sabato 19 ottobre 2013

BLACK LABEL SOCIETY – UNBLACKENED




Prendete Order Of The Black (2010), ultimo lavoro in studio, in ordine di tempo, di brani originali firmati Zakk Wylde, e prendete poi l’unplugged The Song Remains Not The Same (2011), raccolta acustica di cover e brani già noti, shakerate il tutto con vigore e avrete il contenuto di questa fatica live. Unblackened contiene infatti la registrazione di un set elettroacustico (più acustico che elettrico) registrato il 6 marzo 2013 al club Nokia di Los Angeles, che terrà compagnia ai fans fino all’uscita del nuovo album della band prevista per il prossimo 2014. Ad accompagnare il barbuto chitarrista di Bayonne, ci sono i fedeli Nick Catanese alla seconda chitarra, John DeServio al basso, Chad Szeliga ai tamburi e in più, udite udite, Derek Sherinian (Dream Theater e Black Country Communion) a dar manforte dietro le tastiere. Meglio precisare fin da subito che i fans ortodossi della band, quelli cioè heavy metal addicted e abituati alle consuete roboanti performance live del mitico Wylde, storceranno probabilmente il naso di fronte a una scaletta a basso contenuto di decibel, nella quale viene enucleata l’anima medlodica delle canzoni con un approccio, per così dire, maggiormente intimista. Certo, non mancano i mitici assolazzi, tutti cuore e tecnica sopraffina, che hanno reso Wylde una sorta di leggenda della musica metal fin dai tempi della militanza osbourniana; tuttavia, nello specifico, emerge semmai la propensione a imboccare altre strade, meno rumorose, che portano nei territori, sempre cari a Zakk, del southern rock e del blues. In scaletta, classiconi dei Black Label Society quali In This River (splendida),  Spoke In The Wheel, e soprattutto Stillborn, rallentatissima e messa a chiosa del live act, la cui reinterpretazione in chiave acustica può esser considerata quasi un valore aggiunto a una carriera vissuta, prevalentemente, a cento all’ora (non dimentichiamo però che, nei dischi dei BLS, due o tre ballate non mancano mai). Disco inusuale ma interessante, suonato con mestiere da una band che si avventura attraverso rotte diverse dalle consuete senza tuttavia perdere mai la bussola, Unblackened contiene anche sei bonus tracks registrate in studio, tra cui due cover : l’ottima Song For You di Leon Russell e Ain’t No Sunshine di Bill Whiters che, usiamo una litote, non è brutta ma nemmeno proprio quello che si dice pane per i denti del grande Wylde.

VOTO : 6,5




Blackswan, sabato 19/10/2013

5 commenti:

monty ha detto...

Piccolo OT: bello il restyling del blog!

Harley Quinn ha detto...

Maccome??? Solo poco più della sufficienza???
Secondo me gli ultimi lavori dei BLS (gruppo tra i miei intoccabili, coniugando alla perfezione l'incazzo strong coi riff belli pesi che Zakk sa compiere magistralmente e l'anima potente del south rock, sono un punto d'equilibrio sonoro interessante in un panorama che ormai tende sempre più ad "annoiare". La sensazione è quella dello sperimentare con ingredienti coi quali però i Black Label Society sanno giocare benissimo. Attendo fremente il nuovo album prossimo anno.

Ps. "In this River" e "Still Born"... che due pezzi favolosi!

qualcosascrivo ha detto...

che meraviglia la nuova veste!

mr.Hyde ha detto...

Restailing in U.S.A Rock?
Il video postato non è male.

Blackswan ha detto...

@ Monty : Grazie mille :)

@ Harley : il disco non mi è dispiaciuto, ma preferisco i BLS che picchiano duro. Questo live è poco speziato per i miei gusti :)

@ Qualcosa : Grazie !:)

@ Mr Hyde : visto che ascolto prevalentemente musica americana...:)