giovedì 28 febbraio 2013

HEAVEN'S BASEMENT - FILTHY EMPIRE

In circolazione fin dal 2008, gli inglesi Heaven's Basement hanno impiegato la bellezza di cinque anni per rilasciare Filthy Empire, a tutti gli effetti il loro album d'esordio. Non che in questi anni siano stati con le mani in mano : oltre a una lunga militanza in piccoli club, che ha loro permesso di crearsi un discreto seguito di appassionati del genere, i nostri eroi si erano già messi in evidenza con un paio di Ep di ottima fattura (Heaven 's Basements del 2008 e Unbreakable del 2001), grazie ai quali si sono conquistati la possibilità di aprire i concerti di gente del calibro di Bon Jovi e Alter Bridge. Eppure, nonostante riconoscimenti di critica e pubblico, gli Heaven's Basement hanno fatto non poca fatica a entrare nel giro che conta. Colpa, soprattutto, dei continui cambi di formazione che ne hanno pregiudicato una più rapida ascesa. Nel 2009, infatti, lascia il bassista Bob Randell, nel 2010 il cantante Richie Hevanz e nel 2011 il chitarrista ritmico Jonny Rocker. Solo l'anno scorso, non senza qualche fatica, la band ha trovato una struttura definitiva ed è riuscita a mettersi seriamente al lavoro per il primo full lenght album della carriera. Disco che, dopo ripetuti ascolti, merita l'attesa e gli sforzi profusi in questi cinque anni. Gli Heaven's Basement fanno proprio l'assunto, mutuato dal gioco del calcio, che il rock, nello specifico molto hard, non è uno sport per signorine. Filthy Empire fila via, dalla prima all'ultima delle dodici canzoni che lo compongono, a una velocità da capogiro: i ragazzi pigiano la tavoletta dell'acceleratore e non guardano in faccia a nessuno. Non disdegnano, certo, qualche gancio melodico, ma tengono alto il livello di sporcizia quel che basta per richiamare alla mente, di quando in quando, mostri sacri come i Guns 'n Roses ( Executioner's Day). Potente e gagliardo, sorretto da bei riffoni di chitarra che rappresentano l'essenza stessa del genere, Filthy Empire è un disco di cazzutissimo hard-rock per appassionati di headbanging ( provate, se ci riuscite, a stare fermi mentre ascoltate Fire,Fire o l'adrenalinica I Am Electric, un titolo un programma).Un gruppo da tenere d'occhio con molta attenzione, soprattutto se nella vostra discografia fanno bella mostra gli album dei Danko Jones, dei Foo Fighters e dei citati Alter Bridge.
 
VOTO : 7,5
 
 
 
 
 
Blackswan, giovedì 28/02/2013
 
 

5 commenti:

Femmina Gaudente ha detto...

Il mio razzismo verso Bon jovi non mi permette di cogliere le sfumature preziose di questo gruppo con la dovuta gaudenzia. Mi astengo...
Per te invece clap clap doppio. Scrivi di musica in un modo entusiasmante.
FG

Blackswan ha detto...

@ FG : condividiamo gli stessi rigurgiti verso Bon Jovi. Questi ragazzi però sono braverrimi.
Grazie per le parole di stima.:)

Elle ha detto...

Mi ricordano la mia prima giovinezza, e i riferimenti a Guns e Bon Jovi li sento. I ricordi però risalgono a quando ascoltavo questo genere di musica per riordinare la cameretta, ihih mi vien da ridere!
(no, è che oggi mi sento particolarmente vecchia)

Irriverent Escapade ha detto...

Avevo ben immaginato quando hai parlato di gente che picchia come fabbri (o giú di li..)
Not my cup of te ma visto che nella mia "tapis roulant" compilation ci sono i Foo Fighters e i Guns..credo faró spazio anche a questi.
Piccola nota a margine: io li ascolto in cuffia...

Adriano Maini ha detto...

Ah, come ripasso bene il rock qui da te!