martedì 16 luglio 2013

US RAILS - HEARTBREAK SUPERSTAR


Cinque dischi finora all'attivo sono il risultato del percorso artistico degli US Rails, una sorta di ensemble americana, o meglio di supergruppo, di musicisti misconosciuti. Tom Gillam, voce e chitarra, ha inciso una decina di dischi a nome proprio, e così Scott Bricklin (basso) e Joseph Parsons (chitarra e hammond), mentre Matt Muir (batteria) e Ben Arnold (tastiere) suonano nei Pistol For Ringo. Tuttavia, nonostante siano in circolazione da parecchio, i nostri eroi sono riusciti a raggiungere una certa notorietà solo riuniti sotto l'egida US Rails, tanto da meritare in patria, oltre a un affezionato seguito, parecchi elogi da parte della critica specializzata, che li ha spesso accostati ai CSN&Y.  Un paragone, questo, che se da un lato appare esagerato (e lo è senz'altro), dall'altro tuttavia può reggere se si tiene conto di alcune peculiarità che caratterizzano la musica degli US Rails. Infatti, le canzoni di questo Heartbreak Superstar (come peraltro quelle dei suoi predecessori) possiedono prevalentemente un'impronta country-rock molto vintage che richiama alla mente il sound tipico di certi anni '70, così come non possono certo passare inosservati gli intrecci e le sovrapposizioni fra le varie voci soliste, che ricordano in qualche modo gli interplay vocali tanto cari al gruppo artefice di Deja Vù. Il lotto di canzoni contenute nel cd (tredici in tutto), sono di ottima fattura, e si susseguono in un'equilibrata alternanza fra brani più decisamente rock, nei quali però prevalgono accenti southern, blues e funky, e ballate elettroacustiche più virate verso il country-rock screziato di soul, che talvolta richiamano alla mente, oltre che ai citati CSN&Y, anche il compianto Gram Parsons (e in qualche occasione, persino gli Eagles). Un disco estremamente classico, convenzionale nel fare riferimento alle proprie fonti di ispirazione, ma non per questo privo di quel fascino virile, che spesso permea la roots music, e di buone intuizioni melodiche, come in Fearless, ballata agrodolce a firma Joseph Parsons.
VOTO : 6,5
Blackswan, martedì 16/07/2013

9 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Mi sembra un prodotto già sentito, ma i miei neuroni mi imperdiscono di capire dove e quando!
grazie come sempre Blackswan...serena serata ...
un bacio!:)

Euterpe ha detto...

Mi piacciono, anche se sembra di sentire Joe Cocker che canta nei Black Crowes

Blackswan ha detto...

@ Nella : il deja vù è dietro l'angolo, concordo. baci a te :)

@ euterpe : definizione azzeccatissima. Questo è il pezzo più anomalo del lotto, comunque. Il esto ha un suono ancora più americano.

mr.Hyde ha detto...

La musica è gradevole, voglio approfondire.Il riferimento ai CSNY ci sta tutto.Come Euterpe anch'io ho avuto l'impressione di ascoltare Joe Cocker.Quest'ultimo mi è sempre piaciuto.Buona giornata!

Blackswan ha detto...

@ mr hyde : joe cocker non l'avevo colto, pero' mi sembra una buona similitudine, per quel che concerne questa canzone.

mr.Hyde ha detto...

Mi riferivo alla 'somiglianza della voce'.Joe ha una voce piu' rauca, unica e irripetibile...

mr.Hyde ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mr.Hyde ha detto...

per intenderci:
intro piano e cantato:
http://youtu.be/q9McfFFWP4A

Adriano Maini ha detto...

Radici... Anche quell'immagine...