martedì 2 luglio 2013

HUGH LAURIE - DIDN'T IT RAIN



Offelee, fa el to mestee (pasticciere, fa il tuo mestiere) è un'espressione tipica milanese che si rivolge a chi, magari anche con un pò di arroganza, si cimenta in attività che non gli competono o si riempie la bocca di competenze che non ha. Insomma, è un modo elegante per dire a qualcuno di limitarsi a fare il suo. Eppure, non è una novità che molti bravi attori, abbiano deciso di prendersi una vacanza dal cinematografo, per coltivare in modo estemporaneo la passione per la musica rock. Ecco allora un proliferare di dischi, suonati da personaggi che siamo abituati a vedere sul piccolo e grande schermo, e che spesso e volentieri preferiremmo continuassero a recitare invece che ammorbarci le orecchie con prodotti di risibile qualità. Mi vengono in mente Johnny Deep e i suoi The Kids, Keanu Reeves e i Dogstar, Jared Leto e 30 Seconds To Mars, Jeff Bridges, Kevin Costner, Bruce Willis, Russel Crowe e compagnia cantante, che a provarci ci provano, ma riuscirci è proprio un'altra storia. Dal calderone delle nefandezze, si salvano solo la bella e feroce Juliette Lewis, Jack Black per la cospicua dose di autoironia, e soprattutto l'oxfordiano Hugh Laurie, al secolo maggiormente noto come Dr. House. Confesso che di puntate del serial televiso più famoso della storia (o quasi) ne ho viste pochine, dal momento che ospedali, dottori e malattie rare non sono proprio pane per i miei denti. Tuttavia, quando l'attore inglese si cimenta in sala di registrazione, come era già successo con il brillante esordio Let Them Talk, le cose, per il sottoscritto, cambiano completamente. Oggi, Laurie torna nei negozi con un disco di cover, il cui repertorio, peraltro assai originale, spazia tra gospel, standards blues, atmosfere jazzy, ballate da crooner col bicchiere della staffa in mano e addirittura tango. A produrlo, un grandissimo della consolle, Joe Henry, e ad accompagnarlo la Copper Bottom Band, Gaby Moreno e Jean McClain alla voce, e il grande Taj Mahal che si cimenta alla voce con un'intensa Vicksburg Blues di Little Brother Montgomery. Tredici canzoni suonate benissimo (Laurie suona il pianoforte), che possiedono un gusto retrò molto elegante (come la bellissima copertina fotografata da Mary Mc Cartney) e che ci accompagnano in un viaggio suggestivo alla ricerca delle radici del blues. Da ascoltare in ore notturne e possibilmente in cuffia, Didn't It Rain conferma che Laurie sa maneggiare la materia musicale fors'anche meglio di quanto non interpreti il suo famoso dottore. Che forse sia questo l'esclusivo percorso della sua futura carriera ? Fossi in lui ci farei un pensierino.
 
VOTO : 7
 
 
 
 
Blackswan, martedì 02/07/2013

19 commenti:

The Mist ha detto...

Mmmm... questo pezzo è davvero bello, profuma di locali notturni pieni di fumo, di tequila che ti scalda, di sesso con uno sconosciuto. Bellissima suggestione.

Ma chi sarebbe questo tale?

Dovrei conoscerlo? O.o

Badit ha detto...

Ma guarda un po il dottorino!
Confesso di non aver mai visto una puntata...in compenso mi ascolto il brano.Ciao Black!

Mariella ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di ascoltarlo. Io non ho mai sopportato la serie televisiva. Il personaggio era troppo dispotico per i miei gusti. E ti assicuro che da femmina le serie televisive ambientate negli ospedali mi piacciono molto.
Bello il tuo blog.
E stupenda la foto del Capitano.

A presto!

Adriano Maini ha detto...

Beh, anche la canzone del videoclip aiuta, no? :))

Queen ha detto...

io ho visto tutta la serie House MD e come attore mi piace molto, mi hanno detto che scrive bene, e anche con la musica se la cava ;)

Arte e design ha detto...

Sono di parte, adoro quest'uomo...
E non riesco ad essere lucida, non con lui.
:)

Cannibal Kid ha detto...

ma per carità...
è inascoltabile!

Unknown ha detto...

Fece pure un documentario in TV sulle strade del blues, o roba simile.
Certo che quando si muovono grossi calibri televisivi solitamente hanno a disposizione una squadra di turnisti, tecnici, produttori di prim'ordine...

Irriverent Escapade ha detto...

Da un po' di tempo canticchio con piacere (solo ed esclusivamente mio) From me to you dei Beatles nella versione di Bobby Mc Ferrin.
Te ne faccio una cassettina se vuoi. Visto che hai dato sette (7) a 'sta roba, penso che i miei ululati (prodotti unicamente senza magheggi tecnici) meriterebbero una sufficienza più che ampia....brrrrr

Anonimo ha detto...

Ciao! Conosci Matt Corby? ascoltalo te ne prego.

Blackswan ha detto...

@ Mist : che locale frequenti ? :) Hugh Laurie è il dr. House dell'omonimo serial televisivo.

@ Badit : sto messo più o meno anche io così :)

@ Mariella : grazie mille, soprattutto per il capitano :)

@ Adriano : direi proprio di si, caro Adri :)

@ Queen : sul telefilm posso dire poco, che scrive bene lo hanno detto anche a me, e come musicista è davvero valido.Un artista a 360 gradi.

@ Gioia : ne prendo atto, anche se non ovviamente non riesco ad allinearmi ;)

@ Marco : più o meno di quello dei Daft Punk ? :) d'altra parte, si sa : il blues è musica per vecchi :)

Blackswan ha detto...

@ Evil Monkey : è indubbio. D'altra parte probabilmente non si scomederebbe Joe Henry.Però, l'uomo mi sembra ben dotato anche di suo.

@ Irriverent : ho dato sette anche a cose peggiori.BNasta ascoltarlo tutto un disco, quattro o cinque volte almeno,e ne vengono fuori giudizi inaspettati :)

@ Anonimo : so che è un giovane cantautore australiano. Non l'ho ascoltato: vado ad approfondire.

metiu (scappato di casa) ha detto...

surprais, almeno per me, che da fan ignorante del dottore non sapevo dei suoi percorsi musicali.
la canzone del video è bella, ascolterò anche il resto.
grazie per l'ennesima dritta, black

Astrolabia ha detto...

Black, non mi piace.
Non mi piace nè come pseudoDrMorte, nè come cantante.
Non mi piace la tuttologia.

Ma grazie per avermelo fatto ascoltare ;)

Berica ha detto...

ascolto piacevole... forse perché indifferente alla sua popolarità televisiva, non me la sento di esultare.

Blackswan ha detto...

@ Metiu : pensa che io del dr. house avrò visto al massimo due puntate e con una mano davanti agli occhi :)

@ Astrolabia : la tuttologia piace poco anche a me. però, l'uomo mi pare migliore a suonare che a fare il dr.Morte. :)

@ Berica : totalmente indifferente anche io, te ne assicuro :)

Ernest ha detto...

eh il doc è un personaggio!

qualcosascrivo ha detto...

poliedrico Hugh, anche autore di libri: consigliato "Il venditore di armi".
In nessun caso delude: il brano è molto piacevole ed elegante, la roba inascoltabile è tutt'altra!

Blackswan ha detto...

@ Ernest : senz'altro !

@ Qualcosascrivo : benedetta ragazza ! grazie ! :)