lunedì 4 agosto 2014

IL CASO TONY VEITCH - WILLIAM MCILVANNEY




Nel pronto soccorso del Victoria Infirmary di Glasgow, i medici hanno fretta. Ci sono malati di ogni genere, chi ha tempo di occuparsi dell’agonia di un barbone alcolizzato? Ma Eck Adamson continua a ripetere il nome dell’ispettore Jack Laidlaw, finché qualcuno si decide a dargli retta. Le ultime parole di Eck, così come il biglietto che mette in mano all’ispettore giunto al suo capezzale, sembrano il delirio di un moribondo, ma sono più che sufficienti per solleticare il fiuto investigativo e il senso di giustizia di Laidlaw, esacerbati dall’indifferenza generale. Mentre lui indaga su questa pista e sulla misteriosa scomparsa di uno studente universitario di nome Tony Veitch, un altro decesso provoca ben più clamore in città: un noto malavitoso è stato accoltellato, cosa che lascia presagire una lunga scia di vendette tra bande rivali e che spinge la polizia a concentrare tutti i propri sforzi su questo caso. Ma Laidlaw non ci sta. In una Glasgow di stretta osservanza calvinista, lui crede ancora nella sua religione laica, quella per cui l’unica strada verso la redenzione passa attraverso la giustizia e la cura per il prossimo, chiunque esso sia. Compresi gli ubriaconi senzatetto.Contro lo scetticismo di tutti, prosegue cocciutamente le sue indagini, finché la verità verrà finalmente a galla.

William McIlvanney è un grande scrittore, uno dei migliori che abbia incontrato nel mio (tortuoso) cammino di lettore onnivoro. In Italia è praticamente sconosciuto e solo da ultimo, grazie a Feltrinelli (le precedenti pubblicazioni le si devono a Giovanni Tranchida Editore), le sue opere cominciano a essere conosciute al grande pubblico. Non è mai troppo tardi, quindi, per accostarsi a un autore che traendo spunto dal romanzo poliziesco, esce dagli schemi di genere per raccontarci, attraverso la complessa figura dell’ispettore Laidlaw, miseria e nobiltà del genere umano. Usando uno stereotipo abusato, si potrebbe affermare che Il Caso Tony Veitch (titolo originale Le Carte Di Tony Veitch) sia un thriller dell’anima: chi è questo giovane rampollo dell’alta borghesia scozzese ? Cosa ha fatto ? Dove si nasconde e perché? Tutte domande le cui risposte serviranno a sviluppare la trama gialla del romanzo, certo, ma soprattutto a ricostruire una storia fatta di menzogne, di ipocrisia, di dolore, di idealismo, di lettere scritte (le carte di Veitch) e mai veramente giunte a destinazione. Tony Veitch è solo un pretesto per raccontarci di una Glasgow fascinosa e cupa, sporca e violenta, crogiuolo di umanità reietta, di uomini e donne impotenti di fronte alla tragedia che si compie, di un perbenismo di facciata che è il vero ostacolo alla ricerca della verità. In un mondo che appare immobile e manicheo, in cui ogni cosa pare soggetta a regole immutabili (anche il male è conforme a rigide regole non scritte), Laidlaw e Tony Veitch sono due variabili incontrollate le cui personalità (una svelata, l’altra muta ma incombente) inevitabilmente si attraggono: entrambe portano un carico di sofferenza indicibile, entrambe pagano il caro prezzo di una sensibilità superiore, entrambe sono destinate alla solitudine della consapevolezza. A metà fra Simenon e Durrenmatt, Il Caso Tony Veitch  è un romanzo difficile per gli infiniti sottintesi che propone, spiazzante nello sviluppo dell’intreccio, complesso per l’architettura psicologica di personaggi tanto ben delineati da apparirci come reali, quasi palpabili (l’incontro di Laidlaw con la sorella di Eck Adamson è un crescendo di sottigliezze emotive che lascia storditi per intensità). Alla fine del libro, scoprirete tutto di Tony Veitch, scoprirete l’assassino (ma a quel punto vi importerà ben poco) e scoprirete che il male fatto è un esattore che bussa alla vostra porta prima che lo faccia Dio (e redimersi è possibile solo attraverso l’esercizio dell’empatia). Un grande romanzo, un grande scrittore. Imperdibile.


Blackswan, lunedì 04/08/2014

2 commenti:

Sandra M. ha detto...

Da appassionata del genere...non posso che annotarmelo.

cri ha detto...

la lista dei libri da leggere è già' lunga, pero' se me lo consigli lo faccio passare avanti a tanti altri tomi!