mercoledì 3 aprile 2013

LONELY TEARDROPS – JACKIE WILSON



Era sexy, terribilmente sexy. Jackie Wilson saliva sul palco e le donne perdevano letteralmente la testa per lui. E’ per questo che veniva chiamato Mr.Excitement : le sue movenze feline e i suoi ammiccamenti sensuali procuravano fra il folto pubblico femminile uno stato di eccitazione febbrile. Jackie aveva imparato a muoversi sul ring, quando fin dall’età di sedici anni iniziò a incrociare i guantoni e a schivare i pugni degli avversari. Plastico, reattivo, rapidissimo, Wilson fece di quell’esperienza pugilistica la palestra per i suoi successi canori, un allenamento per il grande palco del rhythm & blues, che lo portò a essere in pochi anni (prima con i The Dominoes e poi da solo) una stella di prima grandezza e un esempio artistico per le generazioni future (al suo modo di ballare si ispirò un giovane Michael Jackson). Nonostante il successo e gli agi economici,  Mr Excitement non fu mai un uomo accomodante : il carattere fumantino e una predisposizione naturale a cacciarsi nei guai, lo portarono spesso ad avere problemi con la giustizia. Storie di droga, di alcol e depressione, ma soprattutto reati. Il vizietto dell’evasione fiscale, un poliziotto malmenato durante un concerto, e una sparatoria, il 15 febbraio del 1961, di cui l’unica cosa certa è che Wilson si beccò una pallottola nello stomaco, sono le macchie più consistenti di un’esistenza vissuta sempre sopra le righe. 




Quando la sera del 25 settembre del 1975, Jackie sale sul palco del Latin Casino di Cherry Hill per un concerto di beneficenza, la sua parabola artistica è già da tempo in declino. L’ultima canzone portata al primo posto della US R&B Chart è Higher And Higher e risale al 1967. Eppure, nonostante Mr. Exicetment non sia più quello di un tempo, la gente lo ama ancora e non vede l’ora di sentirlo cantare. Wilson attacca uno dei suoi cavalli di battaglia, Lonely Teardrops, ma si capisce subito che qualcosa non va. Mentre sta pronunciando il verso “ My heart is crying” viene colpito da infarto, cade a terra e batte violentemente la testa. Ricoverato d’urgenza in ospedale, entra in coma. Ci vogliono quattro mesi perchè i medici riescano a fargli riprendere conoscenza. Ma ormai è tardi: Jackie è in stato vegetativo, ha perso la vista, l’udito e la facoltà della parola. Quei colpi che era sempre riuscito a schivare con l’eleganza sensuale di un felino, alla fine lo hanno messo ko. Morirà nove anni più tardi, il 21 gennaio 1984, per complicazioni polmonari.





 Blackswan, mercoledì 03/04/2013

18 commenti:

Irriverent Escapade ha detto...

Fa davvero piacere vederti addentrare nei territori di certa musica che non provoca un crescente headbanging ma piuttosto una sinuosa voglia di muoversi.
Grande Jackie e bravo Black per la scelta :-)

Badit ha detto...

Quello che è certo è che stai arricchendo la mia piccola, discreta "cultura musicale"
Tenchiù :)

Blackswan ha detto...

@ Irriverent : stupefacente,vero ?? :) Adesso sto compensando con una buona dose di metal...non si sa mai che mi ammorbidisca troppo :)

@ Badit : non c'è di che :)

Femmina Gaudente ha detto...

Diciamo che era un tipo... da cui farsi strappare la mutanda..
eheheh
FG

Elle ha detto...

Questa è la storia più triste che tu abbia mai raccontato: lo stato vegetativo è angosciante..

Euterpe ha detto...

Viene citato insieme a Marvin Gaye nel brano Nightshift dei Commodores del 1985.
Ascoltatelo è bellissimo

Ezzelino da Romano ha detto...

Voce a parte, bella nel suo genere, basta vederlo un minuto per rendersi conto che era un atleta naturale.
Sinuoso è l'aggettivo giusto, brava Irriverent.
Però l'headbanging ti cambia la vita, è un'altra cosa, dammi retta.
Up the hammers!

Irriverent Escapade ha detto...

Eh eh Ezzelino, il problema qui, non sono io ( che pur pratico l'headbanging ma che ascolto anche, e moooolto, soul e funky). Il problema è Black, che prima o poi, si incriccherá a forza di solo headbanging :-)

Ezzelino da Romano ha detto...

Ma no, guarda che regge bene.
L'ultima volta che abbiamo "suonato" insieme (Alice in Chains, mica pizza e fichi) se l'è cavata da ventenne.
Ce la siamo cavata da ventenni.
Quello che non è stato proprio da ventenni è stato il risveglio la mattina dopo.
Un male della madonna al collo...

La firma cangiante ha detto...

Belli questi excursus nel passato, peccato la storia sia così dannatamente triste.

Irriverent Escapade ha detto...

Orpa allora la prossima volta fate un fischio, che, lascio il plaid sulla mia poltroncina preferita a Villa Arzilla e vengo a fare la ( ex giovane) groupie :-)

Irriverent Escapade ha detto...

PS porto anche una scorta di arnica per i dolori al collo ;-)

Blackswan ha detto...

@ FG : comprendo, ma ovviamente non condivido :)

@ Elle : mi spiace aver urtato la tua sensibilità. La storia però è questa e il lieto fine non c'è. :(

@ Euterpe : provvedo !

@ Irriverent e Ezzelino : mi ci alleno tutti i gironi: a casa,in ufficio, in metropolitana...per il momento ci sto ancora dentro.mentre se facessi anche una sola delle mosse del buon Jackie, sarebbe 118 assicurato.:) Comunque, anche a me piaciano il soul e il funky, e Wilson a piccole dosi, mi fa strippare.

@ Firma : Effettivamente lo è. Cercherò di compensare con la prima storia allegra che mi viene in mente :)

Blackswan ha detto...

@ Irriverent : basta che mi passi a prendere...non mi farai anche guidare, vero ? :)

Adriano Maini ha detto...

Una bella canzone - che sentii più volte, ma il cui bravo esecutore avevo scordato - di quando mi approcciavo come fruitore - la radio!!!!- alla musica. E un'altra realistica storia in bianco e nero, ben descritta, che non conoscevo.

Anonimo ha detto...
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Leandro Giovannini ha detto...

Let's groove...

Blackswan ha detto...

@ Adriano : Bello condividere una canzone così !

@ Harmorica : Oh Yeah ! :)