lunedì 12 settembre 2016

IL MEGLIO DEL PEGGIO






Riceviamo dalla nostra freeelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

L'estate, si sa, è fatta di tormentoni canori. Ma non solo. Archiviati ombrelloni, sedie a sdraio, nudità e idiozie assortite come Pokemon Go, ci resta l'istantanea di una stagione che ci ha regalato momenti indimenticabili: dall'apparizione in pubblico di Matteo Salvini in tenuta da poliziotto al grido di "Ripuliremo la città", ai balletti cafonal del pluritatuato re dei social, Gianluca Vacchi, immortalati su Instagram, fino alle cosce della Fatina Boschi, rivelatasi la risposta italiana, in salsa toscana, a Sharon Stone, per finire al demenziale Fertility day, partorito (è il caso di dirlo) da una mente illuminata come quella della ministra Beatrice Lorenzin.
Niente di nuovo sotto il sole, dunque, salvo la scelta dei nostri politici di mantenere quest'anno un profilo basso. Nessun scoop, nessuna foto rubata a questo o a quel ministro con le chiappe chiare a Forte dei Marmi o sulla barca nei mari corallini della Costa Smeralda. La parola d'ordine è moderazione, con l'eccezione dell'epiteto di bambola gonfiabile con cui Matteo Salvini ha apostrofato la presidente della Camera. Diciamoci la verità: avremmo preferito parlare delle Olimpiadi di Rio de Janeiro o magari riflettere sulle nomine in Rai e, perché no, sorridere del quadretto idilliaco offerto dal trio Hollande- Merkel- Renzi nell'inutile vertice di Ventotene. 
Invece, ci troviamo ancora una volta a contare altre vittime di una politica miope e irresponsabile più che di catastrofi naturali.
Ieri era un'alluvione, oggi è un terremoto. E in un tripudio di facce contrite di ministri e non, tra i mea culpa e la retorica pelosa del
"si poteva evitare", continuiamo ad assistere inermi alla solita pantomima tutta italiana: meglio curare che prevenire. Tra non molto, qualche solone tornerà a parlare di Ponte sullo Stretto. Non è tutto. Il Pil non sale, aumentano i licenziamenti, l'autunno si prospetta caldo ( e quando mai?) e non si fa altro che parlare di lei. Virginia Raggi, l'incubo dei nostri sonni e di quelli dei romani de Roma.
Non c'è giorno che non si discuta del caos capitolino, di email, di assessori licenziati, di Di Maio e di tutto il cucuzzaro pentastellato. La stampa vive nell'ossessione della Raggi: cosa ha detto la Raggi, cosa pensa la Raggi, dove va la Raggi, perché qui e perché là. Di Beppe Sala, dei suoi "vuoti di memoria" e dei guai giudiziari che lo riguardano, nessuno parla. E sul finire di questa tormentata estate, qualcuno ne approfitta per soffiare sul fuoco, come l'ex sindaco sceriffo: è ritornato a furor di popolo il De Luca Show. Per il "vate" salernitano, Di Maio, Dibba e Fico sono tre mezze pippe. E la chiamano ancora estate.

Cleopatra, lunedì 12/09/2016

2 commenti:

Offhegoes ha detto...

Grande Cleopatra come sempre! Adesso mi dici chi si nasconde dietro lo pseudonimo?? Ti prego vorrei conoscerti! Una sera a cena con blackswan ed ezzelino sarebbe mitica..... ;)) abrazo desde Madrid

Ezzelino da Romano ha detto...

La terra trema, il Pokemon go si nasconde e Vacchi balla.
Aggiungiamo, fresca di giornata, la diciassettenne violentata nel cesso di una discoteca a Rimini e filmata dalle amiche.
E' un paese fantastico.
La Raggi è ipercriticata e di Sala invece si parla poco.
Vero.
Però Milano vola mentre Roma sprofonda.
Una cena con Cleo, Offhegoes ed il demiurgo Blackswan?
Che onore!
Mi sa che devo sbrigarmi a postare di nuovo qualcosa per esserne degno.