lunedì 24 febbraio 2014

IL MEGLIO DEL PEGGIO - 20^ puntata





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.


"E' finita la ricreazione", dice, sorridendo, Matteo Il Rampante con tanto di campanella in mano dopo il gelido e rapido passaggio di consegne con l'uscente Enrico Letta. E ora, compiuto il "letticidio", tutti ai propri posti per iniziare a lavorare sodo. "Una riforma al mese" annuncia, spavaldo, Matteo. " Molti di noi si giocano la faccia, che per me è piu' importante della carriera", precisa. Peccato che si sia dimenticato di essersela già giocata dopo il tradimento al suo predecessore e le balle che ha raccontato in tutti questi mesi. Quisquilie, direbbe qualcuno. E' la politica. Grandi novità ci prospetta il neo Premier: l'abolizione della carica di vicepremier e una nutrita presenza femminile (la metà della squadra di Governo) per un totale di 16 Ministri con qualche conferma come Angelino Alfano agli Interni (alla faccia della sig.ra Shalabayeva) che perde la carica di vicepresidente, Dario Franceschini (l'ex bersaniano folgorato sulla via di Damasco, ora renziano ), che assume il dicastero della Cultura, Graziano Delrio " Il plenipotenziario", nominato Sottosegretario alla Presidenza e Andrea Orlando che, dall'Ambiente, passa alla Giustizia. Confermati, per il quieto vivere, anche Maurizio Lupi alle Infrastrutture e Beatrice Lorenzin alla Salute. Solo un tecnico di prestigio internazionale alla guida dell' Economia, Pier Carlo Padoan. Nel complesso, un governo di modestissima caratura rispetto agli annunci trionfalistici sul ricambio di genere e generazionale. Se per il secondo aspetto Renzi ha mantenuto le promesse, sul ricambio di genere ha fallito miseramente. Tanto per non fare nomi, Andrea Orlando alla Giustizia mi fa venire la pelle d'oca. Preferito all'ultimo momento ad un nome altisonante come quello del magistrato Nicola Gratteri, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, la sua nomina rappresenta una contiguità ll'inciucio. Orlando, per chi non lo sapesse, è un sostenitore convinto dell'abolizione (o comunque di una riduzione significativa) della obbligatorietà dell'azione penale e dell'ergastolo con una ridefinizione del 41 bis (con buona pace dei mafiosi). Pare anche che l'ex giovane turco non sia in possesso di un curriculum adeguato al nuovo incarico. Chissenefrega, l'importante è piegare la testa ai diktat del Presidentissimo Napolitano che, dopo la lettura dei Ministri da parte di Renzi, ha precisato: "Nessun braccio di ferro col Premier". Quanto al licenziamento last minute di Emma Bonino e alla nomina della fedelissima Federica Mogherini, Matteo si sarebbe giustificato con un " Nulla di personale, ma serve un cambiamento". Tradotto: fatti più in là. Punto. E concludo la sagra degli orrori con la nomina del Ministro dello Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Federica Guidi. Sostenitrice convinta del nucleare, la neo ministra, pupilla di Silvietto, incarna alla perfezione il conflitto di interessi. Sebbene si sia dimessa da tutte le cariche, la sua azienda , Ducati Energia, sta delocalizzando il lavoro all'estero. Ma questa è solo la punta dell'iceberg. La Ducati ha interessi economici su grandi gruppi pubblici tra i quali Enel, Ferrovie dello Stato e Poste. Graziano Delrio ha dichiarato che è giunta l'ora di affrontare la legge sul conflitto di interessi, perchè il Paese se lo merita. Ed eccoci servita, Federica Guidi. Ora resta da affrontare i nodi del voto di fiducia alla Camera con l'incognita del Senato, dove i numeri destano qualche preoccupazione, e delle nomine dei sottosegretari. Altri figliocci da accontentare con una poltrona, insomma. E se speravamo su Pippo Civati, lasciamo perdere. Sulla fiducia al nuovo Governo dice: "Voterei no, ma non voglio lasciare il Pd". Civati, il bambino capriccioso che non sa cosa vuol fare da grande. Cosa è cambiato? Nulla. Il copione è lo stesso. Cambia il protagonista, cambiano gli attori ma il film resta uguale. Giochi di palazzo, tradimenti e veleni serviti su un piatto d'argento. "Dopo di me c'è solo il mago Otelma, poi le abbiamo provate tutte", diceva Renzi. Forse il mago Otelma avrebbe fatto una figura migliore. 

Matteo Renzi a Beppe Grillo, durante le consultazioni alla Camera: "Non è il trailer del tuo show. Se le prevendite vanno male, ti dò una mano... Esci da questo blog, da questo streaming, qui c'è il dolore della gente". Grillo lo
aveva precedentemente attaccato dicendo causticamente :"Non ti dò la fiducia perchè rappresenti le banche e i poteri forti. Qualsiasi cosa dici, non sei credibile".

Un ex compagno di classe di Matteo Renzi, intervistato da un'emittente fiorentina lo ricorda così: "Al liceo lo chiamavamo il Bomba, perchè le sparava grosse".

Licia Ronzulli (eurodeputata di Fi) dispensa consigli alla neo first lady, Agnese Renzi : "Agnese non seguirà Renzi (a Roma). Consiglio: Agnese, fai i bagagli e vai a Roma. Segnare sempre il territorio. Gli spazi vuoti vengono
riempiti
".

Daniela Santanchè, prima di entrare alla riunione dei parlamentari di Forza Italia : "Se Alfano si sfila dal Governo, io vado a farmi monaca".

Rosario Crocetta (Presidente della Regione Sicilia) alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora": "Io sono gay, poi perchè non mi dovrebbero piacere le donne me lo dovete spiegare. Qualcuna che ti arrapa c'è sempre".

Cleopatra, lunedì 24/02/2014

2 commenti:

Ernest ha detto...

Ma la Santanché non aveva detto che se Silvio veniva condannato se ne sarebbe andata...

Offhegoes ha detto...

Cara Cleopatra il quadro e' agghiaccante e Renzi e' un impresentabile......ma lo avete visto con laptop apple (!) telefonino smart e fogli disordinati sulla scrivania mentre i parlamentari gli parlavano???