domenica 27 ottobre 2013

GOV’T MULE - SHOUT!




L’idea è originale, su questo non ci sono dubbi, tanto che, come dice lo stesso Warren Haynes, “nessuno lo ha mai fatto prima”. Slash c’era andato molto vicino con il suo primo album solista, ma quella contenuta in Shout !, nuovo disco dei Muli a distanza di quattro anni dal precedente By A Tread, è un’autentica novità: due cd, il primo contenente undici tracce per oltre settanta minuti di musica, il secondo che ripropone gli stessi brani riarrangiati e interpretati ciascuno da un diverso artista di caratura internazionale. Tra questi, vale la pena citare Elvis Costello, Ben Harper, Dr. John, Grace Potter, Dave Matthews, Myles Kennedy e Glenn Hughes, insomma tutta gente di spessore. Fatte le presentazioni, occorre adesso domandarci l’utilità di un’operazione di questo tipo. Perché, e lo dico in tutta franchezza, del secondo cd se ne poteva fare tranquillamente a meno: le canzoni, con qualche ritocco negli arrangiamenti, salvo rari casi (Stop So Low che ospita Dr. John e il reggae bianco di Scared To Live rifatto insieme a Toots Hibbert), sono decisamente inferiori agli ottimi originali suonati dai Gov’t. L’impressione è che il gruppo capitanato da Haynes, che ha un notevole seguito di fedeli, ma tutti southern rock addicted, abbia tentato di allargare il “bacino d’utenza” e di assestare il colpaccio commerciale, sfruttando la cassa mediatica dell’ospitata collettiva. D’altra parte i Muli, che dal vivo sono una delle più grandi band del pianeta, in studio non sono mai riusciti a conquistare veramente, rilasciando album di notevole spessore ma le cui vendite non sono mai state eccelse. Oggi, invece, la stampa non fa che parlare di Shout! e questo a prescindere dalla qualità delle canzoni in esso contenute che, come al solito, è di ottimo livello. La formula è quella del classico disco rock blues,  solido e tradizionale, che alterna lunghe ballate in chiave bluesy a brani decisamente più movimentati che virano verso l’hard e il funky. L’inizio, è di quelli tosti : il funk di World Boss e l’hard rock dal passo pesante di No Rewards (fantastico il giro di basso), pur nella loro classicità, sono in grado di alzare immediatamente la temperatura corporea. Con Scared To Live, Haynes cerca invece l’inusuale strada del reggae imboccandola davvero alla perfezione, mentre Whisper In Your Soul sembra una canzone dei Creedence Clearwater Revival rallentata e lisergica fin quando non vira in un ritornello cazzuto assai. Ma le cose migliori i Gov’t le fanno quando si cimentano con la ballata. Così sulle prime piazze del podio vanno a finire Capture, un lentone blues che avrebbe comodamente trovato spazio in un disco di David Crosby, e la conclusiva Bring On The Music, undici minuti giocati sul contrappunto fra organo e chitarrra, che è di sicuro una delle migliori canzoni mai scritte da Haynes (i cui assoli, poffarbacco, fanno accartocciare la pelle per i brividi). In definitiva, Shout ! è un grande disco di rock blues, che gli amanti del genere adoreranno. Ma ciò che davvero vale è il primo cd, le cui canzoni sono belle proprio perchè suonate dai Gov’t Mule, mentre in mano altrui perdono molto del loro naturale fascino.

VOTO :

CD 1 : 8
CD 2 : 6





Blackswan, domenica 27/10/2013

2 commenti:

mr.Hyde ha detto...

Bello!Trovo giusto il voto (almeno per quello che si ascolta dal video, grande!). Eppure mi sembra strano che i grandi che hanno partecipato non abbiano dato un loro impronta..
Molto da C.S.N.Y,vero, chitarre da 9!
L'inizio con l'assolo di Captured mi ricorda, un po' Funky Dung dei Pink Floyd.

Blackswan ha detto...

@ mr hyde : a mio avviso sono cosi' belli i pezzi suonati dai GM,che gli altri sembrano assolutamente inutili.