venerdì 20 settembre 2013

RY COODER AND CORRIDOS FAMOSOS - LIVE IN SAN FRANCISCO


Sembrava incredibile che uno dei più grandi musicisti e compositori del secolo scorso, in attività fin dal lontano 1965, si fosse limitato a un solo live in più di quarant'anni di carriera. L'unica testimonianza di Cooder on stage, infatti, si intitola Show Time, è stato pubblicato nel lontano 1977, e contiene registrazioni tratte da due live act tenutisi al Great American Music Hall di San Francisco, le notti del 14 e 15 dicembre del 1976. Oggi, a distanza di ben 36 anni, l'immenso chitarrista di Santa Monica torna finalmente con un nuovo disco dal vivo e, guarda caso, registrato ancora a San Francisco e ancora nello stesso teatro, questa volta però il 31 agosto e il 1 settembre del 2011. Della line up di quel lontano show del '77 ci sono nuovamente Flaco Jimenez (alla fisarmonica) e Terry Evans (ai cori), che nello specifico vanno a integrare un numerosissimo parterre de roi, composto dai Corridos Famosos (tra cui anche Joachim Cooder alla batteria e Robert Francis al basso) e La Banda Juvenil, big band messicana di dieci elementi che aveva già acconpagnato Cooder nella registrazione dell'ottimo Pull Up Some Dust And Sit Down (2011). In scaletta, alcuni classici già presenti nel disco del 1977 (Volver,Volver, School Is Out, The Dark End Of The Street), brani più recenti (il reggae'n'gospel sincopato e tarantolato di Lord Tell Me Why) e alcune cover, tra cui la celeberrima Goodnight Irene, traditional portato al successo da Leadbelly, e uan rilettura in chiave elettrica di Vigilante Man di Woody Guthrie, con la chitarra di Ry davvero sugli scudi. Tuttavia, non è solo un filotto di canzoni strepitose, che fondono in un abbraccio indissolubile rock, americana, blues e folk mariachi, a rapirci tanto il cuore quanto le orecchie. Ciò che davvero incanta di questo live denso, umorale, e variegatissimo, è la caratura tecnica dei musicisti all'opera e l'inaudita qualità dell'esecuzione. In queste dodici tracce infatti ci sono proprio tutti gli elementi che rende leggendaria una performance live: un suono calibrato e impetuoso, la perfetta coesione e interazione fra tutti i componenti della band, una tecnica mostruosa (d'altra parte, stiamo parlando di gente che suona con Ry Cooder, mica pizza e fichi), e soprattutto un trasporto e un'intensità tali, da trasformare in momenti di gioioso ascolto anche le pause fra un brano e l'altro, quando Ry presenta le canzoni e scherza col pubblico. Live in San Francisco contiene numerosi episodi davvero indimenticabili (tra gli altri, The Dark End Of The Street, Wooly Bully e la graffiante Crazy 'bout an Automobile), tanto che, se volessimo abbandonarci al compiacimento dell'iperbole, verrebbe da dire che questo è uno dei dischi live più belli del nuovo millennio. Dal momento invece che voglio mantenere un profilo decisamnete più basso, chioso la recensione parafrasando una fulminante battuta usata da Carlo Verdone in una mitica scena del film Io e Mia Sorella: "n'artro pianeta!". Le canzoni, Ry Cooder e questo disco.
VOTO : 9,5
(mezzo voto in meno solo perchè non è un album di canzoni nuove di pacca)




Blackswan, venerdì 20/09/2013

2 commenti:

mr.Hyde ha detto...

Il tuo 9,5(raro..) e l'entusiasmo con il quale ne parli, associati all'ascolto di questa versione di Lord Tell Me Why, e al fatto che Ry Cooder è fra i miei preferiti, mi ha fatto venire di la voglia di ascoltarlo.Vedo di provvedere..
Grazie mille!

Blackswan ha detto...

@ Mr Hyde : il disco è davvero favoloso, suonato da dio, emozionante, intenso. A mio avviso, davvero da non perdere.