domenica 21 agosto 2016

CANZONI




Vi proponiamo tre canzoni di tre diversi artisti, di cui in Italia, con molta probabilità, non sentirete mai parlare.

La prima porta la firma di Ruby The Rabbitfoot, artista proveniente da Athens, Georgia, giunta al suo terzo album in studio, dal titolo Divorce Party. Beach Flowers, primo singolo tratto dal disco, è una canzone pop venata di umori gotici. L’andamento malinconico del brano potrebbe far pensare a Lana Del Rey, ma la teatralità delle movenze di Ruby e un retrogusto anni ’80 obbligano un accostamento alla grande Kate Bush.






Il secondo pezzo è Race To The Bottom di Dan Mangan, trentatreenne artista canadese, originario di Vancouver, che ha già quattro album e quattro Eps all’attivo, e ha vinto per due volte il Juno Award (il corrispondente canadese dei Grammy Awards). Laureato in letteratura inglese alla University Of British Columbia, Mandan si divide fra l’attività di musicista e quella di giornalista, visto che scrive per l’Huffington Post Canada e cura la pagina del Guardian dedicata all’arte. Race To The Bottom è tratta dal suo ultimo Ep, intitolato Unmake, e a detta dello stesso musicista è una canzone che parla di nostalgia, un up tempo che segue il passo di corsa del protagonista del video e che si gonfia di umori malinconici.




L’ultima canzone porta la firma di Chris Staples, artista originario di Pensacola (Florida), già leader della band indie rock dei Twothirtyeight e giunto oggi al suo sesto disco solista, dal titolo Golden Age. Il concept del video è dedicato al periodo del Rinascimento (da cui il titolo dell’album), mentre la canzone è un orecchiabile e gustoso indie pop che, se fosse un po’ più caracollante, starebbe bene in un disco dei Wilco. 





Blackswan, domenica 21/08/2016

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