sabato 2 marzo 2013

FOREVER YOUNG – BOB DYLAN

Quando nel 1974 esce Planet Waves, pubblico e critica tirano un sospiro di sollievo. E’ infatti da sei anni, dall’ottimo John Wesley Harding (1968), che il menestrello di Duluth non azzecca un disco di spessore : due lavori minori ( Nashville Skyline del 1969 e New Morning del 1970), e un paio di disastri ( il pessimo Self Portrait del 1970 – recensito da Rolling Stones con il celebre ed inequivocabile “ Che è ‘sta merda? ” -  e il mediocre Dylan del 1973) sono il magro bottino di un periodo di stanca, nel quale svetta, a riprova della scarsa vena, la colonna sonora di Pat Garrett & Billy The Kid , che comunque regalerà al mondo la clamorosa Knockin’ On Heaven’s Door. D’altra parte, questi sono gli anni del Dylan “casalingo”, quello che accantona il fervore compositivo per stare con la propria famiglia, la moglie Sara e i figli. Ed è proprio all’ultimogenito Jakob (che in età adulta seguirà le orme del padre come leader dei Wallflower) che Bob dedica la canzone più bella del nuovo album, Forever Young. Una canzone tanto ispirata e solenne da essere considerata, nonostante non sia mai stata pubblicata come singolo, una delle vette della poetica dylaniana oltre che il brano della rinascita artistica del cantautore, che di lì a poco sfornerà il capolavoro Blood On The Tracks e la superba collaborazione con Jacques Levy (Desire). E pensare che fino all’ultimo Bob aveva seri dubbi se inserire il brano nella scaletta di Planet Waves. Dylan era indeciso sull’approccio da dare al pezzo, se lento o veloce, tanto che alla fine furono incise entrambe le versioni ed entrambe furono pubblicate sull’album. I dubbi, leggenda narra, vennero al cantante quando una sua amica, invitata ad ascoltare i nastri delle sessioni di registrazione, avrebbe sfottuto il cantante dicendogli che l’età l’aveva ammorbidito e che Forever Young era troppo sdolcinata per il suo repertorio. Furono solo le pressioni dell’allora produttore Rob Fraboni, che Dio l’abbia in gloria, a vincere le resistenze di Dylan e a convincerlo della bontà del brano.




Forever Young ha un testo semplice e diretto, eppure incredibilmente poetico. Dylan parla al proprio figlio e a tutte le nuove generazioni, ma il messaggio è rivolto soprattutto agli adulti, che hanno perso l’innocenza e il desiderio di cambiare il mondo. La canzone è un inno alla vita e alla speranza, un invito ad affrontare l’esistenza con il coraggio e lo sguardo incantato della gioventù.

PER SEMPRE GIOVANE

Possa Dio benedirti e proteggerti sempre
possano tutti i tuoi desideri diventare realtà
possa tu sempre fare qualcosa per gli altri
e lasciare che gli altri facciano qualcosa per te
possa tu costruire una scala verso le stelle
e salirne ogni gradino
possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

Possa tu crescere per essere giusto
possa tu crescere per essere sincero
possa tu conoscere sempre la verità
e vedere le luci che ti circondano
possa tu essere sempre coraggioso
stare eretto e forte
e possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

Possano le tue mani essere sempre occupate
possa il tuo piede essere sempre svelto
possa tu avere delle forti fondamenta
quando i venti del cambiamento soffiano
possa il tuo cuore essere sempre gioioso
possa la tua canzone essere sempre cantata
possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

Ciò che interessa a Dylan non è l’età anagrafica, essere giovani non significa vivere al di là delle proprie possibilità biologiche o cercare di fermare a tutti i costi il proprio declino fisico. La gioventù è semplicemente un’attitudine alla purezza ( “Possa tu crescere per essere giusto, possa tu crescere per essere sincero”), alla ricerca del bello (“…e vedere le luci che ti circondano “), al coraggio (“stare eretto e forte”) e all’integrità morale (“Possa tu avere delle forti fondamenta”). La gioventù risiede, soprattutto, nella capacità di dare respiro e forza ai sogni. A prescindere dall’età di ciascuno di noi.   




