mercoledì 10 ottobre 2012

CHILD IN TIME - DEEP PURPLE

Uno dei classici passatempi dei miei pomeriggi da adolescente erano i concerti virtuali. Mi piazzavo in cameretta con lo stereo a palla, le cuffie, una racchetta da tennis al posto della chitarra, 50 lire come plettro e un rotolo finito di cartaigienica legato con lo spago che, pendendo dal lampadario, faceva le veci di microfono.Tra i vinili utili alla bisogna, selezionati solitamente tra quelli live, faceva la parte del leone Made In Japan dei Deep Purple, che se non è il più bel disco dal vivo di sempre ( At Fillmore East degli Allman, a mio avviso, lo batte al fotofinish ), sicuramente è quello più famoso. Piazzavo il disco sul piatto e lo suonavo tutto, dall'inizio alla fine, durata precisa 74 minuti e 57secondi, infoiato come un derviscio in trance mistica. A parte l'assolazzo di batteria di Ian Paice su The Mule, durante il quale approfittavo per ristorarmi con un chinotto gelato, nei restanti sei pezzi alternavo i panni di Ritchie Blackmore a quelli di Ian Gillan ( un pò come quando durante le partite di calcio in cortile, se giocavo in difesa ero Facchetti, mentre in attacco facevo Gigi Riva ).Pertanto, quando partivano Smoke On The Water, Highway Star e Lazy, le mie dita scorrevano sul manico della racchetta da tennis rapide come quelle di Ritchie sul ponte della chitarra, mentre mi esibivo nelle vesti di Gillan in Space Truckin' ( facevo faville al momento di " come on, come on, let's go ! Space Truckin' ! ), Strange Kind Of Woman e, ovviamente, Child In Time, canzone durante la quale davo vita a performance vocali leggendarie ( tanto leggendarie che una volta il portinaio venne a suonarmi per capire quale dei miei famigliari stessi torturando ).
Di Child In Time, ai tempi, non sapevo un'emerita mazza, a parte il fatto che fosse un grandissimo pezzo rock, che quando finivo di cantarlo avevo le corde vocali intrecciate all'omero e che regolarmente mia madre mi interrompeva nel momento topico dell'esecuzione per chiedermi se avessi bisogno di un analgesico. Solo più tardi, quando la passione per la musica mi indusse anche a letture d'approfondimento matte e disperatissime, finii per scoprire alcune cose davvero interessanti. Ad esempio che Child In Time significava Bambino Nel Tempo ( e non, come da me maccheronicamente tradotto, Bambino ( arrivato ) Puntuale, cioè, In Tempo ) e che la canzone, una ballata blues in crescendo, era un atto d'accusa, peraltro anche molto poetico, contro la guerra ( Dolce bimbo nel tempo, tu vedrai la linea - la linea che è tracciata tra il bene e il male - vedrai il cieco sparare al mondo proiettili vaganti che esigono un tributo - sei stato cattivo - oh Signore! - scommetto di sì - e se non sei stato colpito dal piombo vagante e meglio che tu chiuda gli occhi e pieghi la tua testa - aspetta il rimbalzo del proiettile ). L'interpretazione di Gillan è senz'altro una delle più emozionanti della storia del rock, non solo per intensità e pathos, ma soprattutto per l'estensione e la potenza della voce che, nella versione di Made In Japan, venne misurata ad hoc durante l'acuto più alto e generò, incredibile a dirsi, gli stessi decibel di un aereo in decollo. La curiosità che fra tutte merita maggior attenzione, tuttavia, è un'altra, e getta una piccola ombra su uno dei brani più leggendari di tutti i tempi.Il riff di Child In time, infatti, è un plagio, un'imbarazzante scopiazzatura da Bombay Calling, canzone scritta nel 1969 dagli It's A Beautiful Day, gruppo psichedelico californiano, capitanato dal violinista David LaFlamme. Non si tratta di una semplice somiglianza o di una casualità ( Gillan pressato in un'intervista ammise il plagio ), ma proprio della stessa identica canzone : monumentale, debordante ed epica quella dei Deep Purple; scarna, nervosa e caracollante l'originale degli It's A Beautiful Day.
Blackswan, mercoledì 10/10/2012

23 commenti:

El_Gae ha detto...

L'hanno esaltata, direi. Se invece di plagiarla avessero fatto la cover sarebbe stata ugualmente grande e tanti saluti (du iu rimenba "Hey Joe" o "all along the wathtower"?)

