mercoledì 7 settembre 2016

SHANE STEVENS – IO TI TROVERO’



A dieci anni Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver  ucciso la madre che lo seviziava da sempre. Quindici anni dopo, evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi  da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente  umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le quotidiane strategie di sopravvivenza  e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a c edere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, emerge il  volto oscuro dell'America degli anni Settanta, restituito attraverso il racconto di una caccia all'uomo che coinvolgerà tutti, poliziotti e giudici, politici e  giornalisti, beffati dall'astuzia dell'assassino e incatenati, loro malgrado, alla sua testarda, deviata umanità.

No, tranquilli. Il filmaccio con Liam Neeson protagonista (peraltro, intitolato Io Vi Troverò) non c’entra nulla. Questo, invece, è uno straordinario romanzo (titolo originale: By The Reason Of Insanity) scritto da Shane Stevens nel lontano 1979 e oggi (ri)edito in Italia da Fazi Editori. Ottocento pagine, si è un tomo ponderoso, che si leggono però tutte d’un fiato. Avete presente l’incredibile Il Cartello di Don Winslow ? Io Ti Troverò è altrettanto lungo, ma come nel caso del libro di Winslow è impossibile mollare la presa fino a quando, a piè pagina, non compare la parola fine. Se avete letto la sinossi poco sopra riportata, avete già capito che stiamo parlando di un thriller e, nello specifico, della caccia a un serial killer, il cui profilo psicologico ricorda molto da vicino quello di Ted Bundy, il sociopatico che, poco prima della stesura definitiva del romanzo, aveva sterminato, con inaudita efferatezza, circa una trentina di giovani donne. La trama, certo, è frutto dell’immaginazione di Stevens, ma vi è un forte legame con i fatti di cronaca contemporanei (il riferimento a Caryl Chessman è vero, Bundy viene catturato nel 1978, il libro esce nel 1979 e gli eventi narrati si svolgono dalla fine degli anni ’40 – periodo in cui opera Chessman -  alla prima metà dei ’70), tanto che, superato il primo piano di lettura, si può parlare a proposito di Io Ti Troverò di romanzo-reportage o romanzo-verità, così come per il più celebre (e controverso) A Sangue Freddo di Truman Capote. Questo, tuttavia, non è l’unico riferimento letterario possibile. La trama del romanzo, infatti, è intricatissima, sia per il numero di personaggi presenti, sia per le diverse storie che si intrecciano. E questo perchè Io Ti Troverò, non è solo il racconto di un serial killer e di chi fa di tutto per catturarlo, ma si propone anche come un grande affresco dell’America degli anni ’70 (e ’60), della sua politica (sono gli anni di Nixon), degli intrighi del potere, della manipolazione della stampa a fini elettorali, ma anche del giornalismo libero e investigativo, quello che non guarda in faccia all’editore di riferimento per giungere al nocciolo della verità. Ecco, allora, che viene in mente American Tabloid di James Ellroy, altro imperdibile capolavoro della letteratura americana, chiaramente ispirato all’opera di Stevens, sia per la minuzia e la puntualità con cui viene ricostruito il quadro storico, sia per come è imbastito l’interplay fra realtà e finzione. Non mancano, ovviamente, tutti gli elementi della letteratura d’intrattenimento: ritmo e colpi di scena si sprecano, e il finale, ve lo assicuro, lascia letteralmente a bocca aperta. Accurate (e interessanti), poi, le digressioni di psichiatria forense, che rendono ancora più vera e credibile l’inquietante figura di Thomas Bishop. Insomma, un autentico capolavoro di genere, che farà la felicità degli appassionati di noir, ma anche di tutti coloro che non voglio rinunciare alla qualità della scrittura.

PS: Mistero nel mistero. Io Ti Troverò è il quinto romanzo di Shane Stevens, pseudonimo di uno scrittore americano di cui non si è mai conosciuta la vera identità. Di lui, sono note le opere, l’amicizia con John Edward Williams, l’autore di Stoner (in calce al libro troverete un breve scambio epistolare fra i due), e poco altro. Nel 1981, Stevens sparisce nel nulla senza lasciare più  notizie, fino alla data della morte, avvenuta nel 2007. Chi fosse realmente e perché si sia ritirato dalle scene, nessuno, anche oggi, lo sa.  

Blackswan, mercoledì 07/09/2016

6 commenti:

La firma cangiante ha detto...

È sulla mensola della mia libreria da un po', la sua mole mi ha impedito al momento di prenderlo in mano. Leggendo il tuo commento però acquisisco info sul libro che non avevo, addirittura un American Tabloid ante litteram rispetto allo scritto di Ellroy. Gustoso, credo che lo prenderò in mano tra non moltissimo allora :)

James Ford ha detto...

Romanzo incredibile. Uno dei miei cult totali degli ultimi anni e non solo.

Nico ha detto...

Un cult assoluto...

Blackswan ha detto...

@ Firma: leggilo, leggilo, fidati di chi conosci :)

@ James Ford: in ambito noir un vero capolavoro. Divorato.

@ Nico: uno dei migliori di sempre.

silvia ha detto...

Mmhhh ... Non potendomelo portare a letto a causa della mole è difficile che lo metta in nota ...
Però Stoner è un libro scritto un gran bene!

Blackswan ha detto...

@ Silvia: sono ottocento pagine, però, secondo me, il letto è più grande e il libro ci sta:)