martedì 6 agosto 2013

THE DEADLY GENTLEMEN - ROLL ME, TUMBLE ME



Negli ultimi anni, il dato è incontrovertibile, in ambito musicale è in atto un recupero delle radici e delle tradizioni, e si fa sempre più largo l'idea che si possano produrre ottimi dischi, freschi e divertenti, in modo artigianale e soprattutto in acustico. Si pensi ai Mumford & Sons, agli Old Crown Medicine Show o agli Avett Brothers, per citare tre gruppi di caratura mainstream, oppure ad altre band meno note, che però sono riuscite a sfornare piccoli gioiellini di musica roots davvero notevoli : mi vengono in mente i britannici The Dunwells o gli americani Punch Brothers e The Last Bison, per citarne solo alcuni. Non è quindi un caso che la new sensation americana del momento sia rappresentata dai The Deadly Gentlemen, quintetto proveniente da Boston, che con questo Roll Me, Tumble Me, terzo album in catalogo, ma il primo a essere uscito per la Rounder Records, rivisitano il genere blue grass con entusiasmo e belle intuizioni melodiche. Dieci canzoni, strumenti tradizionali (dal violino al banjo, dal mandolino alla chitarra acustica), un pizzico di zucchero e un approccio non ortodosso alla composizione, che rende spurio il genere, consentendo talvolta qualche accostamento con le avanguardie progressive e in altri casi, direi più spesso, con la struttura della pop song. A meta strada tra i citati Punch Brothers e gli Avett Brothers, i The Deadly Gentlement danno luce a un'ottima prova, con un disco equilibrato, ben suonato, che solo talvolta scivola in passaggi un filo pretenziosi (Beautiful's Her Body richiama alla mente Simon & Garfunkel) ma che prevalentemente regala all'ascoltatore notevoli quadretti acustici come la frizzante All The Broken Pieces e la superba Working, sicuramente la migliore del lotto. Nulla che non si sia già ascoltato, ma di sicuro un pugno di canzoni piacevoli, estive, orecchiabilissime.

VOTO : 7




 Blackswan, martedì 06/08/2013

4 commenti:

monty ha detto...

Devo recuperarlo!

mr.Hyde ha detto...

working è bella, sono bravi.La musica che suonano è una intelligente evoluzione del blue grass. Grazie del suggerimento!

Blackswan ha detto...

@ Monty : si trova, in giro per il web, abbastanza facilmente.

@ Mr Hyde : In effeti. Il blue grass è un genere che puro non sempre mi piace. Ma "tagliato" in questo modo lo trovo incantevole.

Adriano Maini ha detto...

Altro genere che mi piace!