Granduca di Moletania ha detto...

Ma tu sei un grande ! Io mica c'avevo mai pensato al rotolo-microfono a penzoloni dal soffitto.
Bella anche la storia del plagio e ti dirò che tra le due versioni, quella che mi sembra più attuale è quella dei Beautiful Day, non trovi ?
Essendo meno pomposa, risulta ancora fresca e leggera. Non sembra proprio essere addirittura più vecchia.

Un abbraccio.

Euterpe ha detto...

La storia del plagio non la sapevo.
Di racchette ne ho usate tante anch'io e di canzoni cantate il mio palazzo ancora oggi ne riecheggia

Ezzelino da Romano ha detto...

Il tubo della carta igienica manca anche a me.
Io usavo una spazzola, e come chitarra una scopa, ma questo mi costringeva a scegliere se cantare o suonare, mentre con il tubo legato al lampadario si possono fare entrambe le cose.
Brillante, niente da dire.
Cazzo, finivo sempre marcio di sudore, soprattutto d'inverno, perchè a casa dei miei c'era un riscaldamento delirante.
Allora aprivo la finestra rischiando la silicosi come i fornai: temperatura lato anteriore + 35, lato posteriore - 3.
Con Made in Japan impazzivo per Child in Time e per Highway star, mentre non ho mai amato particolarmente Smoke on the Water.
Certo che il furto compiuto ai danni dei It's a beautiful day (ovviamente a me del tutto ignoti fino a cinque minuti fa) è notevole.
Ma si sa se gli autori originali abbiano fatto il mazzo ai DP?
Azioni legali, per dio.
Farsi risarcire da chi è ricco non è solo l'esercizio di un diritto, è un atto di giustizia sociale.

Irriverent Escapade ha detto...

Io te l'ho detto che hai sbagliato Liceo: avessi fatto il Linguistico non saresti incappato in quella atroce traduzione di Child in time...e ti saresti divertito moooolto di piú ;-)
Volevo fare una pausa e leggere il post, invece sono qui che ghigno come una oca ad immaginare la tua interpretazione di Live in Japan ma ancora di piú il mood "infoiato come un derviscio in trance"...
Globalmente un grande album. L'unico che ho ricomprato anche in cd.

Unknown ha detto...

Bè, devo essere sincero: le prime volte che l'ascoltai non mi sembrò un capolavoro. poi ho cominciato ad apprezzarla maggiormente nel tempo; forse all'inizio mi aspettavo una cosa diversa, anche se ancora oggi la parte solista di Blackmore non mi esalta. Credo sia veramente "la canzone" di Gillian.

Nella Crosiglia ha detto...

Plagio o non plagio, un grande pezzo e un grande disco...ma come sempre le cose più allettanti sono le tue splendide descrizioni della passata infanzia( vedi racchetta , carta igienica, il portiere, la tua partecipazione al tutto)...
Unico nel suo genere , il nostro Black....

Sandra M. ha detto...

Bella l'immagine di te e dei tuoi concerti. Ma ...la carta igienica...ah...ah...ah...come ti è venuta? Anche io usavo una spazzola...tonda...manico di legno. E la tenevo con due mani, non suonavo.
La tua cultura musicale , mi ripeto, continua a stupirmi.

maurizio ha detto...

Ecco grazie a quel gruppo australiano dopo poco sn arrivato a loro e come te caro amico mi scatenavo con la mia scopa musicale che ancora conservo "alla bisogna"
mi è sempre piaciuto pensare a questa canzone come una sorta di amplesso sessuale, anche perchè mi eccitava molto questo pezzo, infatti consumai ben 2musicassette e il mio povero vinile consumatissimo chiede ancora pietà....

Elle ha detto...

Io i rotoli di carta igienica finiti li ho usati l'anno scorso come finti regali di natale sotto l'albero, con pacchetto a caramella o a fontanella: pittoreschi a dir poco.
La canzone mi piace molto, e comunque gli It's a beautiful day se la sono andata a cercare: la melodia giusta ma così povera e.. breve! aggiungendo 5 minuti all'originale, i Deep Purple hanno ottenuto il mio consenso ;)

Massi ha detto...

