lunedì 1 febbraio 2016

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!" (Dante Alighieri, Canto VI del Purgatorio).

Diciamoci la verità, l'Italia un po' servile lo è sempre stata. Questa naturale propensione alla subalternità era già nota fin dai tempi del Sommo Poeta che ben conosceva il mal vezzo della classe politica nostrana. Passano gli anni, ma tutto resta drammaticamente uguale. Renzi come Berlusconi, se non peggio. In tema di figuracce, Silvietto non ha eguali. Vi ricordate quando concesse a Gheddafi, 'scortato' da un harem di avvenenti amazzoni e da ben 30 cavalli arabi, lo spazio per la tenda beduina nel parco di Villa Doria Pamphili? Correva l'anno 2010 e quella era ribattezzata "l'Italietta berlusconiana" da cinepanettone. Fummo, a ragione, il bersaglio della stampa di tutto il mondo, bollati come paese sottomesso che svende i valori della cultura occidentale.
Il Pd, allora all'opposizione, non risparmiò invettive all'ex Cavaliere, reo di complicità nella violazione della dignità delle donne italiane. Tutto il mondo intellettuale si profuse in parole di biasimo nei confronti di Berlusconi.
Non sono passati molti lustri e il Magnifico Matteo sembra ripercorrere paro paro le orme del maestro Silvio. L'occasione si presenta con la visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rohani, impegnato in una serie di incontri in Europa per promuovere il suo paese. Fin qui nulla di rilevante, se non fosse che qualche "solone" abbia deciso di coprire le nudità delle statue di epoca greco- romana, esposte nella sala destinata alla conferenza stampa del leader iraniano e del bischero Matteo. Così, la Venere Esquilina e il gruppo scultoreo Ephedrismos sono stati orrendamente occultati da pannelli di cartongesso per non turbare la sensibilità dell'ospite illustre. L'ennesima gaffe, per non dire di peggio. Il bello è che dopo l'incidente, è iniziato il solito rimpallo di responsabilità. Nessuno sapeva, men che meno il Premier e il Ministro della Cultura. Tutto si è svolto a loro insaputa. Scajola docet. Ora, la parola passa alla commissione di inchiesta e l'Italia si copre ancor più di ridicolo. Del resto, cosa sarà mai rinnegare il nostro passato e svendere la nostra cultura quando ci sono in gioco 17 miliardi di affari? Si è svilita l'arte che, evidentemente, è stata degradata a una sequenza di tette e culi di qualche statua. Molto rumore per nulla, avrà pensato qualcuno. Business is business, e non ce n'è per nessuno. Neppure per Venere. 

Alessandra Mussolini, durante un botta e risposta con l'assessore Pd Majorino: "Ma magari resuscitasse mio nonno! Pure per un mese!"

Antonio Razzi, su Twitter: "Sono stato riconfermato segretario della terza commissione Esteri".

Riccardo De Corato (capogruppo FdI in Lombardia), a proposito della legge sulle unioni civili: "Non accettiamo lezioni da chi organizza corsi su bondage e sadomasochismo!"

Cleopatra, lunedì 01/02/2016

2 commenti:

Sandra M. ha detto...

Eh, siam messi così.
E la frase "non ce la possiamo fare" non fa quasi più notizia. E' diventata stucchevole pure lei.

Ezzelino da Romano ha detto...

Se il problema era l'oscenità avrebbero dvuto coprire la faccia di Razzi.