lunedì 19 giugno 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.
La premiata ditta Grillo-Casaleggio jr.sembra non azzeccarne una. Il recente flop alle elezioni comunali conferma l'assunto secondo il quale il movimento pentastellato, quando è prossimo al traguardo per la vittoria, fa cilecca. L'ondata grillina si infrange nei capoluoghi più importanti come Genova (Marika Cassimatis, esulta), Taranto, Palermo (il vecchio leone Leoluca Orlando ruggisce da sindaco per la quinta volta) e Parma, dove l'inviso ex 5 Stelle, "Capitan Pizza", è in ballottaggio con il candidato del centrosinistra, e di certo non ha versato lacrime per la debacle pentastellata. Ovunque, la disfatta per Grillo e i suoi prodi è un dato incontrovertibile. E' ormai fino troppo chiaro quanto l'intento di radicarsi nel territorio arranchi mentre, in controtendenza, il centrodestra risorge come l'araba fenice. Nell'era politica " dell'abbiamo non vinto " di bersaniana memoria, qualcuno ha tentato di giustificare la sconfitta con la debole motivazione secondo cui il Movimento 5 Stelle si starebbe concentrando maggiormente sulle elezioni nazionali. Sarà, ma la pezza è peggio del buco. Archiviata la sconfitta, un Grillo famelico e ondivago va a caccia di voti: per superare la tempesta, tenta il tutto e per tutto. Anche di virare a destra per ingraziarsi consensi nell'elettorato leghista giocandosi la carta dell'immigrazione. Il risultato è deprimente: Virginia Raggi chiede al Prefetto una moratoria sugli arrivi di nuovi migranti nella Capitale e in Parlamento il M5 Stelle si astiene dalla votazione sullo ius soli. E mentre Salvini e Casapound gongolano, il Movimento di Grillo si condanna all'inconcludenza e alla incoerenza. Dalle stelle alle stalle.

Cleopatra, lunedì 19/07/2017



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