mercoledì 8 maggio 2013

DEEP PURPLE - NOW WHAT ?!


Si sentiva davvero bisogno di un nuovo disco dei Deep Purlple ?
Ma basta con queste balene spiaggiate che non hanno più nulla da dire!
Ormai Gillan ha perso la voce, non ce la fa più, è scoppiato, non prende un acuto nemmeno a schiacciargli un callo.
Sono bolsi, lenti, anacronistici, autoreferenziali.Che palle !
I Deep Purple non hanno più un senso da quando Blackmore non c'è più.
Sembra di sentire suonare mio nonno e i suoi amici del parchetto !
 
e via dicendo...
 
Immagino che più o meno saranno questi i commenti che circoleranno sul web a proposito della nuova fatica di uno dei gruppi più leggendari della storia della musica (l'ultimo disco in studio, Rapture Of The Deep, risale a otto anni fa). I Deep Purple sono in circolazione dalla bellezza di 45 anni e 45 anni di attività sono tanti, tantissimi. E' quasi un mistero della fede accettare che Gillan, Paice, Airey e Glover (Morse è di qualche anno più giovane) siano ancora in circolazione alla soglia dei settant'anni di età, nonostante tutto. Nonostante l'inevitabile usura, nonostante il peso della storia e il confronto impietoso con un fulgido passato, nonostante migliaia di chilometri di tour, nonostante la musica digitale, nonostante le defezioni, nonostante incolmabili perdite (John Lord, che anche se non militava più nel gruppo, era molto più di un semplice ex membro). Probabilmente, ciò che lega indissolubilmente i Deep Purple alla musica (e ai loro fans) è il normale percorso di una bella e longeva storia d'amore. Come in ogni rapporto, il tempo ha fatto venir meno il trasporto, ha imbrigliato l'innamoramento nelle dinamiche dell'abitudine e della ripetitività e ha consunto un poco la capacità di dialogare. Eppure, di quella ragazza (un pò invecchiata ma sempre affascinante) chiamata Rock,  i Deep non possono farne a meno tanto facilmente e mai penserebbero di potersi svegliare una mattina senza trovarla nel letto, sdraiata al loro fianco. Oggi, Gillan e soci sono dei pensionati che non hanno più bisogno di dimostrare nulla alla propria donna. Hanno raggiunto un perfetto equilibrio di coppia, suonano, scrivono canzoni, e il fatto di essere ancora presenti è l'essenza del tutto. Non ci sono più mazzi di rose, cenette romantiche e poesie d'amore, ma semplicemente i ben oliati meccanismi della famigliarità e della normalità. D'altra parte, se pretendessimo dagli eroi di Made In Japan qualcosa di diverso da quello che ormai sono abituati a concederci (e soprattutto, dopo tutto quello che già ci hanno regalato), probabilmente ci risponderebbero in malo modo. Now What ?! Che vuoi ancora ? E non avrebbero nemmeno tutti i torti. Anche perchè, in fin dei conti, quest'ultimo lavoro, non è poi così brutto da giustificare le critiche di tanti, aprioristici, detrattori. Now What ?! è semmai un disco onesto, e sicuramente molto ben suonato, in cui le fiammate hard sono centellinate con parsimonia, in favore di arrangiamenti più marcatamente prog e di frequenti incursioni radiofoniche, gestite peraltro con sapienza dalla scafatissima produzione di Bob Ezrin (già con Lou Reed e Pink Floyd). Nulla, ovviamente, che abbia a che fare con la gloria passata degli anni '70: i guizzi creativi sono pochi c'è una sola notevole canzone, Hell To Pay, da inserire fra i classici del repertorio. Ma se al mondo c'è chi impazzisce per Strokes e Coldplay, noi possiamo tenerci stretti al cuore, e con orgoglio, i vecchi, immortali, Deep Purple.
 
VOTO : 6-
 
 
 
 
 
Blackswan, martedì 07/05/2013

14 commenti:

bradipo ha detto...

lo sto ascoltando compulsivamente in questi giorni e devo dire che sta crescendo ascolto dopo ascolto. a quasi 70 anni questi signori ormai fanno i dischi solo per passione e la passione si sente in questi solchi digitali. La mia con loro è una storia d'amore che dura da 30 anni e non la farò finire con questo disco.Anzi spero che non sia il loro ultimo ...

Cannibal Kid ha detto...

e io aggiungo:
ma ormai hanno superato giulio andreotti! ahahaah

Euterpe ha detto...

Concordo assolutamente su tutta la linea, come peraltro avevo già anticipato sul mio blog

Irriverent Escapade ha detto...

Anche se a me, il parallelo con la vecchia storia d'amore, provoca un po' di tristezza, concordo in pieno con Bradipo quando scrive di come si sente la passione con cui questi ex bad boys fanno Musica.
Qualche giorno fa parlavamo di musica bella o brutta al di là del mood. Dobbiamo aggiungere "senza età", soprattutto quando supportata dalla qualità di chi la fa.

Blackswan ha detto...

@ Bradipo : non fosse altro che per riconoscenza, continuo a seguirli anche io con affetto.Certo, lo smalto un pò se ne è andato,ma questi ragazzi continuano quantomeno a crederci e a suonare bene.

@ Marco : loro, però, sono immortali :)

@ Euterpe : e adesso mi do da fare anche con i dischi degli altri veci :)

@ Irriverent : Che poi i Deep tanto bad boys non erano. se si sono mantenuti così bene un motivo ci sarà :)

Adriano Maini ha detto...

Il brano in questione mi sembra una discreta rivisitazione di un rock quasi delle origini!

mr.Hyde ha detto...

Suonano, suonano, cavolo! Sono la nuova musica classica..
Pero' è triste constatare che il rock non è piu' la 'musica dei giovani'

The Mist ha detto...

Io sono tornata bambina, ad ascoltarli *_*

@Mr. Hyde ti stupiresti di scoprire quanti ventenni ascoltano ancora il rock puro :)

Roberto ha detto...

Ottima recensione, come sempre!

Ernest ha detto...

nn l'ho ancora ascoltato

La firma cangiante ha detto...

A me il parallelo con la duratura storia d'amore è piaciuto :) Bravo Black, come sempre.

Blackswan ha detto...

@ Mr Hyde : bello pensare che davvero fra qualche decennio questa sia musica " classica " :)

@ Mist : Credo anche io che non siano pochi i ragazzini con le orecchie fini. All'ultimo concerto dei Deep, c'era 40enni come me, ultra sessantenni e un fottio di ragazzini anche di quindici anni.

@ Roberto : troppo buono :)

@ Ernest : si scarica facile,già domani potresti averlo ascoltato.

@ Firma : :) grazie mille !

Barbara ha detto...

Io mi sono sbilanciata con il mio 70/100...

Blackswan ha detto...

@ Barbara : sbilanciarsi non fa mai male :)