Blackswan, sabato 02/03/2013

16 commenti:

Elle ha detto...

mm.. quindi non sono così vecchia come credo, io che cerco di dare forza al mio sogno.. per il desiderio di cambiare il mondo, invece, si dovrebbe prima decidere come volerlo, altrimenti è inutile essere giovani e innocenti.
Per quanto riguarda la canzone, è davvero semplice!

mr.Hyde ha detto...

Il testo è commovente, Dylan è un grande poeta.La prime canzoni che ascoltai di Planet Waves furono 'On A Night Like This' e 'Tough Mama, dalla radio.Importante l'apporto di The Band che ha impreziosito quest'album..
A proposito di Nashville Skyline ti diro' che lo trovo di ottimo livello.C'è anche una bellissima canzone con Johnny Cash..

Bartolo Federico ha detto...

Nashiville e New morning,per me sono ottimi dischi. poi i testi delle canzoni come accade sempre con Dylan sono sopra la media.

Badit ha detto...

Anche a me piace Nashville ed anche New morning. Grazie della traduzione,un po di poesia non guasta mai.
Forever Young :)

Blackswan ha detto...

@ Elle : non è mai inutile essere giovani e innocenti :)

@ Mr Hyde :La mia ovviamente è un'opinione, forse dovuta a ciò che c'è stato prima di quei due dischi. Amio modeso avviso, restano opere minori.
Sul Dylan poeta,invece, non si discute.

@ Bartolo : leggi il commento qui sopra :)

Blackswan ha detto...

@ Badit : mi sa che sono andato un pò controcorrente su quei due dischi :)

Badit ha detto...

@ Black : Tu fai la tua "parte" giusta e competente ! Sono io che sono di parte ! :)

Domenico ha detto...

Adoro questa canzone, adoro il duetto di Forever Young col Boss, adoro il poeta Dylan...
Assistere a un suo concerto a Villa Erba (2004 se non ricordo male) è stata un'emozione fortissima, nonostante lui fosse con la scheina a pezzi e praticamente rimase quasi sempre sullo sfondo

Bartolo Federico ha detto...

OK Dylan mi acceca il cuore e l'anima.ma questi restano due ottimi dischi.ascoltali lentamente come se non sapessi chi è .dylan è un pazzo visionario,un artista a tutto tondo anche nelle opere considerate minori ha sempre un passo in più degli altri.un abbraccio

Enly ha detto...

Bob Dylan E Bob Dylan tanto di cappello. ECCHECCAZZO!!!

Elle ha detto...

Beh, non è che non esista nessuno che ha sprecato la sua giovinezza e innocenza a ciondolare se non addirittura a far del male, anche se poi forse pure questi nel loro piccolo il mondo lo hanno cambiato, ma in peggio, che non è quel che s'intende quando si parla di "cambiare il mondo". Volevo dire questo :)

Bartolo Federico ha detto...

certo Enly dylan è dylan ecchecazzo. elle come tutti quelli che girano in questo blog sei una persona speciale.vi abbraccio tutti davvero.

qualcosascrivo ha detto...

It's you :)

Adriano Maini ha detto...

Un testo che non conoscevo nel profondo, stante il mio scarso senso per l'inglese cantato, un testo coinvolgente. Vado a condividere questo post subito...

maurizio ha detto...

Facevo il garzone in un panificio del mio paesino lucano,quell'estate del 1980 ebbe un unica colonna sonora la grande musica di questo poeta menestrello,conservo ancora le misicassette consumate e infarinate dentro un tamburino magico incantato ciao Bob,Grazie di tutto...M.

Blackswan ha detto...

@ Badit : scrivo solo quello che penso.Poi, non tutto è corretto :)

@ Dome : Io Dylan lo vidi a San Siro nel 1985. Un'esperienza unica, indimenticabile.

@ Bartolo : sai che sottoscrivo tutto quello che dici e condivido con te l'amore per Dylan. Quando scrivo cerco solo di girare al largo dai miei gusti personali. Magari scirvo pure tante boiate :)

@ Enly : ineccepibile.

@ Elle :verissimo ! E lo avevo capito :)

@ Bartolo : Thanks :)

@ Domani : :))

@ Adriano : Grazie ! Io ho un senso molto scarso anche per l'inglese parlato, se è per questo :)

@ Maury : Sei una sagoma ! bellissimo aneddoto ! Mi raccomando venerdì :cerca di esserci :)