domenica 8 settembre 2013

BLACK CROWES – THE SOUTHERN HARMONY AND MUSICAL COMPANION



Capitanati dai fratelli Robinson (Chris alla voce e Rich alla chitarra) i Black Crowes muovono i primi passi ad Atlanta, in Georgia. E’ il 1984, si fanno chiamare Mr. Crowe’s Garden (nome che cambieranno in Black Crowes solo nel 1988), sono giovani, impertinenti e talentuosi, sono nati per  salvare il rock americano. Il debutto arriva nel 1990, grazie all’interesse del ventisettenne Rick Rubin, audace discografico che con la sua etichetta Def American diventerà punto di riferimento per il rock a stelle e strisce degli anni ’90 (Danzing, RHCP, Johnny Cash, Slayer, etc etc). Ci vuole coraggio a credere nei Black Crowes: in anni in cui imperversano crossover e grunge, Shake Your Money Maker è un disco demodè, che pesca dalla tradizione country, dal southern rock, dall’hard rock di matrice zeppeliniana (Live At The Greek del 2000 vedrà sul palco anche l'immenso Jimmy Page), dal soul e dal gospel. Un lavoro anacronistico, eppure incredibilmente fresco, che in poche settimane vola al numero 4 delle charts, con plauso unanime di pubblico e critica. Battezzati subito come i salvatori della patria, i BC ritornano in studio nel gennaio del 1992 con parecchio materiale su cui lavorare (circa venticinque canzoni) e soprattutto un nuovo chitarrista, Marc Ford, che prende il posto di Jeff Cease e che porta all’interno della band un sound che si ispira in modo più marcato a Hendrix e agli Zep. Potrebbe filare tutto liscio come l’olio, ma i due fratelli Robinson litigano che è un piacere. 




Rich vuole dare al disco un’impronta più blues, mentre Chris punta ad un suono più robusto, più virato verso l’hard rock. Quando iniziano le registrazioni di Sting Me, uno dei brani di punta dell’album, i due sono ai ferri corti : Chris colpisce Rich con un microfono, l’altro reagisce appendendo letteralmente il fratello al muro. Tuttavia, nonostante i furibondi litigi e le canzoni che vengono in buona parte riscritte in studio, l’album vede la luce in otto giorni, praticamente un record, se si considera anche la qualità del materiale registrato.  Il tempo di uscire nei negozi, e The Southern Harmony And Musical Companion schizza al primo posto delle classifiche, portando la band ad avere un notevole consenso di pubblico anche in Europa. Merito di un suono carico di passione, filologicamente rispettoso della tradizione, dominato da solide chitarre e riff potenti e dalla voce graffiante di Chris Robinson. Un sound che si ispira a quello degli Stones e soprattutto alla musica degli Allman Brothers Band (la celebre fotografia in copertina di Mark Seliger, scattata in una zona periferica di Atlanta fa il verso all’iconografia tradizionale della band di Greg e Duane), ma che in definitiva resta originale e inconfondibile, diventando in poco tempo un vero marchio di fabbrica. Complice anche un filotto di canzoni stratosferiche che porterà The Southern Harmony And Musical Companion a essere considerato uno dei dischi più belli, ispirati e importanti del decennio. Dal rockaccio stonesiano e ritmato dell’iniziale Sting Me, alla cover in stile New Orleans di Time Will Tell di Bob Marley che chiude il disco, i Black Crowes inanellano un brano più bello dell’altro : la ballata elettrica di Thorn In My Pride, il soul rock di Remedy, che scala le classifiche di mezzo mondo, il rock cialtrone e ruspante di No Speak, No Slave, le tonnellate di acido di Black Moon Creeping. Un successo incredibile e un ottimo riscontro di critica, che porterà non solo i Black Crowes a essere considerati la più grande southern rock band dai tempi degli Allman, ma soprattutto a rinverdire i fasti di un genere che sembrava sul punto di essere definitivamente spazzato via dalla titanica avanzata dell'esercito del grunge.




Blackswa, domenica 08/09/2013

14 commenti:

Der Graf von Mailand ha detto...

Ogni parola non rende giustizia a questo disco. Bisognerebbe inventare un nuovo vocabolo....Crowediano!!!
Ci sta?

Unknown ha detto...

Sottoscrivo: i Black Crowes hanno salvato il classic rock dalla noia del grunge negli anni novanta. Ricordo che all'epoca gruppi come Soul Asylum, Nirvana, Silverchair e compagnia brutta mi facevano venire l'orticaria. Consiglio anche "By Your Side": un disco che contiene un lotto di canzoni tremendamente ispirate.

melonstone ha detto...

caro Blackwan, di questo disco non parlo perchè è troppo il coinvolgimento emotivo. Ti ringrazio solamente per avermi fatto alzare di domenica mattina leggendo questa recensione

Blackswan ha detto...

@ Der Graf : ci sta! Anche perchè i ragazzi lo hanno già inventato : Croweology :)

@ Jen : By Your Side è bellissimo.Come peraltro lo è quasi tutta la discografia dei BC, di cui non ricordo un disco brutto.

@ Alessandro : :) Pensa che io mi sono svegliato nel cuore della notte con Remedy in testa è ho pensato : perchè non scrivere una recensione che faccia iniziare bene la domenica ad Ale :))

MrJamesFord ha detto...

Superdiscone! :)

mr.Hyde ha detto...

Mi piacciono molto gli album successivi.Sono molto affezionato a Rain King..

Lucien ha detto...

Ogni tanti va riascoltato: cosa che faccio regolarmente!

George ha detto...

Veramente pietra miliare.

Euterpe ha detto...

Il mio preferito rimane shake your money maker, ma anche questo sicuramente è un disco che ha fatto storia.
In tutta onestà devo dire però che , come hai già detto tu, non hanno inventato nulla e dopo averli visti a Vigevano 2 anni fa dal vivo li trovo una palla!

monty ha detto...

Primo disco in assoluto che ho
acquistato (in MC)dei Corvi Neri.
Cosa posso aggiungere di questo meraviglioso disco alla tua bella rece?
Solo una nota di colore: ricordo che,
inspiegabilmente, all'epoca la band
otteneva molto più spazio sulle
riviste metal che su quelle "generaliste". Guarda tu gli scherzi
degli steccati musicali.

Blackswan ha detto...

@ Mr James Ford : assolutamente fantastico !

@ Mr Hyde : li ho tutti ! :)

@ Lucien : è sul mio ipod praticamente da sempre.

@George : imperdibile !

@ Euterpe : purtroppo dal vivo non ho mai avuto il piacere, nonostante a luglio fossero a Milano.Anche il primo è splendido.

@ Monty : probabilmente sarà successo per il suono a volte davvero molto hard di alcune canzoni. Anche questo è il mio primo disco dei BC.

melonstone ha detto...

io ho iniziato con Three Snakes and One Charm, forse il disco del loro cambiamento, in cui si sono tolti di dosso un po' di hard. comunque dei BC non ho mai sentito un disco mediocre

Blackswan ha detto...

@ Alessandro : d'accordo con te, non sarebbero capaci di fare un brutto disco nemmeno volendo.

Ezzelino da Romano ha detto...

Ma Chris Robinson è il gemello di Alberto Fortis?!?
Sono uguali!
Ciò detto, grandi Black Crowes, un bel suono molto 70' e grande presenza scenica.
Mi incuriosirebbero dal vivo.