedys e il metal/rapcore dei Rage Against The Machine. Anche in Italia vi è un folto gruppo di band apertamente schierate a sinistra : basti pensare, infatti, alla Gang, a I Fratelli Di Soledad,a Daniele Silvestri e a i napoletani 99 Posse. Stupisce un po’ di più invece che certa musica di protesta, antiliberista e anticapitalista, arrivi dalla compassata Svezia. A farsi portabandiera di un rock ultrabarricadero e militante sono gli The ( International ) Noise Conspiracy, band di garage-punk, formatasi a Umea nel 1998 e con all’attivo cinque album in studio. I modelli di riferimento del combo svedese, basta un rapido ascolto per comprenderlo, derivano esplicitamente da grandi gruppi del passato, quali gli Stogees e i Ramones. Niente quindi di particolarmente significativo da un punto di vista squisitamente musicale. Più innovativo è semmai  il contenuto testuale delle canzoni, non tanto perché quasi tutte incentrate sull’ideologia marxista e comunista, quanto piuttosto per essere diventate, nel corso degli anni, veri e propri manifesti ideologici del movimento no global. Capitalism Stole My Verginity ( la trovate nell’EP del 2001 che porta il titolo della canzone ), il loro brano più noto e significativo, nasce proprio dalla partecipazione alle manifestazioni contro il G8 del 2001 ( nello specifico, quella di Goteborg ). 

Lo dice chiaramente Dennis Lyxzen, cantante e leader del gruppo : “…Quando siamo tornati in studio, avevamo fatto il pieno di energia…Siamo stati veramente ispirati da questa ondata globale di resistenza e il nostro disco è interamente dedicato a chiunque là fuori si stia adoperando per fare una rivoluzione. Vorremmo che ne fosse la colonna sonora “. Da questo punto di vista il testo è chiarissimo e non può dar luogo a fraintendimenti : “ Privati dei nostri cuori sanguinanti, infrante le nostre illusioni, tutte spezzate/ Ma ora siamo disillusi e non abbiamo paura di abbattere questa cultura che odiamo / Siamo stanchi di non essere niente, quando invece dovremmo essere tutto / E sulla fronte di ogni piccola prostituta c’è una scrittta che dice : Baby, siamo tutti nati per morire / Disgustoso, sgradevole e meschino! “. Gli The (International ) Noise Conspiracy, tuttavia, non si sono limitati a scrivere un testo diretto e incendiario sulle note di un eccitante e dinamico garage soul, ma hanno provato anche a coinvolgere l’ascoltatore in un percorso attraverso l’ideologia no global, a convincere cioè la coscienza degli ascoltatori proponendo letture di formazione. In calce alla canzone, infatti, vengono citati tre libri : La Società dello Spettacolo di Guy Debord ( il padre del situazionismo, scrittore e regista francese morto nel 1994 ), King Mob Echo di Tom Vague e The Autobiography Of James Carr, autobiografia carceraria di un membro delle Black Panthers. Non solo. Sul booklet dell’album compare anche un breve saggio dal titolo The Global Fear Factory scritto dagli stessi “cospiratori”. Se non è militanza questa…



Blackswan, martedì 16/10/2012

8 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

grande pezzo!

Blackswan ha detto...

Ma che fine hai fatto,Gianni ? Gran pezzo,davvero.

Resto In Ascolto ha detto...

gironzolo a spasso per gli altri blog come un'anima in pena...
ciao Nik, vedrai che torno prima o poi, se riesco a liberarmi un poco (a disfarmi) di questa montagna di cartacce...

S. ha detto...

Interessante...sapevo la canzone manifesto ma non sapevo nulla del gruppo. Ciao Nick

Cannibal Kid ha detto...

degli idoli!
pezzo memorabile, a partire dal titolo :)

Massi ha detto...

Approfondirò

Adriano Maini ha detto...

Mi consola alquanto sapere che si fanno ancora canzoni di protesta.

Blackswan ha detto...

@ S. : un paio di buoni album li hanno fatti. meritano un approfondimento.

@ Marco : stranamente, io e te allineati ! Fa piacere :)

@ Massi :se ti interessa, parti proprio da questo Ep: è una bomba.

@ Adriano : c'è ancora chi ci crede e di canzoni così continua a scriverne.Non molti, comunque.