lunedì 14 marzo 2016

IL MEGLIO DEL PEGGIO




Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

"Vedi questa? Devi solo mettere una croce su questo nome, no Bassolino, non su questi altri. Vedi questa è una femmina, Valeria"
(Seggio 62 di Scampia, primarie Pd a Napoli).

Per la serie "Brogli e imbrogli", domenica 6 marzo è andata in onda l'ennesima puntata della saga semiseria delle primarie del Pd. A Napoli, più che primarie, si sono svolte delle vere e proprie "taroccarie" con l'imprevisto che le 'grandi manovre' nei vari circoli del Pd sono state riprese da telecamere nascoste per l'occasione. Tanto per fare un esempio, davanti a un seggio della città, un rappresentante del comitato elettorale aggancia un'automobile con l'elenco dei candidati. Non solo. Il sito Fanpage.it, documenta persino immagini di persone che, "per cortesia" distribuiscono soldi agli elettori sprovvisti dell'euro richiesto come contributo per la partecipazione alle primarie. "L'ho fatto per non essere scortese come partito...faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l'euro e così gliel'ho dato io. L'ho fatto davanti a tutti, mica di nascosto, c'erano anche altri" , si è giustificato Antonio Borriello, consigliere comunale e sostenitore di Valeria Valente. E' proprio vero che qualche anima gentile si trova sempre. Faceva freddo, del resto. Manco fossero al Circolo Polare Artico. Fatto sta che, scoppiata la grana, sulle irregolarità dovrà indagare la magistratura e nel mentre il Pd si divide, come sempre, tra dissenzienti e fedelissimi renziani. Intanto lo sconfitto Antonio Bassolino fa ricorso alla carta bollata, ma non cava un ragno dal buco. Almeno per il momento. Broglio o non broglio, Valeria Valente ha "vinto" e così pure l'astensionismo, come è accaduto a Roma. E come si giustifica il Pd difronte al calo diffuso di affluenza? Per bocca del crisantemico presidente Matteo Orfini, a Roma (dove l'ex radicale, ex verde, ex rutelliano, ora renzianissimo Roberto Giachetti, ha avuto la meglio) nel 2013 aveva sì partecipato più gente alle primarie, ma erano i 100mila delle truppe cammellate dei capibastone, poi arrestati, e i rom. Quando si dice avere la faccia tosta, per non dire altro. La profonda onestà intellettuale da parte del cerchio magico del Premier è cosa risaputa. Orfini tenta goffamente e grossolanamente di coprire il sole con un dito. Voglio ricordare un fatto: Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, vinse sia le primarie che le elezioni. Il voto dei romani però fu gettato alle ortiche: la suprema 'voluntas renziana', a un certo punto, ne decretò la caduta. Ubi maior, minor cessat. Correva il 30 ottobre 2015, e se non vado errato, il Pd con atto notarile indusse 26 consiglieri comunali a firmare le dimissioni. A volte mi chiedo se siamo ancora in democrazia. 

Francesco Storace (La Destra), candidato sindaco al comune di Roma: "Prometto che, se sarò sindaco, convocherò l'ambasciatore dell'India per dirgli che se i marò non tornano subito in Italia...chiuderemo tutti i ristoranti e i negozi indiani di Roma!"  

Guido Bertolaso, candidato sindaco al comune di Roma: "Roma è una città terremotata come L'Aquila".

Francesca Puglisi, senatrice Pd, sui presunti brogli alle primarie napoletane: "Mai capitato di non avere uno spicciolo e di chiederlo a un amico?".

Cleopatra, lunedì 14/03/2016

1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

Dunque, ricapitolando: a Roma corrono Giachetti, Bertolaso e (forse) la Meloni.
A Napoli la Valente contro non ho capito chi.
A Milano Sala e Parisi.
La Bedori no perchè si è accorta di non reggere la pressione mediatica.
Non so dire se sia peggio la realtà o le sue possibili alternative.