lunedì 6 febbraio 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.

E' davvero un miRaggio governare la Città Eterna? Sembrerebbe proprio di sì, a giudicare dallo psicodramma che si sta consumando all'interno delle mure capitoline (e persino sui tetti). Dunque, non sono bastati gli scandali legati a Mafia Capitale, 
nè i Gianni Alemanno e neppure gli Ignazio Marino. La dura realtà è che Roma è divenuta il ritratto di una bella donna dal fascino ormai sfiorito. Sono trascorsi circa 8 mesi dalle elezioni.  Era il mese di giugno e sembrava profilarsi una speranza di rinascita. Dopo un lungo periodo di profondo rosso, ecco la svolta: il segno del cambiamento aveva le sembianze di una timida ragazza dal volto acqua e sapone. Era lei, Virginia Raggi, a prendere in mano il timone di una nave fuori controllo. Sembra passato un secolo e oggi si ha la sensazione che l'inquilina del Campidoglio navighi a vista. Roma è Roma, una sfida difficile, quasi impossibile. 
Il rischio per il Movimento 5 Stelle è di farsi male. Complici del fallimento annunciato, un groviglio farraginoso tra politica e affari, un sistema di clientelismo incancrenito da lustri e pure una certa stampa non proprio benevola verso i pentastellati. Tutto vero, ma è la inadeguatezza degli attori in scena a farla da padrona. Tutti noi speravamo in una inversione di tendenza e invece ci siamo un po' rassegnati di fronte a rivalità, veleni, faide tra correnti interne ed esterne al Movimento e a nomine comunali, quantomeno discutibili. Uno scenario che lascia l'amaro in bocca, degno di un partito qualunque. Da ultimo, oltre a piovere pietre sulla sindaca, piovono pure polizze vita, stipulate perlopiù a insaputa del beneficiario. Un pasticciaccio brutto, l'ennesimo. O forse una grossolana ingenuità. La dura realtà è che il tempo delle mele per Virginia si sta esaurendo: o si fa Roma o si muore.

Cleopatra, lunedì 06/02/2017  

1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

A mio parere Roma dovrebbe essere proprio tolta dalla competizione politica.
Commissariamento per dieci anni a prescindere.
Poi la piccola Virgi ci ha messo del suo eh, per carità.
Però credo che lì non caverebbero un ragno dal buco nemmeno Metternich o Talleyrand.
Al limite Pol Pot.