domenica 15 novembre 2015

THE ALLMAN BROTHERS BAND – LIVE AT THE COW PALACE, NEW YEARS EVE 1973



Ultimo giorno del 1973 e la Allman Brothers Band si trova a San Francisco, sul palco del Cow Palace, per festeggiare la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo. Qualche mese prima, a marzo per la precisione, è uscito Brothers & Sisters, il nuovo album, che è volato per cinque settimane in testa alla classifica Billboard 200, danno alla band quella visibilità e quel successo commerciale attesi da tempo. Mancano i compianti Duane Allman (deceduto nel 1971) e Berry Oakley (deceduto a fine 1972), che, per una di quelle bizzarre casualità disegnate dal destino, sono morti nello stesso modo e più o meno nello stesso luogo, in un incidente automobilistico. L’ultimo acquisto del gruppo è Chuck Leavell, che si siede dietro il pianoforte e le tastiere per compensare la mancanza della seconda chitarra, mentre il timone della band viene tenuto saldamente in mano da Gregg Allman, e soprattutto da Dickey Betts, che sbriglia la propria vena compositiva, scrivendo la maggior parte delle canzoni del disco e due bombe super premiate come Jessica e Ramblin’ Man. Questa, per sommi capi, è la visione d’insieme utile a comprendere quale sia il clima che si respirava durante questo favoloso live act, registrato da Radio Ksan Fm, ascoltato ai tempi, così almeno si dice, da quaranta milioni di persone, e finito adesso su triplo cd, a uso e consumo di tutti coloro che di quell’evento lessero solo sui libri di storia. A parte qualche scarica elettrica e qualche leggero calo di tensione, la registrazione è di ottima qualità ed esalta il travolgente sound di una band affiatatissima, che procede per quasi quattro ore con il pilota automatico, proponendo il meglio di un repertorio ormai ben consolidato, in cui la parte del leone spetta proprio a Brothers & Sisters (a parte Pony Boy e Jelly Jelly rifatto per intero). Sul palco, per l’ultima parte del concerto, salgono anche Jerry Garcia e Bill Kreutzmann dei Grateful Dead, oltre a Boz Scaggs (già con la Steve Miller Band), dando così vita insieme alla ABB  a una torrenziale jam aperta dai quasi trenta minuti di Bo Diddley/Mountain Jam. Non siamo ai livelli del mitico Live At Fillmore East (Duane Allman resta insostituibile), ma questo live, facilmente recuperabile in rete e un po’ meno nei negozi specializzati, è un chicca imperdibile per tutti i fans. E quando, dopo il conto alla rovescia e gli auguri di buon anno, parte una travolgente Statesboro Blues, sono brividi e lucciconi.

VOTO: 9 





Blackswan, domenica 15/11/2015

2 commenti:

SigurRos82 ha detto...

Questo me lo compro di sicuro, già messo in carrello ;-)
AMO gli Allman dal vivo e il loro libero fluire di rock-blues, soul, jazz...

Un abbraccio!

Blackswan ha detto...

@ SigurRos82: a chi lo dici ! :)Ho passato la vita ad ascoltare gli Allman...
Grazie per l'intervento: ti ho inserita nel blog roll, così da poterti seguire. Come, peraltro, già faccio grazie alla radio :)