lunedì 12 gennaio 2015

CRACKER - BERKELEY TO BAKERSFIELD



Da queste parti, il padrone delle ferriere porta il nome di David Lowery, che i più ricordano anche a capo dei Camper Van Beethoven, l'altra band con la quale suona ormai da un trentennio. Mentre i CVB, soprattutto negli anni '80, portavano il loro rock a sperimentare azzardi di crossover non sempre digeribili al grande pubblico, i Cracker si sono sempre mossi in territori più convenzionali, e dal sapore decisamente più americano, in equilibrio fra rock e alt country. Questo nuovo full lenght, diciotto tracce per due cd, è un pò la summa del Lowery pensiero "normalizzato", quello cioè che si concentra su vere e proprie canzoni invece di puntare alle ricerche avanguardistiche (e talvolta un filo masturbatorie) dei CVB. Brani rock e brani country, niente di più, niente di meno. Il plot che sta alla base dell'album vive esclusivamente in questa bipartizione: nove cangianti canzoni di punk e garage  rock (c’è profumo di Willie Nile nell’aria) che attingono colore dal sole della California, nel primo disco, e nove canzoni di country (rock) in un secondo cd decisamente più morbido. Cinque ore di macchina separano Berkely (San Francisco) da Bakersfield (Los Angeles). Eppure la distanza fra le due cittadine californiane va ben oltre il mero dato chilometrico: c'è un abisso socio politico che viene descritto meravigliosamente dalla prosa ironica e tagliente di Lowery e rimarcato dalla netta differenza di sound. Nel primo disco, infatti, si cimenta la line up completa della band, mentre nel secondo compaiono solo Lowery e il chitarrista Johnny Hickman, oltre a un gruppo di rodati sessionisti. E poi: il rock sta a sinistra e il country a destra. Una dicotomia un pò forzata e banale, forse, ma che passa in secondo piano rispetto a una scaletta che non ha un filler nè un momento di stanca. Grandi testi, splendide canzoni (il primo cd, a mio avviso, è leggermente superiore al secondo) e ganci melodici a iosa (i due minuti dell'iniziale Torches And Pitchforks, ad esempio, sono semplicemente deliziosi) che, sia da destra che da sinistra, non ci metteranno molto a concupire le vostre orecchie.

VOTO: 7,5






Blackswan, lunedì 12/01/2015

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