lunedì 9 febbraio 2015

IL MEGLIO DEL PEGGIO




Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.

"...Avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria" (Silvio Berlusconi).

Per la serie: "il bue dice cornuto all'asino". Silvietto chiagne e, nel frattempo, fotte. Dopo lo sgambetto del Quirinale, l'ex Cavaliere alza la voce in una intervista al Tg5. Si sente pugnalato alle spalle, il Patto del Nazareno è in frantumi. Almeno questo è quanto vorrebbero farci credere. La verità non è che un'ennesima farsa che si consuma davanti agli occhi dei cittadini onesti. 
Una patetica pantomima dove aleggia la solita visione manichea. Prima tutti nemici, tutti cospiratori. Poi, come per incanto, il bene trionfa sul male. E allora, eccoli tutti insieme appassionatamente alla cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica. Un condannato che sfila tronfio nei salotti del Quirinale. Come se nulla fosse. Sorrisi d'intesa, pacche sulle spalle. E' stato invitato, si dice, come segno di pacificazione. Uno squallido teatro di figuranti e imbucati di ogni risma da fare invidia persino a Cetto Laqualunque. Un redivivo Silvio, in gran spolvero, truccato a dovere per l'occasione, con in tasca il solito repertorio di piccinerie di cui non sentivamo la mancanza. Tra un braccio sulla spalla a Nichi Vendola e un "birichino" rivolto a Renzi non ci ha risparmiato il solito greve siparietto verso Rosy Bindi, rea di non essere una gnocca del reame: "Non ci aspettavamo da un uomo, pardon, da una donna, tante lacrime". Ora, a piangere è Silvio. E' stato tradito. Il partito gli sfugge dalle mani ma lui lavora per il bene del Paese. Torna all'opposizione. Voterà solo quello che lo convince (leggete: quello che gli conviene). Stiamo sereni, dunque. Ma anche Matteo, lavora per noi. Lui è l'uomo della Provvidenza. Ha ricompattato il Pd, ha messo all'angolo Silvietto, sta riprendendo quota nei sondaggi e, intanto, si accaparra transfughi da altri partiti. "Non c'è una campagna acquisti", si affretta a precisare la Fata Turchina Boschi. Già, proprio lei. Quella che non era presente al Consiglio dei Ministri, mentre si votava un provvedimento che trasforma gli istituti di credito popolari in s.p.a. (il padre della ministra, guarda caso, è vice presidente della Banca Popolare dell'Etruria). E guai a parlare di conflitto di interessi.  
"Questo è un anno felix", assicura Matteo dall'Hangar Bicocca di Milano. L'unico Felix che ricordo è un gatto ed è un cartone animato. Questi cialtroni non sono nemmeno la brutta copia del Pulcino Pio.

Oliviero Toscani: "I veneti? Sono storicamente un popolo di ubriaconi. Alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri...Basta sentire l'accento veneto: è da vino".

Giuliano Amato, inizialmente indicato tra i possibili successori di Giorgio Napolitano: "Dopo di me, Mattarella era il mio preferito...".

Carlo Giovanardi, a proposito del caso Magherini per la cui morte sono indagate 7 persone, tra carabinieri e volontari della Croce Rossa, per omicidio colposo: "Magherini? Era strafatto di coca, ha dato di matto, ha picchiato la gente".

Antonio Razzi, in collegamento con "La Zanzara":" Sto qui al Parco dei Principi con Lino Banfi. Stiamo vedendo di fare un film insieme. Siamo la coppia più bella del mondo..."

Cleopatra, lunedì 09/02/2015

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