lunedì 16 febbraio 2015

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

Mentre l'Italia sanremese si trastulla tra canzonette, gossip e reunion di redivivi Albani e Romine, a Montecitorio va in scena il controfestival. Da una parte, opinionisti più o meno improvvisati se ne stanno spiaggiati su comode poltrone a discettare inutilmente sulle mise di Emma Marrone, dall'altra, si assiste a uno spettacolo surreale che con lustrini e paillettes ha ben poco a che fare. Risse da condominio, come quelle tra petulanti vicini di casa che ammorbano il pianerottolo con l'odore di frittura di sarde o che sbattono il tappeto sul balcone proprio mentre stendi i panni. L'immagine del Parlamento è proprio questa. 
Si riscrive la Costituzione e ci si aspetterebbe, perlomeno, un confronto tra persone di buona creanza. Tutt'altro. Si sentono proferire insulti e minacce da livorosi deputati. Si vedono scazzottate, fogli volanti, parapiglia tra i banchi dell'emiciclo ed esponenti delle opposizioni uscire dall'Aula. Risultato: espulsioni, come se piovesse, e l'immagine di un lento e irreversibile declino della democrazia. Poi, a notte fonda, con fare da guappo, irrompe Lui, il Mitico Matteo. Con la solita espressione di sfida, con quell'insopportabile sorrisetto strafottente. "Anche stavolta, si conferma il peggior Presidente del Consiglio della storia unitaria. Non si era mai visto il capo del governo venire alla Camera, nottetempo, a fare il bullo...", precisa un iracondo Brunetta, nei panni di Masaniello. Già perchè, per chi si fosse perso una puntata, ora Brunetta guida la rivolta di una fronda di Forza Italia contro Renzi.
Il teatro dell'assurdo è servito. E pensare che fino a qualche settimana fa, Brunetta e (quasi) tutto il cucuzzaro erano culo e camicia con il Pd. Quando si dice la coerenza.
Si vocifera che il nostro Grande Premier si sia parecchio irritato per le contestazioni e l'ostruzionismo delle minoranze, colpevoli di rallentare il percorso delle riforme costituzionali. " Un abbraccio a gufi e sorci verdi" , twitta con la solita spocchia, il nostro instancabile Trottolino Amoroso. Già, non dimentichiamo che lui è l'uomo della Provvidenza. Lui va avanti anche da solo e nessuno osi ostacolarlo. Eccolo il Partito, democratico solo di nome, che modifica le regole in solitudine, con il silenzio - assenso del neo Presidente della Repubblica. Intanto, la seduta fiume prosegue fino a notte fonda. Stanno demolendo, pezzo dopo pezzo, la Costituzione. Stanno esautorando il Parlamento e,intanto, l'Italia canta. 

Antonio Razzi (FI): "Volevo cantare a Sanremo, il brano era già pronto ma Conti non mi ha voluto. Pazienza, farò un film con Robert De Niro. Cominceremo a girare in primavera..."

Domenico Scilipoti (FI): "Altrochè traditore, io con Silvio ho salvato l'Italia. Di Scilipoti ce n'è uno solo".

Matteo Salvini, sulla Grecia: "La Grecia? E che cazzo c'ha? Qualche isoletta e del formaggio. Noi abbiamo le industrie"

Denis Verdini, dopo la rottura del Patto del Nazareno: "Io adesso non mi muovo, mi godo la scena. Sto sulla riva del fiume e osservo nani e ballerine far festa per la fine del Patto. Berlusconi non ha capito che questo qui non fa prigionieri, Matteo lo ammazza, non scherza. Se Silvio preferisce l'Albero delle Zoccole, faccia pure..."

Cleopatra, lunedì 16/02/2015 

2 commenti:

Granduca di Moletania ha detto...

Vuoi trascorrere una rilassante e piacevole serata italiana davanti alla TV? Non hai che l'imbarazzo della scelta: Sanremo, calcio o politica. Oppure Calcio, Sanremo o politica. Altrimenti politica, calcio o Sanremo.
Il nostro mondo è tutto quà?

Si susseguono inesorabili le settimane, i mesi, gli anni;cambiano alcuni personaggi, ma noi italiani non cambiamo mai.

Perchè allora dovrebbero migliorare i politici e smettere di fare "del loro meglio" per noi?
Va bene, va tutto bene così. Andiamo con un filo di gaas.

Un abbraccio.

Ernest ha detto...

cmq Razzi a Sanremo se la poteva giocare....