lunedì 27 maggio 2013

DAMIEN ECHOLS - IL BUIO DIETRO DI ME

Ricevo dalla nostra free lance, Cleopratra, e integralmente pubblico.

Se vi capiterà di leggere questo libro, non vi sentirete più come prima, credetemi. Questa è una storia vera narrata in prima persona dal protagonista, Damien Echols. Siamo in Arkansas, corre l'anno 1993.  Povertà ed emarginazione fanno da sfondo ad un quadro familiare in cui Damien cresce tra stenti e privazioni inframmezzato da qualche raro momento di serenità nella plumbea quotidianità di West Memphis. 
Se a questo contesto aggiungiamo che il ragazzo è un tipo eccentrico dotato di una personalità ombrosa e solitaria arricchita da una certa propensione all' occultismo e con una  predilezione per l ' heavy metal, ecco che il ritratto del perfetto assassino prende forma. 
Damien , insieme ai due amici , Jessie Misskelley e Jason Baldwin , per un tragico scherzo del destino, vengono arrestati con la terribile accusa di sevizie e omicidio di tre bambini di otto anni. Inizia così l'incubo , quella discesa agli inferi che risucchia la vita, il futuro, le speranze e cala il buio. Si incardina un un processo giudiziario costruito su un impianto accusatorio infarcito di testimonianze false e prove labili . Come spesso accade, in casi simili  è  prioritario  assicurare un colpevole alla giustizia per ristabilire il prima possibile un certo equilibrio ad una comunità scossa da un episodio tanto efferato. Secondo l' accusa, Damien, in quanto capo del gruppetto di sbandati, merita il massimo della pena . La Corte accoglie la richiesta e pronuncia la condanna alla pena capitale .Gli altri due se la " cavano " con l'ergastolo. Una sentenza shock e il caso è chiuso .
Trascorre ben 18 anni nel braccio della morte, Damien. Dapprima, precipita nel girone dei dannati, inghiottito da un baratro fatto di disperazione e di isolamento ma poi intuisce che bisogna risalire dall'abisso. Così inizia a leggere insaziabilmente, impara le tecniche di meditazione, si converte al buddismo zen .Tenere la mente allenata diventa il suo mantra a dispetto di un ottuso sistema carcerario che annulla ogni anelito alla riabilitazione. Gli anni passano, le speranze di Damien ora si affievoliscono ora rinverdiscono mentre qualcosa fuori da quelle mura di cemento comincia a muoversi. Nasce un movimento per ottenere la revisione del processo. Star internazionali del calibro di Eddie Vedder dei Pearl Jam e di Johnny Depp si appassionano al caso di Damien. Ma soprattutto appare sulla scena Lorri Davis, la donna che combatterà con lui la battaglia della vita. Dalle tenebre alla luce. Dalla morte alla risurrezione. La storia di Damien è quella di un clamoroso errore giudiziario ma anche quella di un'esistenza dilaniata dall'ingiustizia che trova il riscatto attraverso una forza interiore, forse, senza eguali: la sua esperienza ci insegna a non arrendersi, specialmente quando la più cupa disperazione prende il sopravvento e ti avvolge nelle sue spire. Il libro rappresenta anche una esplicita denuncia al sistema carcerario americano. Un sistema ottuso, feroce e impersonale che non persegue scopi di rieducazione e riabilitazione dei detenuti. L' avvento della privatizzazione di numerosi istituti di pena ( iniziata negli anni '80 sotto la presidenza Reagan e Bush senior  e che ha raggiunto il suo apice con  Bill Clinton) ha trasformato la carcerazione in un vero e proprio business . Le due più grandi società del settore , peraltro quotate in Borsa , la Correctional Corporation
of America e la Wackenhut controllano il 75% del mercato e i carcerati assicurano una forza lavoro, molto spesso a costo zero. Per parecchie multinazionali, quindi, i detenuti rappresentano una vera e propria manna dal cielo non dovendo confrontarsi con lavoratori che protestano o che rivendicano forme di tutela o di assicurazione. Storie come quella di Damien si ripeteranno, purtroppo, e fino a quando la
logica del business prevarrà sul fattore umano, la giustizia non vedrà la luce. E' un quadro drammatico ma questo è il mondo.

Cleopatra

5 commenti:

The Mist ha detto...

Questa vicenda mi ricorda un fatto di tanti, tanti anni fa. Caryl Chessman, che ormai nessuno ricorderà più. Manco ero nata, quando venne giustiziato, ma i suoi libri rimangono.

In questo caso il protagonista è stato "fortunato". E' riuscito ad ottenere la revisione del processo prima dell'esecuzione.

Trovo barbaro che una civiltà, qualsiasi civiltà si fregi di tale attributo, si arroghi il diritto di dispensare morte.

Grazie a Cleopatra per la recensione.

Blackswan ha detto...

Gran bel post, Cleo :) Tempo fa avevo raccontato la storia da un punto di vista musicale. Ora con il tuo racconto, abbiamo chiuso il cerchio e i tre di Memphis possono essere soddisfatti :)

Nella Crosiglia ha detto...

BGella recensione, storia purtroppo già vista molte volte, ma penso che il libro valga la pena di essere letto.
Grazie Cleo!

Anonimo ha detto...

Ringrazio voi per l'attenzione.Casi come quello di Damien merita risalto.Come ho scritto,di Damien ce ne saranno tanti.E,purtroppo,per alcuni non ci sarà il lieto fine.
Cleopatra.

Adriano Maini ha detto...

Ah, ecco, ricordavo bene che ne avevi scritto anche tu! Una storia che rimane tremenda in ogni caso.