lunedì 27 aprile 2015

IL MEGLIO DEL PEGGIO





"Ma chi se ne frega di Gianni Morandi. Che si faccia una cantata. Lui fa lezioni di generosità agli altri con decine di milioni di euro sul conto corrente...Gianni Morandi me lo ascolto mentre si fa mandare dalla mamma a prendere il latte....Se è così attento alle esigenze degli immigrati, dia il buon esempio: accolga, ospiti, mantenga e paghi di tasca sua" . (Matteo Salvini)

Quando si dice, tirarsi la zappa sui piedi. Fossi stata al posto di Salvini, avrei evitato ogni riferimento al latte semplicemente per una questione di buon senso. Lo scandalo legato alle quote latte e al sostegno della Lega agli allevatori fuorilegge, rei di avere superato il limite di produzione imposto dalla Commissione Europea, sono ancora attuali e nonostante l'ingente danno economico causato allo Stato, Salvini, anzichè indossare la felpa con la parola "Abbiamo sbagliato", persevera nel solito becero battibecco sugli immigrati. Del resto, incombono le elezioni regionali e per il leader felpato non c'è tempo da perdere. Quel che conta è fare impressione sulla massa con parole e gesti simbolici. 
Tutto fa brodo per la causa, dunque: proporre l'affondamento dei barconi, respingere gli immigrati e, se necessario, guidare pure le ruspe, come è accaduto a Scandicci, in un campo rom. "Ringrazio la Livorno democratica, diamo una lezione di democrazia a questi sfigati", rintuzza il ruspante Matteo rivolgendosi a un gruppo di contestatori, armati di uova, durante il suo comizio nella città toscana. Se dissenti da qualcuno, ti tirano le pietre. Quando va bene si è apostrofati come sfigato, gufo o rosicone. Quando va male si è oggetto di offese riprovevoli come quelle rivolte dal candidato sindaco per la Lega Nord di Canossa alla opinionista Selvaggia Lucarelli, che esprimendo un'opinione sul dramma dell'immigrazione, le è stato scritto su Facebook: " Zitta, puttana".
E' la politica dell'hate speech, degli insulti da tifoseria da stadio. L'offesa come strumento di comunicazione sembra, ormai, prevalere sul confronto moderato e civile. In Parlamento e sulla rete. Sui giornali e nei programmi di approfondimento. Da destra a sinistra si irride l'avversario con insulti e provocazioni. Neppure i defunti sono risparmiati dalla violenza verbale.
Come le frasi oltraggiose rivolte da Fabio Tortosa (il poliziotto che, durante il G8 di Genova, partecipò al blitz alla scuola Diaz) a Carlo Giuliani con tanto di placet di una certa parte politica, onorevole Santanchè in testa. Il sanguigno Tortosa è stato sospeso.
La Santanchè, purtroppo, rimane al suo posto, pagata da noi italiani, mentre i talk show se la contendono come ospite.
Restano poltronati anche tutti quei "signori" della politica che, pur rappresentando le istituzioni, si rendono complici e, a volte, ispiratori di una deriva morale ormai irreversibile.  

Daniela Santanchè sugli immigrati: "Tutta questa gente dove trova i soldi per pagare gli scafisti? Io ho un sospetto: molte di queste persone sono pagate perchè vogliono farle venire in Italia per invaderci, per conquistarci".

Silvio Berlusconi ai deputati di Forza Italia: "D'ora in poi farò solo convegni al chiuso: sono tra gli obiettivi dell'Isis, sono in cima ai loro bersagli".

Antonio Razzi su Twitter: "Vi rendete conto, mi hanno proposto con tanta crana un film porno!"

Renato Brunetta, in un'intervista al Corriere della Sera: "Siamo di fronte alla rinascita di Berlusconi...ora, (estinta la pena) cambia tutto. Adesso, finalmente, è il tempo della rinascita".

Cleopatra, lunedì 27/04/2015

2 commenti:

cristiana marzocchi ha detto...

Dobbiamo sempre distingueci. Anche negli altri Paesi ci sono anti europeisti e amanti della destra, ma raramente dicono scempiaggini come i nostri.
Cristiana

Patalice ha detto...

...secondo me Morandi poteva starsene zitto, persone abbienti, che potrebbero ospitare e fare molto, in generale, dovrebbero esimersi da chiacchiere così, un tanto al chilo, pur di tornare a far parlare di loro