martedì 31 dicembre 2013

2013 : GLI ALTRI OSCAR DEL KILLER





MIGLIOR FILM MUSICALE:
SPRINGSTEEN & I
Io sono springsteeniano. Che equivale a dire io sono cattolico, protestante, buddista, e così via. Per chiarezza espositiva verso chi ancora non lo sapesse, Springsteen non è una semplice rockstar, ma una religione, una fede, un dogma ineffabile. Questo film documentario, diretto da Baillie Walsh e prodotto da Ridley Scott, ha proprio lo scopo di raccontare il Boss attraverso lo sguardo (incantato) di innumerevoli fedeli, ops ! fans, sparsi in tutto il mondo. Tra questi, noterete, ci sono i praticanti ortodossi, che ascoltano solo Bruce, che ne parlano di continuo, che custodiscono dischi, biglietti, filmati come fossero relique, e quelli, invece, come il sottoscritto, che nonostante la passione, riescono a mantenere ancora un rapporto ottimale con la realtà circostante (durante la visione, ho pianto solo tre volte e solo quando mi sono alzato dal divano per baciare lo schermo). Una storia, quella che lega Springsteen ai suoi fans, che non ha eguali al mondo, questo ce lo devono anche i detrattori, e che si nutre di reciproci e continui tributi d’affetto. Perché il boss, anche questo ci devono i detrattori, è capace come nessun altro di abbattere la barriera che separa la rockstar dal pubblico, di essere ciò che semplicemente è: un uomo comune in mezzo alla gente comune. Non stupisce più di tanto allora, vedere il Springsteen far salire sul palco un finto Elvis e consegnargli il microfono per cantare insieme All Shook Up, o consolare un fan appena scaricato dalla fidanzata davanti a una platea emozionata, o fermarsi per strada a suonare la chitarra insieme a dei completi sconosciuti. Questo è il Boss che emerge da decine di racconti di fans, da cui trapela, in una festante carrellata di interventi, un amore così intenso e viscerale da lasciare a volte senza parole (il fan che si mette a piangere mentre spiega il senso delle canzoni di Bruce). Un film gioioso, emozionato ed emozionante, arricchito da una sezione bonus da far tremare le vene dei polsi : sei tracce dall’ormai mitico live di Springsteen all’ Hyde Park di Londra del 2012, proprio quello interrotto dalla polizia, e al quale partecipò anche Paul McCartney. Insieme i due cantarono Twist and Shout e I Saw Her Standing There, lasciando il pubblico, nemmeno il caso di dirlo, a bocca spalancata. Da quella serata, c’è anche una versione di Thunder Road che, a parere di scrive, è tra le migliori di sempre. Grazie di tutto, blood brother: i love you.

MIGLIOR FILM:
ZERO DARK THIRTY di KATHRYN BIGELOW
DJANGO UNCHAINED di QUENTIN TARANTINO
Due grandi cineasti sfornano due autentici capolavori. Difficile scegliere quale dei due sia il migliore. Quindi opto per un ex aequo che, credo, non dispiacerà a nessuno.







MIGLIOR LIBRO DELL’ANNO:
JOEL DICKER – LA VERITA’ SUL CASO HARRY QUEBERT
Furbetto e ruffiano fin che si vuole, ma il secondo romanzo di Dicker si è rivelato un’autentica bomba. Intreccio irresistibile, colpi di scena a go go e un finale all’altezza delle aspettative. 



IL MOMENTO TRISTE:
LOU REED & DON GALLO
Il 2013 è stato un anno funestato da molti lutti eccellenti, alcuni dei quali, per il sottoscritto, assai dolorosi. Con la morte di Lou Reed e di Don Gallo ho perso una parte di me stesso.







IL MOMENTO FELICE :
RADIOPANESALAME
Un’esperienza iniziata per gioco che mi ha fatto conoscere nuovi amici e mi ha riempito le giornate di gioia. Oggi, la radio è cresciuta, in ascolti e qualità. Il 2013 ha portato il sito (http://www.radiopanesalame.it/), il 2014 porterà nuovi programmi e nuove entusiasmanti esperienze.



L’UOMO DELL’ANNO:
ANTONINO DI MATTEO
L’uomo che sta indagando sulla trattativa Stato-Mafia, minacciato di morte dalla cupola, abbandonato dalle istituzioni che dovrebbero proteggerlo. Un eroe dei nostri tempi, di cui nessuno parlerà mai abbastanza.



Blackswan, martedì 31/12/2012

6 commenti:

Nico ha detto...

Nelle mie classifiche ci saranno sicuramente Zero Dark Thirty e La verità sul caso di Harry Quebert ;)

Badit ha detto...

Ciao Nick.bellissimo e sincero post sul Boss!Ho apprezzato molto anche i tuoi "Oscar".
Ti auguro un felice anno nuovo!
Un abbraccio.

kermitilrospo ha detto...

infatti.... Antonino di Matteo non so nemmeno chi sia....

buon anno

Unknown ha detto...

Di Zero Dark già sai. Springsteen and I l'ho recuperato da poco, bello assai. Per il resto mi piacciono i tuoi Oscar. Buon Anno!

Il Mondo Capovolto ha detto...

Mi piacciono questo Oscar! Ho molto su cui "acculturarmi" dopo questi consigli :)

Lady Left ha detto...

Com'è che posso stare due mesi senza aprire un blog, ma ogni volta che torno sul tuo riesci a commuovermi (vedi don Gallo e Di Matteo) e a farmi apprezzare di più cose che già conoscevo ("La verità sul caso Harry Quebert")?
Massima stima :)