sabato 10 settembre 2016

THALIA ZEDEK BAND – EVE



In attività fin dai primi anni ’80, Thalia Zedek è una di quelle musiciste che ti vien voglia di abbracciare ogni volta che la vedi. Per quella coerenza e dignità artistica senza cedimenti che, alla resa dei conti, è sempre stato il volto migliore e più autentico del rock. Membro dei Live Skull e degli Uzi, e poi, negli anni ’90, dei Come, la musica della Zedek si è sempre mossa ben oltre lo steccato delle banalità e delle convenzioni, cercando fortuna (artistica) nei territori aspri e impervi al confine fra noise, no wave e rock blues. Un’ortodossia, la sua, che ha caratterizzato anche la carriera solista, iniziata nel 2001 con Been Here And Gone e celebrata oggi con l’uscita di Eve, suo sesto disco in studio. Un percorso accidentato da problemi di dipendenza, lambito solo occasionalmente da estemporanei riscontri commerciali, ma caratterizzato dalla consapevolezza del proprio passo, dal desiderio di concepire una musica, forse ostica, ma perfettamente in linea con la passione e la militanza (sociale e politica) che da sempre la anima. La voce roca, il songwriting personalissimo e il tocco di chitarra bluesy sono qui supportate da una band (David Michael Curry alla viola, Mel Lederman al piano, Winston Braman al basso e Jonathan Ulman alla batteria) che si muove con discrezione, che scivola nel leit motiv melodico dei brani, con approccio minimal ma intenso. Un ensemble di musicisti che si sposa meravigliosamente con dieci canzoni che attenuano certe ruvidezze rock del passato, per sposare un mood più intimo e malinconico. Ballate acustiche ed elettro acustiche, percorse talvolta da scosse chitarristiche noise, un retrogusto anni ’90, la disperata fragilità di Jason Molina, il piglio recitativo di Patti Smith, un minimalismo confessionale che a tratti sfiora il crepuscolo. Ecco tutto ciò che troverete in Eve, uno dei capitoli migliori nella carriera di un artista che, in un mondo normale, starebbe ai vertici della piramide musicale, e non nel sottobosco indie. E, probabilmente, è proprio questo che la rende così grande.

VOTO: 7,5





Blackswan, sabato 10/09/2016

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