Child In Time,un brano che se sei alla voce vuoi evitare come la peste e se sei alla chitarra lo proponi ad ogni occasione,ma che resta un gran pezzo da ogni punto di vista. E come al solito c'era la cosa che non sapevo:il plagio. Utilissimo come sempre

Ernest ha detto...

grande grande pezzo!

Blackswan ha detto...

@ El Gae : I remembo, of course :) Nonostante il plagione, il pezzo dei Deep resta un grandissimo pezzo.

@ Granduca : fermo restando che quello dei Deep è un grandissimo pezzo, sono d'accordo con te. Ma tutto l'album d'esordio dei It's A Beautiful Day suona attualissimo. Loro sono uno di quei gruppi sconosciuti ai più, ma che hanno seminato a destra e a manca.:)

@ Euterpe : fortuna che non abitavamo troppo vicino, se no sai che cacofonia :)

@ Ezzelino : notavo con piacere che eravamo in tanti a tenere concerti virtuali.Sarà la nostra generazione che ci ha reso così pirla ? Io ho abbandonato le scene per qualche anno, ma adesso mi sto preparando per un breve tour in cui celebrerò la reunion con me stesso. Devo fissare ancora le date, ma le località ci sono già : la cucina, il salotto e il mio studio.C'è anche una data acustica: per quella è pronto il bagno :))

@ Evil Monkeys : è senza dubbio la canzone di Gillan. Su quel disco, a mio avviso, Blackmore si supera in Highway Star : quasi inarrivabile!

@ Nella : d'accordo. Grande pezzo a prescindere.E poi, Made In Japan è davvero un disco che mi ha accompagnato per tutta la vita.Difficile farne a meno :)

@ Sandra : quando si è giovani e cazzari e non si ha niente da fare, a parte scaldare i banchi, la genialità la si riversa in 'ste cose. Il rotolo di cartaigienica fu un lampo, un'intuizione che mi permise di cantare e suonare contemporaneamente. Ci avevo messo dentro anche un piccolo peso in modo che non oscillasse troppo.:)

@ Maurizio : Cacchio,addirittura con la scopa !! Io preferivo la racchetta perchè era più semplice da imbracciare. Allora, facciamo che la scopa suona come una Fender e la racchetta come la Gibson.Fico, eh? :))

@ Elle : Lo so che a te piacciono i pezzi lunghi. Però, sono belle entrambe, e a quella degli It's A Beautiful Day bisogna riconoscere, come diceva giustamente il Granduca, una certa modernità.

@ Massi : per me non è mai stato un ostacolo : con la racchetta la suonavo sempre benissimo e con la voce non avevo rivali.Il buon Gillan mi fa una pippa :))) ( ovviamente,scherzo )

@ Ernest : Suntuoso,direi :)

qualcosascrivo ha detto...

La racchetta e le 50 lire già sono finezze di autentico bambino prodigio, ma carta igienica... Povera mamma ;)

Blackswan ha detto...

@ Domani : la carta igienica è l'espressione massima della mia creatività :)

Holyriver ha detto...

Questa del plagio è davvero una chicca che non conoscevo.
Comunque il brano è davvero stupendo.
Complimenti per la scelta.
A presto.

La firma cangiante ha detto...

Ma quante se ne imparano da queste parti? Eh? Eh?

Blackswan ha detto...

@ Irriverent : sono anziano e un pò rincitrullito.Ti ho saltato a piè pari,ma senza cattiveria.Sorry.Il mio inglese farebbe pena anche con una laurea in lingue.Forse è meglio così:non ho sprecato tempo e fatto troppi danni:)

m4ry ha detto...

Credo di non aver mai giocato a fare la rocker..almeno non ho ricordi a riguardo..ma in ogni caso, per quanto sia sempre stata una bambina con una grandissima fantasia..giuro che la tua intuizione, per l'uso del rotolo finito della carta igienica, è stata grandiosa, per non dire geniale ! Io al massimo, lo avrei usato per farci qualche lavoretto :)

P.S. Ma arrivavi puntuale ai tuoi concerti, cioè, eri un "Child in time" ( :D ) o facevi attendere i tuoi fan in delirio ??

Margherita Devalle e Marta Stone ha detto...

questa canzone fa venire i brividi, poco importa!

Irriverent Escapade ha detto...

@Black: Glissons....

Unknown ha detto...

Fantastica, specialmente immaginando la tua performance!
Cristiana

Massi ha detto...

@Blackswan:In entrambi i casi è una esperienza mistica