mercoledì 27 gennaio 2016

IT’S A CRUEL LIFE





Ci sono artisti che sono rimasti legati per tutta la vita, volenti o nolenti, a una sola canzone. E’ il caso di Colin Vearncombe, in arte Black, che tutti ricordano unicamente per la sua hit, Wonderful Life, datata 1987. Da allora, Colin non ha mai smesso di cantare, ha sempre cercato di uscire dalla gabbia d’oro di quell’indimenticato successo, continuando a scrivere canzoni che si facessero ricordare. Non ci è mai riuscito, però; e dal momento che la vita può essere crudele oltre che meravigliosa, ieri si è spento, a soli 53 anni, per un incidente stradale, senza mai più toccare le vette della celebrità. Di lui ci resta però Wonderful Life, una grandissima canzone, venata da un mood malinconico che ne contraddiceva il titolo e che, a posteriori, suona come una sorta di presagio. Una canzone che non smetteresti mai di ascoltare e che riesce, contemporaneamente, a regalarci sia una lacrima che un sorriso.
So Long, Colin.

No need to run and hide, it's a wonderful, wonderful life. No need to laugh and cry, it's a wonderful, wonderful life…





Blackswan, mercoledì 27/01/2016

3 commenti:

Unknown ha detto...

Oddio, mi dispiace...che canzone meravigliosa...

Ezzelino da Romano ha detto...

A me piaceva tantissimo l'accoppiata canzone-video, con quelle immagini in bianco e nero di una località di mare inglese, bambini che giocano e persone anziane sotto un sole pallido.
C'era una bella malinconia in quelle immagini.
Mi veniva facile considerarlo una persona intelligente e sensibile.
In tal caso avrà molto da dirsi con il Duca bianco.
Vedo un po' più complesso il dialogo con Lemmy ma magari non è detto.
In fondo le distanze soggettive sono un limite tipico dei vivi.

Fulvia ha detto...

Il pezzo è fantastico, lo ricordo.
Un sogno ad occhi aperti...